mercoledì 30 settembre 2015

Funzione definita per casi: applicazione alla realtà...

Praticamente tutto, e con tutto intendo tutto, quello che viene disegnato su un piano cartesiano è possibile esprimerlo con una equazione matematica! Sì sì tutto, compreso degli scarabocchi! Ci sono poi alcuni scarabocchi più belli degli altri che possono essere definiti con una equazione matematica detta FUNZIONE. Per definizione una funzione è una relazione di un elemento di un insieme con uno di un altro; cioè dal primo insieme faccio partire una freccia da un elemento che va a beccarne uno del secondo insieme... Tipo tanti omini al di qua del fosso che sparano verso tanti omini al di là del fosso. :-) Poveracci quelli dall'altro lato non hanno nessuna arma, subiscono e basta! Va beh, pace! Due domande:

Può un omino usare una mitragliatrice e sparare a più omini dall'altra parte? Possono 3-4 omini al di qua del fosso prendersela con un unico sfigato dall'altra parte e cioè sparare tutti e 4 su di lui?

La risposta è molto semplice: nel primo caso NO, evitiamo le armi pesanti; nel secondo caso sì! Mi spiego: chiaramente l'omino di qua può comprarsi una mitragliatrice e sparare a chi vuole ma il risultato non sarebbe più una funzione, mentre tanti se la posson prendere con uno stesso omino... D'altronde oh si sa, se sta sul cazzo sta sul cazzo... :-)

Va beh... chissene! No chissene niente! Direi che è abbastanza fondamentale per quello che voglio dire... Definito questo è possibile definire un pezzo del nostro scarabocchio iniziale, ricordate? Bene... Per intenderci gli scarabocchi brutti sono quelli che mentre disegnate (da sx verso dx) tornate indietro, mentre quelli belli sono quelli che mentre disegnate (sempre da sx verso dx) non tornate indietro! Cioè se fate una circonferenza come Giotto è uno scarabocchio brutto e cioè non è una funzione! Mentre se disegnate un serpentello è uno scarabocchio bello! E fa pure rima! Ed è una funzione! Amen!

Prendiamo il serpentello: ne faccio un pezzo curvo, un pezzo dritto e un pezzo storto e poi la lingua in fuori, ok? presente? Bene! Questo è uno scarabocchio bello? Decisamente sì, nel senso che è una funzione! Diciamo che è bellino perchè è una funzione un po' particolare! Questo tipo di funzione si chiama "Funzione definita per casi"! Ahhhhhhh finalmente! Ci siamo! Dunque torniamo al serpentello... Un primo pezzo è curvo, poi dritto, poi ancora curvo e poi c'è il pezzettino di lingua fuori... Dunque il primo pezzo è una funzione (f1), il secondo è un'altra funzione (f2), il terzo è un'altra funzione ancora (f3) e la linguetta è un'altra funzione ancora (f4)! Per tornare al discorso di partenza è come se 4 squadre al di qua del fosso sparassero a 4 squadre al di là del fosso! Comunque ecco definita la funzione per casi che insieme formano il serpentello! :-)

Nel mio personalissimo modo di vedere le cose e tenendo sempre presente che la parola "caso" è spesso utilizzata impropriamente, credo che le funzioni definite per casi si possano tranquillamente adattare a qualsiasi tipo di quesito della vita che presenti una o più soluzioni valide! Provo a spiegarmi anche se non ho la minima idea di come fare... Dunque... Ehmmm... Non so, c'è una festa a cui non volete partecipare da soli, ma se ci son determinati vostri amici andate con il muso, mentre se ce ne sono altri andate e vi divertite... Sono tre situazioni diverse che si possono presentare rispetto all'unica festa :-) Se succede una cosa (siete soli) non andate (f1 ad esempio serpentello piatto, zero voglia, zero sbatti), se c'è qualche vostro amico (ma vi garba poco) andate con il muso (f2, il serpentello è vivo ma è contrariato) e infine se ci sono i vosti amici (quelli con cui andate d'accordo) andate belli felici alla festa (f3, super serpentello)!

