martedì 31 marzo 2015

La scelta delle scarpe...

Può sembrare una affermazione senza senso ma in realtà è una cosa che ho imparato alle superiori, nello specifico la prima lezione di chimica-fisica; l'affermazione è questa: "Quando vai a comprare un qualsiasi paio di scarpe, non devi vedere prima quelle che ti piacciono, ma devi guardare prima quelle che hanno il tuo numero e poi, tra queste scegliere un paio che ti garba!" Me la ricordo benissimo la scena, mi ricordo il mio professore, un uomo veramente enorme, alto, in carne che aveva il 48 di piede... Me lo ricordo benissimo e mi ricordo che i miei primi tre pensieri sono stati questi:

1- ma questo è scemo!
2- ma che cosa c'entra sta roba con la fisica?
3- forse lui deve far così perchè della sua taglia non c'è un cazzo, io mi compro quello che mi piace!

Che fosse scemo non mi esprimo! ahahahhaha! Che dovesse andare per forza nei centri "taglie forti" nemmeno perchè è abbastanza ovvio... Ma il secondo pensiero, e cioè cosa c'entra tutto ciò con la fisica, in realtà è molto molto profondo! L'ho capito ovviamente con il tempo, però meglio tardi che mai.

Andiamo per gradi!

Immaginate di avere un'estrema necessità di acquistare un paio di scarpe, andate in un negozio di scarpe e la prima cosa che fate è girate per il negozio in cerca del paio che vi piace di più, dopo averlo trovato cercate la scatola con il vostro numero, lo provate e se è ok e con un prezzo accessibile lo acquistate... Giusto, no? Perfetto! Ha filato liscio, ma se non c'è il numero? Va beh, girate ancora fino a trovarne un altro paio (su 3000 paia ce ne saranno almeno una decina che vi piacciono!), vi piace, cercate il numero, lo provate e bla e bla e bla! Se vi va di sfiga diciamo che all'ottavo paio trovate il unmero? Oppure vi girano le scatole prima perchè avete perso un sacco di tempo senza combinare nulla. Questo percorso lo fan più o meno tutti!
Ora, mentre voi state girando entra uno che va direttamente dal commesso e gli domanda: "mi scusi che tipo di scarpe avete con il numero 43?" Probabilmente il commesso lo manda a fanculo nel giro di 3 secondi, il tipo se ne torna a casa insoddisfatto ma almeno non ha perso tempo! In realtà la classificazione fatta per "nome scarpa" piuttosto che per "numero di scarpa" va per la maggiore e sinceramente io non so proprio perchè! Però se le scarpe fossero classificate per "numero" uno entrerebbe in negozio, guarderebbe in alto in cerca del suo numero, troverebbe tutte le scarpe disponibili di quel numero e poi decide:

1- mi fan cagare non le compro
2- belle queste, le provo e le compro!

Sicuramente il tempo che impiega la persona è minore perchè ha tutto a disposizione in base al proprio numero di scarpa! Va beh è solo un modo di vedere la cosa eh, però mi sembra più intelligente! Sì ma che cosa c'entra con tutto questo la fisica? La fisica cerca di dare una spiegazione oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile, osservando la realtà! Alla estrema necessità di acquistare un paio di scarpe è semplicemente più intelligente come scelta chiedere direttamente le scarpe disponibili del proprio numero e capire se ci sono o meno paia disponibili, piuttosto che passarsele tutte e scoprire pian piano che non c'è il tuo numero! Questo è poco ma sicuro! Poi ci sta che io entro in un negozio e non ci sono paia disponibili del mio numero, sia che siano divisi per numero che per scarpa, poi chi se ne frega se io ho tempo da buttar via mentre un altro ha fretta di comprarsi ste scarpe! Non è questo il punto! Il punto è l'oggettività... Sì, nel momento in cui io metto davanti il gusto delle scarpe (gusto inteso se mi garbano o meno, non è che me le devo mangiare!) non sono oggettivo, quindi non sto seguendo un metodo scientifico! Il metodo del "gusto" vale solo per me, il mio gusto è diverso dal tuo! Invece il 43 è un numero, una misura, il 43 bene o male è per tutti! Solo poi viene il gusto! In questo caso è oggettivo! Non fa una piega! E va anche bene per gli altri 3 aggettivi, verificabile, affidabile e condivisibile, perchè questo metodo lo è! So che può sembrare una cosa assurda e non voglio togliere il gusto di fare shopping alle persone, ma sicuramente il metodo per "numero" è molto molto più pratico! Il metodo scientifico sta alla base della fisica, parte dall'osservazione, crea un modello e lo testa! E, se questo modello regge, la matematica poi pensa a scrivere le formule del fenomeno, ma alla base ci sta questo!

