martedì 24 febbraio 2015

La ricerca della perfezione...

Se dovessi rappresentare la parola "perfezione" probabilmente la rappresenterei con un semplice 2+2=4 o con una qualsiasi altra uguaglianza.
Se dovessi definirla probabilmente direi che è una cosa che non si può toccare con mano alla quale si avvicinano un sacco di cose ma senza mai toccarla.
Provo a spiegare queste 2 idee che ho in testa:

1- Nel momento in cui io do un significato al simbolo "2", cioè lo intendo come tutti sappiamo una quantità (cioè 2) di elementi, qualsiasi essi siano, e do un significato al simbolo "+" , cioè gli attribuisco il significato di somma che tutti sappiamo, allora posso affermare con certezza che 2+2=4 (per il simbolo "=" e "4" valgono gli stessi principi dei simboli precedenti). Se ci si riflette un secondo sopra ogni simbolo che noi utilizziamo per scrivere e quindi comunicare ha un significato unico, standard che vale per tutti: il simbolo 1, il 2, il 3, la R, la P, la Q, etc. E allora se io affermo che 2+2 fa 5 sto dicendo una cosa non vera (per assurdo se avessero deciso di attribuire il simbolo "5" al valore "quattro" allora l'uguaglianza sarebbe stata vera ma non è così), una cavolata, una cosa imperfetta, mentre se dico che 2+2=4 non sto dicendo nulla di male, non posso togliere e aggiungere nulla a questa mia "scritta", giusto? Allora è perfetta così! Allora posso dire che la perfezione è quando non devi aggiungere né togliere niente ad una cosa che va bene così? Più o meno! Sì, più o meno! Perché nel momento in cui questo concetto astratto del 2+2=4 lo applico, non so,  ad una montagna, subentra il concetto di bellezza: a me può piacere una montagna così come la vedo, con un po' di neve, con le nuvole che la tagliano, con i suoi angoli che secondo me sono bellissimi etc., ma ad un altro potrebbe non piacergli l'angolo in basso a sinistra e lo smusserebbe e poi quelle nuvole che nascondono parte della montagna e non si vede nemmeno quanto è alta... E di questi esempi ce ne sono un miliardo. Per questo rispondo più o meno! Questo esempio è transitorio per il punto 2 e provo a spiegare perché...

2- Pensiamo di prendere un compasso e di disegnare una circonferenza su un foglio. Beh sicuramente il rapporto tra circonferenza e raggio sarà “pi greco” o quanto meno si avvicina (e già con questo "si avvicina" sto dicendo che non è preciso ma lasciamo stare); ora a prima vista quello che abbiamo disegnato sembra super preciso, sembra bello, uno dei migliori cerchi/circonferenze mai disegnati prima... Dicendo questo ho già dato 2 spunti di riflessione: 1) "preciso", quindi perfezione vuol dire precisione? No non credo! 2) sembra "bello", quindi bello vuol dire perfetto? No, non credo nemmeno questo... E allora? E allora prendi il tuo foglio con la tua circonferenza e prendi una lente di ingrandimento e guarda il tuo disegno: scoprirai che la matita non segue un percorso preciso ma a causa delle pieghe del foglio, sì perché il foglio per quanto possa essere liscio presenta delle onde irregolari, ma il suo percorso è come se fosse spezzato e non continuo! Allora la nostra idea di circonferenza non è la stessa che realmente è! Si avvicina tantissimo perché senza la lente noi non vedremmo queste "imperfezioni" (passatemi il termine vi prego!). Dunque o cambiamo il concetto di circonferenza e cioè la definiamo come infiniti infinitesimi segmenti (che poi è quello che è stato fatto per scoprire il “pi greco”, la famosa "quadratura del cerchio"), e allora sarebbe perfetta, oppure quella non è una circonferenza!

Ufffff, con un po' di fatica sono arrivato più o meno al punto che volevo... Probabilmente qualcuno sta pensando "ma cosa si è fumato questo?", beh in effetti... Ma in realtà non fumo nulla e nemmeno mi drogo (forse è peggio? Boh, va beh...). La cosa interessante è che sto cercando di dare una definizione di perfezione, o dare un senso alla parola ma non sono riuscito a farlo, o meglio, ci riesco fino ad un certo punto, poi però devo scendere a compromessi, cosa che non voglio fare... Ma se ci penso bene anche attribuire un significato ad un simbolo è un compromesso. E quindi posso affermare che partendo da un assioma (che secondo me è un bel modo di definire la parola "compromesso") allora riesco a dare la definizione del concetto di perfezione legato solo a cose non valutabili con i 5 sensi! Se non parto da un assioma non riesco a dare una definizione di perfezione!

Ho sentito tante volte dire che la Gioconda è un quadro perfetto, ma sinceramente a me non dice nulla questa affermazione, se non che si può scomporre con i rettangoli aurei (parlerò più avanti di questo); prima di essere frainteso, la Gioconda per me è spettacolare, ma non è perfetta, cioè non so cosa si vuole intendere con la parola "perfetta".

In matematica si dice che un numero è "perfetto" se è somma e prodotto dei suoi divisori tranne se stesso. Ad esempio il 6 che ha come divisori 3, 2 e 1 (anche il 6 divide 6 ma non si può prendere in considerazione), se li sommo: 3+2+1=6, se li moltiplico 3*2*1=6, funziona! In questo caso affermo che il 6 è perfetto!

La Gioconda ---> concetto non astratto
6 ---> concetto astratto.


Che poi se penso che per avere una cosa "perfetta" mi devo basare su un rapporto infinito, se penso che il rapporto aureo è un numero infinito... Ma va beh... Pensieri...

Vorrei chiudere con una considerazione, una considerazione un po' lunga che in realtà è quello che volevo scrivere in questo post ma non avrebbe avuto senso senza esporre quello che ho esposto... Va beh in ogni caso credo che il miglioramento di noi stessi sia dovuto alla costante ricerca della "perfezione" e questo lo si può fare in mille modi:
- osservando
- studiando
- confrontandosi
- ricercando
- ...
Questo continuo volersi migliorare, conoscere e sapere, che poi sono abbastanza collegate tra loro, è il volersi avvicinare, senza mai toccarla, alla perfezione! Forse è per questo che si dice "non si smette mai di imparare"! Certo, perché credo che la perfezione non esista! Puoi diventare un guru di quello che vuoi ma non potrai mai sapere tutto! Anche perché se arrivassi a sapere tutto non avresti forse più scopi nella vita anche se avresti una bella soddisfazione nell'essere riuscito ad arrivare! Beh sappi che non è così! Per fortuna non è così! E questa ricerca non farla diventare un'ossessione, come faccio io, perché tanto non serve...
La perfezione è lassù, secondo me a volte non si fa nemmeno vedere, forse a volte non esiste nemmeno... E noi forse stiamo cercando costantemente qualcosa che non c'è...

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