Oppure anche quando fate programmi per una giornata: dalle ore tot alle ore tot faccio questo, dalle ore tot alle altre ore tot faccio questo ecc... Regge no?

Ma in tutte le cose si può introdurre questo concetto: vi arriva una chiamata? Potete rispondere, non rispondere, rispondere normale, insultare chi vi chiama ecc sono tutte casistiche...

Tutte le cose che comportano una o più scelte sono riconducibili a funzioni definite per casi! Ed è possibile solo perchè c'è la variabile "TEMPO" nella vita! E per fortuna che c'è perchè se no questo non potrebbe accadere! Se si potesse tornare indietro nel tempo è come se avessimo l'omino che spara con la mitraglia! Ed è come se disegnando lo scarabocchio tornassimo indietro! E cioè non avremmo una funzione!

Spero di avervi convinto, anche se prevedo una diminuzione degli amici di fb e telefoante dalla neuro... :-)

lunedì 28 settembre 2015

Matematica e fisica nella pallacanestro...

Partendo dal fatto che per me la matematica sta in ogni cosa che faccio, nel mio modo di pensare, di vedere le cose, ecc e premettendo che la matematica non è solo fare i conti (quella è aritmetica o algebra) ma decisamente spiega su carta i fenomeni della fisica, credo che una buona dose di matematica e fisica siano presenti anche nella pallacanestro, per me in una maniera addirittura ossessiva... Ah, mi piace sottolineare che non mi sto riferendo solo alle statistiche, ma proprio alla pallacanestro giocata... Vediamo un po':

- A partire dal campo di gioco, senza il quale non si potrebbe giocare, questo è un rettangolo, che è una figura geometrica piana... La geometria fa parte delle discipline della matematica! Sul campo ci sono delle circonferenze, altri rettangoli tipo la metà campo o le aree dei 3 secondi, linee, tratteggiate e non ecc. Il canestro? Beh il canestro è una circonferenza "solida" (non è proprio una circonferenza ma va beh...) che appoggia su un rettangolo "solido" (non è proprio un rettangolo ma va beh...)!

Bene, abbiamo definito il campo e la struttura, chiaramente riconducibile alla matematica, ma questo un po' per tutti gli sport...

- La palla... La palla è una sfera, figura geometrica solida, gonfiata a tot bar di pressione... Se palleggia troppo è troppo gonfia e se palleggia poco è sgonfia, che tradotto significa che se c'è troppa pressione dentro la palla questa palleggia tanto e se ce n'è poca non palleggia! La pressione che altro non è che una grandezza fisica...

- qualsiasi gesto tecnico senza palla, un arresto, uno scatto, uno scivolamento difensivo, un rimbalzo ecc sono regolate dalla forza, dalla velocità, dall'accelerazione, dall'attrito, dalla gravità (non perchè è grave, ma dalla gravità terrestre :-)). Ad esempio se siamo su un campo dove si scivola molto bisogna cercare di limitare questo pulendolo, con la coca cola sotto le scarpe ecc, ma questo cosa significa? semplicemente aumentare l'attrito tra scarpe e campo per svolgere correttamente il gesto tecnico. Quando si prende un rimbalzo bisogna saltare in alto, più spingi e più salti e più vai in alto e poi ricardi... che tradotto significa che usi la forza delle gambe per spingere, giochi contro la gravità che poi ti riporta a terra!

