Avete mai sentito parlare del paradosso di Zenone, forse più comunemente conosciuto come il paradosso di Achille e la tartaruga? Va beh in breve la tartaruga è in vantaggio di una lunghezza "x" da Achille, che parte da dietro ma è 10 volte più veloce della tartaruga. Per renderlo più semplice facciamo che la tartaruga è in vantaggio di 10 metri su Achille e Achille è 10 volte più veloce della tartaruga (cioè la tartaruga viaggia a 1/10 di Achille). Parte la gara, Achille in un lampo fa 10 metri (raggiungendo il punto iniziale della tartaruga), ma la tartaruga, che viaggia a 1/10 della velocità di Achille, ha percorso un metro nello stesso tempo; Achille però pensa "ancora un paio di secondi e la prendo!"... e in men che non si dica percorre 1 metro raggiungendo il punto in cui era prima la tartaruga, ma la tartaruga, che non si scompone, nello stesso tempo ha percorso 10 cm (1/10 di metro). Achille si sta innervosendo, fa un altro scatto e percorre 10 cm, ma la tartaruga, probabilmente girandosi e facendogli un dito medio, ha percorso 1 cm... va beh avete capito no? Sto ragazzo qui (Achille) non riuscirà mai a prendere sta benedetta tartaruga, si avvicinerà sempre di più ma senza mai prenderla... Diciamo che è un po' come se Usain Bolt perdesse una finale dei 100 metri contro una lumachina! Va beh, comunque, povero Achille, la sfiderà tante di quelle volte quella tartaruga e non vincerà mai... Beh a quest'ora se ne sarà fatto una ragione, spero...
Non voglio parlare di logica, né tantomeno di relatività perchè lo farò più avanti in altri post, ma voglio concentrarmi un po' sul percorso sia mentale che fisico che fa Achille verso la Tartaruga. Parte distante, sicuro di prenderla, si avvicina, è lì a pochi secondi poi a pochi decimi, poi a pochi secondi, attimi ecc, ma non la prende mai, per un tempo e una distanza sempre più piccola non la prende mai. Anche nella vita più o meno a volte succede così, no? Hai una cosa lontana, ci vuole del tempo per raggiungerla, quando la raggiungi, per un soffio, ti vola via... Beh almeno ci hai provato! Va beh...
Io credo che senza il tempo non si possa vivere! Potrei stare un paio di giorni senza mangiare ma se mi sveglio di notte la prima cosa che voglio sapere è l'ora; quando sono al lavoro devo sapere quanto mi manca alla fine per uscire dall'azienda; devo sapere quanto tempo ho per prepararmi ad uscire (tanto, troppo)... Se io avessi vissuto nei tempi in cui non esistevano clessidre, orologi, ecc io sarei letteralmente impazzito; probabilmente avrei capito che il sole faceva un percorso e avrei passato il mio tempo a guardare il sole per conoscere la sua posizione e regolarmi, sicuramente bruciandomi una retina! Non è che sono fissato con i numeri, ma la necessità di dividere la giornata in parti ugali credo sia abbastanza normale, ma anche per darsi un appuntamento, non so, se non ci fosse l'ora cosa dovrei dire? "Ci vediamo quando il sole è in alto", sì ma in alto quanto? Boh! Oppure "ci vediamo tra 3 clessidre", sì ma clessidre grandi o piccole? Quelle in sabbia fine o grossa? Daiiiiii... Non si può! Mi sembra abbastanza scontato che definire un qualcosa che sia riconosciuto da tutti in tutto il mondo sia stata una cosa estremamente necessaria (ma non sufficiente visto che alcuni arrivano spesso e volentieri in ritardo!!!). Beh quindi è stato definito il secondo, bellissimo, utilissimo; la definizione di secondo, secondo la fisica (scusate il gioco di parole), è: la durata di 9.192.631.770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperfini, da (F=4, MF=0) a (F=3, MF=0), dello stato fondamentale dell'atomo di cesio-133 (presa da wikipedia). Bene, ora sì che abbiamo definito un tempo che, per quanto poco funzionale possa essere, quello è, da lì non si scappa! Forse è meglio renderlo un po' comprensibile a tutti, anche a me... Non è che mi metto a contare oltre 9 miliardi di periodi di radiazioni per capire che è passato un secondo, oh poi preciso eh: 9 miliardi, 192 milioni, 631 mila e 770! Non uno di meno eh... Non ne ho le capacità e nemmeno la voglia! Va bhe dai però si possono definire un sacco di cose da questo "secondo". Intanto si può calcolare che 1 secondo è circa 1/86400 di tempo della rotazione della terra... Cioè detto in italiano la terra per girare su se stessa ci mette più o