Sinceramente mi spiace dirlo ma il mio professore aveva ragione!

Stranamente però, nonostante io sia d'accordo con ogni singola parola detta prima, quando ho bisogno di un paio di scarpe guardo quelle che mi piacciono e se non ci sono amen, le faccio arrivare! Anche perchè il commesso mi ha già mandato a fanculo una volta!

venerdì 27 marzo 2015

10 fisse!

Ecco le mie 10 fisse, probabilmente ne ho molte e molte di più ma queste mi descrivono abbastanza...

1- Il 44: credo di essere perseguitato dal numero 44, il numero 44 lo si trova in un sacco di orari, tipo le 22:22, le 10:44, cazzo non ci credo, ho iniziato a scrivere questo articolo alle 13:44! Giuro! Io l'ho detto, mi perseguita! Come quella canzoncina stupida dei 44 gatti in fila per 6 con il resto di 2! Sti gatti non potevano disporsi in un altro modo? Ma poi ai 2 non in fila cosa han fatto? Gli han sparato? Boh va beh, comunque sta di fatto che spesso e volentieri quando guardo l'ora o becco il 44 o la somma delle ore con i minuti fa 44! Vorrà pur dire qualcosa... Me lo giocherò!

2- Allineamento dei quadri: no ecco... Questa credo e spero spero sia una cosa comune!!! I quadri sulle pareti devono essere allineati con il pavimento, se no sclero! Se ci fosse una salita disegnata nel quadro chi dovrebbe stare parallelo al pavimento? Il lato del quadro o la salita? Questa cosa non l'ho ancora decisa, ma propendo per la prima!

3- I numeri: ossessionato dai numeri! Tipo mi capita spesso e volentieri di contare le lettere delle parole mentre qualcuno mi parla; sì lo so che non è una cosa normale, ah ecco perchè non capisco mai un cazzo quando la gente mi parla! Oppure se leggo dei numeri cerco i possibili divisori del numero... Ma perchè? Perchè? Boh, mi piace così!

4- Il tempo di cottura della pasta: Va beh... se la barilla dice che ci vogliono 12 minuti, perchè devo farla cuocere 11 minuti e 59 secondi o 12 minuti e 1secondo? 12 minuti son 12 minuti, che vanno tenuti assolutamente con il cronometro! Sì sì io o ho il cronometro oppure aspetto a buttarla nel momento in cui scatta il minuto! Non esiste se no... Mi spiace ma non esiste! Se qualcuno dovesse invitarmi a mangiare e non vedo usare la mia tecnica mangio uguale eh però... però... però... Non è cotta secondo i sacri crismi!

5- Il numero 5: sì va beh questa poi... Come per l'ossessione per i numeri, il 5 è il numero dal quale sono ossessionato di più, l'ossessione dell'ossessione... Ce l'ho anche tatuato! Tutto in qualche modo deve essere ricondotto al 5 o a un suo multiplo tramite operazioni matematiche! Tipo non so il 2015... che è già multiplo di 5, però se separo il 20 e il 15... e faccio 20-15... magicamente ecco il 5! E io sono contento!!! Per il 5 però dedicherò un post tutto per lui...

6- Le posizioni in macchina: ahahahhaah questa è sempre stata la mia preferita! Dunque supponiamo di trovarci tra amici per una birra e io guido, B è al mio fianco, C è dietro di me e D è dietro a B, ok? Arriviamo, scendiamo e beviamo la birretta, anche due va... Torniamo in macchina e datemi una buona motivazione per cambiare i posti dell'andata!!! No ditemelo! I posti vanno assolutamente tenuti uguali! Nel caso in cui guidi io, se i posti non vogliono essere rispettati io non guido, se non sono io alla guida non salgo in macchina! No su questa cosa non passo mai! Solo in casi estremi possono essere cambiati, tipo se si aggiunge o toglie un amico oppure se si cambia guidatore perchè il guidatore ha bevuto troppa birra, se no la regola è la regola! Va rispettata!