- qualsiasi gesto tecnico con palla, un tiro, un palleggio, un passaggio ecc sono regolate anch'esse dalle stesse cose. Ad esempio il palleggio, forte o piano, dipende da quanta forza ci metto, la palla va più lenta o più veloce, decido se dare alla palla più o meno velocità... Il passaggio idem! Che cosa formano immaginariamente tiro e passaggio? 2 segmenti, nel palleggio è un segmento spezzato, andata e ritorno, nel passaggio uno solo! Il tiro? Il tiro idem, forza gravità, in base alla distanza tiro più piano, più forte ecc... E che linea immaginaria forma il tiro? Esattamente una parabola... Quando gli allenatori correggono il tiro e dicono (parabola!!!), perchè dicono così? Perchè semplicemente se si tira con una parabola troppo tesa o troppo elevata si ha meno probabilità che la palla entri nel canestro! E qual è la parabola corretta? In teoria la parabola correttà è quella che ha l'angolo a 45° perchè permette di lanciare un oggetto il più lontano possibile nello spazio a parità di forza; 50 sono accettabili. E la stessa cosa avviene per il braccio che deve essere piegato ad un angolo corretto, il corpo in equilibrio, la rotazione o spin della palla ecc, sono tutti concetti matematici e fisici! Ora non è che un tiratore deve risolvere 13 equazioni prima di tirare, però sono tutte cose che sezionate e visionate conducono alla matematica! O alla fisica! E non si scappa!

- il tempo... Beh questo è fondamentale per il gioco, ma non solo perchè la partita dura 40 minuti o ci sono 24 secondi per tirare ecc, ma anche le tempistiche che ne so di un aiuto difensivo, di un tiro, di una scelta. Il tempo fa la sua grossa parte in questo sport. Tipo nel gioco delle bocce il tempo non ha questa rilevanza a meno che non tiri quando non tocca a te e vieni insultato!

- il concetto di flow in un attacco, cioè quando il flusso di un attacco, che può essere un gioco o un contropiede, dà ritmo alla squadra; il flusso fa sempre parte della fisica!

- le statistiche: queste non sono altro che numeri, frazioni e somme e danno un'idea dell'andamento della partita...

- Gli angoli di passaggio: mi viene un esempio classico dell'esterno che deve passare la palla al post basso che si deve allineare con giocatore e canestro. L'allineamento è una parte della geometria, allineare 3 punti e per tre punti ci passa 1 e una sola retta!

- I triangoli: tanti attacchi hanno come base i triangoli tra 3 giocatori, che in geometria li chiamerei "punti" per dare l'idea no? E 3 punti formano sempre un triangolo (anche se sono allineati formano un triangolo detto triangolo degenere, ma lasciam perdere, chissene...)

- Anche le spaziature e cioè la distanza fra giocatori fanno il loro... Distanza è un concetto fisico! Ora non è che per giocare ci vuole il metro, ma è solo per rendere il concetto di come un attacco ben spaziato (spazio: concetto fisico) sia più efficace. 

Queste sono solo alcune, ce ne sono tante altre... Ma davvero se uno sta a guardare tutto non finisce più.

Volevo dire una cosa sul tiro:

in condizioni normali e per normali intendo senza vento, che la palla non mi scivoli dalle mani, che la palla sia sempre la stessa, che non ci sia un terremoto mentres sto tirando ecc, se io eseguissi sempre lo stesso movimento di tiro con la stessa forza, la stessa angolazione, la stessa parabola io farei sempre e dico sempre canestro! Infatti è possibile settare una macchina, inclinandola di tot gradi e imponendo sempre la stessa forza, rivolta verso il canestro e questa fa sempre canestro (tralasciando l'errore della macchina)! Sì perchè la matematica è una scienza esatta, la fisica anche no! Infatti la macchina sbaglierà qualche volta, ma teoricamente non si può sbagliare, i calcoli non sbagliano! Per fortuna noi non siamo macchine e questo fantastico sport è giocato da persone che per quanto siano brave non riusciranno mai a dare sempre lo stesso spin alla palla, la stessa parabola ecc!