meno 86400 secondi. Fico! Ora non so se c'era già prima o meno comunque si è studiato un sistema per ridurre questo numero 86400 per praticità, cioè ad esempio, pensate se vi dicessi ci vediamo oggi al 12367-esimo secondo! Non esattamente facilissimo... Forse dovremmo avere un contasecondi... Va bhe per farla preve han diviso il giorno (inteso come notte e dì) in 24 parti: ogni parte è chiamata ora e contiene 3600 secondi (3600*24=86400). Poi per rendere più difficile la vita elle ferrovie hanno inventato anche i minuti, cioè hanno diviso in 60 parti un'ora e ogni parte l'hanno chiamata minuto, quindi in un'ora ci sono 60 minuti e in un minuto, dato che la matematico non è un'opinione, ci sono 60 secondi! Ohhh finalmente, ce l'abbiamo fatta! Vorrei dire una cosa in merito a questo, anzi due va:
1- il sistema si chiama sistema sessagesimale, cioè pensate al sistema decimale, ogni 10 elementi (da 0 a 9) si ricomincia, ecco così vale per il sistema sessagesimale: ogni 60 elementi (0-59) si riparte da capo.
2- le ore utilizzano un modulo 24, cioè questo vuol dire che il giorno va dalle 00:00 alle 23:59 (gli elementi sono da 0 a 23). Ah dire sitema sessagesimale (60 elementi), dire sistema decimale (10 elementi), sistema binario (2 elementi) e modulo 24 (24 elementi) è la stessissima cosa!
Detto questo io non trovo matematicamente corretto quando spesso in tv danno l'appuntamento alle 24:00 pm! Ma che ora è? di che giorno? Non esiste sta cosa, è concettualmente sbagliata... non si può usare il 24, perchè essendo un sistema a 24 elementi, utilizzabili dallo 0 al 23, il 24 non si può usare! Io divento matto per sta cosa e se è un programma che voglio vedere ma l'indicazione è sbagliata... Io non lo guardo! :-)
Va beh, possiamo parlare anche dei secondi relativi, o del tempo relativo, ci sono un sacco di esempi in rete, forse c'è anche una pubblicità... Non ricordo, cmq riporto il testo:
"Per capire il valore di un anno, chiedi a uno studente che ha perduto un anno di studio.
Per capire il valore di un mese, chiedi a una madre che ha partorito prematuramente.
Per capire il valore di una settimana, chiedi all’editore di un settimanale.
Per capire il valore di un’ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha perso il treno.
Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un centesimo di secondo, chiedi a un atleta che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi."
Il denominatore comune di tutto ciò è che tutto è relativo e non si può tornare indietro! Puoi recuperare i tuoi errori, puoi fare qualcosa per migliorarti, puoi avere un'idea per il tuo settimanale, ma nessuno ti restituisce il tempo che hai perso! Sì perchè la lancetta gira sempre in avanti, non gira mai all'indietro!
Chiudo con la mitica teoria del vaso che per me ha un fascino particolare:
Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf.
Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d'accordo e dicono di si.
Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf.
Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.
Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un sì unanime.
Il professore, velocemente, aggiunge due tazze di caffè al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia.
Gli studenti si mettono a ridere in questa occasione.
Quando la risata finisce il professore dice:
"Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…
Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l'amore; le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene.
Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc.
La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.
Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro ne' per le palle da golf.
La stessa cosa succede con la vita.
Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti."
Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito.
Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose...
Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano.
Stabilisci le tue priorità:
il resto è solo sabbia…
Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenta il caffè.
Il professore sorride e dice: "Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la tua vita, c'è sempre posto per un paio di tazze di caffè con un amico!"
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