Per questo ci si allena, per ridurre meno l'errore, per dare continuità a un movimento, per essere più forti fisicamente, più veloci, più precisi, più tutto! E in tutte queste cose "fisico-matematiche" conta molto anche la testa! Ah prima di esser preso per pazzo, non sto dicendo che un matematico fa più canestri di un non-matematico eh, non era questo lo scopo. Sto semplicemente dicendo che ci vuole testa e tanto allenamento per ridurre l'errore, tutto qui! In ogni caso accetto sfide :-)








mercoledì 9 settembre 2015

I fili rossi del destino...

C'è un'affascinante leggenda che mi ha sempre incuriosito, reso dubbioso, triste, felice, un po' così e una serie infinita di stati d'animo che si possono ricondurre tutti a una "faccia a punto interrogativo"! La leggenda, secondo la tradizione giapponese, dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella. Le anime così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai. Non si può sfuggire al destino...

Procediamo con ordine:
1- Dico "secondo la tradizione giapponese" perchè c'è anche una versione cinese che è un po' diversa; i giapponesi l'han presa tale e quale e l'hanno generalizzata. Se volete potete andarvi a leggere la stori adi quella cinese, a me piace di più quella giapponese perchè è generalizzata.
2- Mi fa male il mignolo sinistro, forse è un po' stretto sto filo
3- Dopo che l'ho riletta la mia faccia rimane sempre a punto interrogativo!
4- Basta sparar cazzate e veniamo al sodo.

Dunque... Ogni cristiano che nasce, ma anche buddhista, islamico o chi vi pare, quindi, nascerebbe con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; ovviamente invisibile, chissà poi perchè rosso non si sa, va beh... Questo filo di lunghezza infinita, anzi finita ma lunga lunga, dovrebbe congiungere ognuno di noi alla propria anima gemella, che chissà dove sta, vicino, lontano boh... Non è dato sapersi! Quindi questo mi fa capire 2 cose:
1- che al mondo siamo in un numero pari, sì perchè se no ci sarebbe uno sfigato che rimarrebbe da solo...
2- che le corrispondenze sono sempre 1:1, non esiste che 2 persone diverse abbiano la stessa anima gemella, se no bisogna rivedere il filo!

In più non è importante quanto tempo ci metti a trovare, cioè puoi aspettare una vita ma tranquillo/ lo/a troverai!

Io mi immagino tutte le persone che se ne vanno in giro per le città che vanno in giro con questo filo rosso attaccato al mignolo, in cerca di qualcuno che non sanno dov'è, si guardano in faccia e si dicono con gli occhi "sei tu la mia anima gemella? No, non sei tu!" e poi magari è lei! Tutti i fili delle persone poi si mischieranno no? Faranno un bel gomitolone tutto rosso! E poi lì hai voglia a sbrogliare la matassa! Ah tranquilli: il filo è indistruttibile!

Nooooo, avevo detto basta sparar cazzate... Non sto prendendo in giro la leggenda, sia chiaro, l'ho solo voluta raccontare a modo mio! Ora faccio il serio giuro e provo a commentarla, sempre a modo mio :-)

Mi piace pensare che ognuno di noi abbia la propria anima gemella, mi piace pensare che ci sia una persona che ci completi, alla fine lo dice anche la Bibbia, anche se so che tante persone stan bene da sole, o forse no, o forse stan bene da solo perchè hanno troppa paura di incontrare l'altra metà! Ma perchè? Cioè perchè uno dovrebbe aver paura ad incontrare la sua metà perfetta? Semplice: perchè si possono fare degli errori; se mentre tu segui il tuo filo rosso trovi qualcuno che sta seguendo il suo filo rosso hai delle buone ragioni per pensare che le due estremità siano dello stesso filo! Ma ti stai dimenticando che in mezzo c'è un gomitolo gigante nel quale ci sono altri miliardi di fili e non sei esattamente certo che quella sia l'estremità giusta. Ci provi, va bene, allora era quella giusta. E se va male? Beh se va male niente, non era l'estremità corretta! Semplice! Precisa! Mi piace! Non mi piace la giustificazione che viene data in entrambi i casi... Mi spiego: nel momento in cui tutto fila liscio allora si dice "il destino ci ha fatto incontrare", nel momento in cui va male si dice "E va beh, era destino"! Non voglio entrare in merito a questo perchè sarà oggetto di un altro post, voglio solo anticipare che il destino, per quanto mi riguarda, non esiste! Tutto è regolato da qualcosa! Ma va beh, mi fermo perchè oggi non voglio esser insultato da nessuno :-)

Quello che voglio dire è che la leggenda è davvero spettacolare se ci pensiamo, perchè lega saldamente ognuno di noi a qualcuno! Questo vuol dire che nessuno è solo! Non è che appena si nasce devi cercare e cercare e cercare, magari ce l'hai davanti agli occhi e non te ne sei mai accorto, magari è dall'altra parte del mondo e la trovi in un viaggio che fai! Ma c'è! E c'è anche perchè il filo è indistruttibile! E i casi sono 2:
1- se va bene ok, entrambi avete trovato l'estremità del filo! Bravi! (e non "il destino ci ha fatto incontrare")
2- se va male amen, l'estremità del filo era sbagliata! (e non "era destino") E se va male, ci puoi riprovare eh, ma va a cascata, cioè nel momento in cui ci riprovi ci son sempre i 2 casi: bene e male! Ma la teoria non sbaglia! Se quella non è la tua estremità non loè, punto e stop! Puoi cercare di fare andare bene le cose, puoi convincerti di ciò che vuoi, ma la teoria è la teoria! Non si scappa :-)

La teoria mi affascina e mi fa storcere il naso insieme perchè la teoria è perfetta, ma come è interpretata, e cioè usando la parola "destino", mi fa innervosire! Tutto qui...

lunedì 7 settembre 2015

3vs3 a Bologna!

Ieri e l'altro ieri, il weekend scorso, quello passato, va beh come si dice non lo so, facciamo così, il 5-6 settembre 2015, sono andato a Bologna per partecipare ad un evento, ovviamente di pallacanestro. L'evento era un 3vs3 organizzato dalla FIP al quale partecipavano le squadre che a Giugno avevano disputato le finali nazionali. Tra queste c'era Desio (la nuova società per la quale lavoro) e in accordo con la società ho deciso di accompagnare i ragazzi in qualità di allenatore. La formula è molto semplice: 16 squadre, 2 gironi da 8, ne passano 4 per girone, che poi faranno quarti, semifinale e finale. Il tutto in 2 giorni; che ci sta eh... Trascurando l'utilità di svolgere questo torneo (su questo poi ci torno!) a settembre quando le squadre sono in preparazione e si è prossimi all'inizio dei campionati (e se qualche giocatore si fa male son cazzi!), ho deciso di vivermi quest'esperienza per cercare di conoscere un po' meglio i 4 ragazzi che erano con me e di cercare di vivermi nel miglior modo possibile l'esperienza (cosa che per me non è sempre semplice...). Una volta arrivati in albergo ci spiegano che ci sarà una navetta che ci porterà al parco nel quale ci sono i campi da gioco! Va beh prendiam sta navetta che ci tiene compagnia per 20 minuti (sì albergo-campo 20 minuti!) e arriviamo al parco... Non è finita, bisogna camminare 10 minuti, attraversando un laghetto direi di colore verde, nel quale nuotano diverse tartarughe che, visto il colore dell'acqua, presto diventeranno ninja o moriranno; si arriva finalmente al campo, ai campi: sono 4 metà campo, stile campetto ovviamente sui quali si disputano le partite. Già mi sento bene perchè 1 girone, 8 squadre, 4 partite, 4 metà campo, cioè viene impiegato tutto lo spazio senza lasciare buchi e tutto questo in perfetta armonia con il concetto di completezza ed equilibrio. Se fossero stati solo 3 campi o 5 sarebbe stato un casino a livello organizzativo ecc... Invece era perfetto! Facciamo il check-in, ritiriamo le maglie e aspettiamo il nostro turno per giocare... Ci sono un sacco di squadre come la virtus bologna, la fortitudo, la reyer venezia ecc... Ci chiamano tutti e ci spiegano le regole; prima regola: gli allenatori non possono allenare, non possono parlare, non possono stare a bordo campo, non possono fare un cazzo! Tra me e me pensavo "ma che cazzo ci han fatto venire a fare allora? Però dai ci sta, è un 3vs3 per far divertire i ragazzi, ci sta che non vengan sottoposti a pressione ma si divertano e stop!" Ovviamente avevo già deciso di rispettare il regolamento alla lettera, non come qualche mio collega che invece ha dispensato consigli per tutta la durata del torneo durante le partite e qualcuno ha anche fatto dei piani al mattino indicando i punti deboli e forti di altre squadre (non commento sta roba perchè veramente!!!). Il torneo comincia... I ragazzi parton forte con 3 vittorie su 3, nel frattempo devo andare in bagno e... Scopro che non esistono bagni... Ma come non ci sono i bagni? Fanno una manifestazione e non ci sono i bagni? Boh... Lo speaker annuncia che i bagni vengono aperti solo 5 minuti ogni tanto! ah allora ci sono... Mah, come? Solo 5 minuti ogni tanto? ma che senso ha? Ma non si possono lasciare aperti? Va beh... Non riesco a capire bene sta cosa, ma avevo deciso di vivermela in tutta serenità e lascio perdere!

Intanto mi concentro sul gioco... Nostro e degli altri... Ci avevano detto che nel 3vs3 si lasciano andare molti contatti, i passi vengono fischiati solo se clamorosi ecc... Ma... Questi si stan menando! Non solo contatti fisici, ma vere e proprie mannaie che calano! E l'arbitro? Non fischia! Ma perchè non fischia? Perchè gli organizzatori, secondo il regolamento fiba 3vs3 (che non commento) hanno detto agli arbitri di non fischiare! E penso "ok non fischiare i falletti o i contatti duri, ma cazzo così si fan male!" Come è successo! Tra l'altro! Qualcuno si è fatto male! Mi chiedo semplicemente di chi sia la colpa e cioè dei ragazzi che menano come se non ci fosse un domani? Del regolamento che lo permette? Degli arbitri che non fischiano? La risposta l'avrei avuta più tardi, la sera quando ci avrebbero radunato per una riunione.

Prima della partita dell'italia ci spiegano l'dea di questo 3vs3... Il responsabile ci dice che stanno lottando per farla diventare una disciplina olimpica, che stanno facendo questi tornei "anche" per selezionare i migliori per farli rientrare nella categoria under 18 a rappresentare l'italia nelle competizioni! Fin qui non fa una piega! Poi però ci viene detto che il 3vs3 è uno sport a sè, molti contatti non sono fischiati, i passi, molte regole sono diverse ecc e ci dicono che ci sono gli specialisti del 3vs3 che, pur non frequentando nessun campioanto 5vs5, cioè non fanno campionati nè di serie A nè di B nè di promozione, hanno battuto gente che ha fatto l'eurolega! Già questo mi suona strano! Ma poi il top viene raggiunto quando ci comunicano la propedeuticità della disciplina, cioè che questo sport va insegnato in maniera propedeutica, come si fa nella pallacanestro, per creare dei veri e propri professionisti del 3vs3! Allora, con calma: credo moltissimo nella propedeuticità nelgli sport, come c'è nel basket ci sarà nel calcio, nelle bocce e in qualsiasi altro sport, ma mi viene una domanda, forse esagerata, ma non del tutto fuori luogo:perchè chiamano dei giocatori di basket a fare questo sport (che è un altro sport, non è basket, che va insegnato in maniera propedeutica da piccoli) che io chiamo "Wrestling con la palla"? Ve lo giuro era lotta libera con la palla, sì perchè non mi dite che questa è pallacanestro! E infatti, non dico che ha vinto una squadra di fabbri perchè non è vero, ma di certo non ha vinto la squadra più forte (senza nulla togliere ai vincitori, il mio discorso è un altro)! Se potessi riassumere il ragionmento sarebbe: vengono chiamati atleti che giocano a basket, messi a giocare 3vs3 (quindi uno sport che non è pallacanestro visto che si gioca a metà campo e con altre regole), dove sono tollerati contatti non da pallacanestro, atleti che possono anche farsi male non abituati a quei contatti e per cosa? Per selezionare atleti che poi faranno parte della nazionale italiana e andranno a  fare una disciplina che non è la loro? Sinceramente qualcosa mi sfugge! Anzi molto più di qualcosa! Ma... Ero venuto con l'idea di vivermela il più possibile senza farmi troppe domande, anche se ormai le domande giornaliere a disposizione erano state abbondantemente superate! Il giorno dopo il torneo prosegue, tra una botta e l'altra ci qualifichiamo per i quarti e perdiamo in semifinale! Perdiamo anche la finale 3-4 posto chiudendo il torneo al 4 posto tra un paio di legnate date e prese!

Nel corso del torneo io mi son sciolto un po' con i ragazzi e viceversa! Non è che io sia un tipo molto socievole e sono davvero contento di aver partecipato a qust'esperienza perchè sto iniziando a conoscere i ragazzi anche da altri punti di vista, non solo l'aspetto tecnico, ma anche umanamente... Per ora solo 4 ma siamo solo all'inizio e spero di riuscire con tutti, allo stesso modo! E viceversa i ragazzi hanno iniziato a conoscere me anche fuori dal campo! Che può sembrare una cazzata ma in realtà, e questo lo penso da anni, se tu riesci ad instaurare un rapporto prima umano e poi in palestra con loro, è tutto di guadagnato, sia per te che per loro! Si sa che il primo impatto è quello che conta e io, a primi impatti, non lascio buoni ricordi... Si sa anche che fidarsi di qualcuno è difficile, almeno per me e quindi penso anche per gli altri, e questa esperienza mi è servita per acquistare un po' più di fiducia/simpatia da parte loro... Sono davvero contento di avere avuto questa opportunità, anche del risultato ottenuto a questo sport che non mi piace tanto... :-)

mercoledì 2 settembre 2015

Modi di dire strani...

L'italiano, come penso altre lingue, ha dei modi di dire veramente bizzarri... Alcuni sono molto carini, altri invece non rendono proprio l'idea di quello che si vuole esprimere... Non so, c'avete mai pensato? Io spesso e volentieri mi soffermo sui modi di dire che si utilizzano e che utilizzo anche io e poi dico: "Ma perchè si usa dire così per esprimere questo concetto? Boh va beh...". Ho fatto una piccola ricerca e molti dei modi di dire hanno anche una spiegazione e a volte la spiegazione fa più ridere del modo di dire stesso, o, in alcuni casi, sono abbastanza curiosi!

Provo a fare un esempio:

1- Darsi all'ippica!
Questo modo di dire, usatissimo nel nostro linguaggio, si usa nei confronti di chi non è in grado di svolgere in modo decente un'attività e lo si invità a cambiare disciplina; ad esempio ad un attaccante che non fa mai goal gli si dice "datti all'ippica!". Se si cerca l'origine di questo modo di dire si trova che l'autore dell'espressione è un certo Achille Starace che nel 1931 arrivò ad un convegno fascista con un'ora di ritardo giustificandosi dicendo che non poteva rinunciare alla sua cavalcata quotidiana e invitando gli ascoltatori del convegno a uno stile di vita meno intellettuale e più "fascista" con la frase "Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica."! ahahahahahah... A me fa troppo ridere questa cosa... Se poi penso che l'ippica non è che sia uno sport semplicissimo eh, mi viene ancora di più da dire "Ma che modo di dire è sto qui? Io son scarso in una cosa e devo andare a farne un'altra complicata? Mah..."

2- In bocca al lupo!
Questo invece? Ne vogliam parlare? Usato per dire buona fortuna! Uno mi augura di stare in bocca a un lupo e questo vuol dire che qualcuno mi vuole del bene? Ma la risposta "Ma anche no e speriamo che crepi" mi sembra alquanto scontata! Anche con qualche parolaccia direi! Oppure un altro modo non tanto elegante di dire la stessa cosa è "In culo alla balena!" Ma perchè deve essere una situazione di fortuna essere nel culo di una balena? Io spero di non trovarmi mai, ma forse nemmeno la balena mi vorrebbe nel suo fondoschiena! No? Comunque, in caso, speriamo che non scoreggi! :-)

3- Idem con patate!
ahahahha, questo è usato per dire "come sopra, come già detto" e "idem" di per se ci può stare... Ma le patate? Ma che cosa c'entrano le patate? ahahhahaha... Ve lo spiego subito: a quanto pare una famiglia di poveracci al ristorante ha visto passare un piatto contenente un bel pollo, ma non sapendo leggere hanno chiesto al cameriere lo stesso piatto, indicandolo e pronunciando "idem!" Poi qualcuno ci voleva pure le patate e ha detto "Idem, con patate!" ahahahah... Ve lo giuro non sto scherzando! Pare sia andata proprio così! Comunque, passi pure Idem, ma le patate no!

4- Perdersi in un bicchiere d'acqua...
Questo è usatissimo, mi ricordo specialmente a scuola, nelle interrogazioni! Io credo di non averla mai usata quest'espressione anche perchè o il bicchiere è davvero grande oppure non vedo come io possa infilarmi in un bicchiere da pasto e subito dopo perdermici dentro! Mah...

5- Prendere in castagna!
Si dice di quando si sorprende qualcuno in errore! Sì perchè in latino marro o marronis significa errare... Più conosciuto è il marrone, la castagna e dato che prendere in marrone suonava male è stato riportato prendere in castagna! Questo francamente è curioso ma incommentabile! Io non lo accetto ahahahah...

6- Prendere per il culo!
Che vuol dire "prendere in giro", che di per sè è già un modo di dire strano, prendere in giro, ma in giro de che? E poi perchè prendere per il culo deve voler dire prendere in giro? Se letteralmente eseguo quello che dico e cioè vedo uno e fisicamente lo prendo per il culo sembrerebbe una cosa molto strana da vedere e da fare ahahahahah...

7- Stare con le mani in mano...
Questo è uno di miei preferiti! ahahahhaha... Basta solo che mi immagini la scena e cioè di avere 4 mani e 2 tenermele in mano! Ovviamente vuol dire in senso figurato "fare niente", starsene lì a fare nulla, con le mani in mano! ahahhahaha... Mi fa troppo ridere questo!

8- Fare un buco nell'acqua!
Finalmente un modo di dire sensato dai! Infatti fare un buco nell'acqua è impossibile in quanto l'acqua tende a riempire i buchi a causa della gravità! E questa espressione identifica proprio la non riuscita, l'insuccesso o l'impossibilità di fare qualcosa!

9- Mi sono rotto le scatole/balle o quant'altro!
Stufarsi di fare/non fare qualcosa... Secondo voi ha senso? ahahhahahahah... Eppure è usatissimo! Mah...

Ce ne sarebbero molti altri che meritano di essere chiamati in causa ma va beh dai ho reso abbastanza l'idea!
Non voglio essere polemico, a me piacciono i modi di dire, rendono situazioni di vita simpatiche e soprattutto sono entrate nel nostro modo di parlare, ma volevo solo riflettere sull'assurdità di questi detti che ormai sono sulla bocca di tutti :-)