7- La posizione ordinata degli oggetti: ognuno si sa che ha un proprio ordine e nel proprio ordine, che può essere disordine per qualcun altro, ci ritrova sempre tutto. Anche io ho il mio... Malato ovviamente ma ce l'ho! Tipo i libri vanno ordinati dal più alto al più basso e non dal più grosso al meno grosso, gli oggetti in casa devono stare a 45 gradi o al massimo paralleli alla mensola e non possono essere spostati di ordine... Nelle mensole le cose devono essere tutte alla stessa distanza tra loro! Ecc... Ecco perchè dicevo il mio ordine malato!

8- Mangiare equilibrato: che non vuol dire necessariamente mangiare sano, anzi! Però tipo io mangio e bevo a 4: cioè per dire una fiesta va mangiata in 4 morsi, un bicchiere d'acqua va bevuto in 4 sorsi ecc... Perchè non 5? Sinceramente non so, mi son fissato con il 4 quindi... Ah non solo... se mangi non so una bistecca con contorno le cose devono essere equilibrate in modo che ad ogni pezzo di bistecca (ogni pezzo di bistecca più o meno deve essere di dimensioni simili) corrisponda un tot di contorno, ovviamente un tot uguale per ogni pezzo di bistecca... Sì lo so qui esagero!

9- La pizza in 8 parti: questa è la mia seconda preferita... La pizza tonda va tagliata rigorosamente in 8 fette abbastanza uguali, si sceglie il pezzo preferito (che verrà mangiato per ultimo e si comincia dal pezza a destra del pezzo preferito e mangiando la pizza in senso antiorario! Come si taglia? si taglia in 3 parti, un triangolo, formato dalla parte che punta il centro e il resto lo si divide in 2, a metà in modo da formare dei simil trapezi! Oh poi mangiatela come vi pare però... Insomma... Vedete voi!

10- Gesti identici: questa purtroppo è una fissa che non ho più nel basket perchè non gioco più però in molti casi quando devo fare una cosa importante sì, eccome! Si tratta di ripetere gli stessi gesti di una situazione in cui ti sono andate bene le cose, perchè se non li fai allora ti andranno male! Ad esempio quando giocavo mettevo sempre le calze in un modo, allacciavo le scarpe con lo stesso ordine, facevo determinati esercizi prima della partita, tiravo lo stesso numero di tiri liberi ecc... Adesso se ho una cosa importante da affrontare mi metto la maglia che porta bene, scarpe allacciate allo stesso modo ecc :-)

Cmq non sono pazzo, giuro!

venerdì 20 marzo 2015

La teoria delle sfere...

Giuro che se qualcuno ci aveva già pensato prima io non ne sapevo niente e non ho mai ricercato nulla, ma da quando ero ragazzino avevo in mente una teoria: i belli stanno con i belli e i brutti stanno con i brutti! Non chiedetemi perchè perchè non ho la più pallida idea, forse perchè mi piacevano delle ragazzine che non mi cagavano di striscio e dovevo dare una motivazione, del perchè non avevo una minima chance con queste ragazzine... Boh non lo so, sta di fatto che dicevo: ma sì dev'essere per forza così, deve funzionare per forza così (cioè che i belli stan con i belli e i brutti con i brutti)! A livello logico non fa una piega e quindi ero sereno... Quindi nella mia testa è scattato un processo di selezione (probabilmente da malati di mente ma va beh) che assegnava l'attributo "bello" ai ragazzi che uscivano insieme alle ragazze belle e l'aggettivo "brutto" ai ragazzi che uscivano con le ragazze che non mi piacevano! E inevitabile era il confronto con me! Ah, inutile dire che in tutta la mia vita non ho mai pensato di esser bello, mi sembra abbastanza chiaro! Poi va beh si cresce, ci si guarda intorno e ci si accorge che non è sempre proprio così! O meglio ho cercato di non limitarmi solo a bello e brutto, ma ho cercato di suddividere un po' gli insiemi, cosa che per me è molto complicata perchè io vedo o bianco o nero ma... Ma se vedo le cose sottoforma di insiemi allora lo accetto di più!
Quindi ho pensato che le persone possono essere:

- Bellissime
- Belle
- Carine
- Normali
- Brutte
- Cesse


Ecco da qui la mia "fantastica" teoria delle sfere:

"Ogni persona sta dentro a una e una sola di queste sfere (gli insiemi di prima) e può accoppiarsi solo con un'altra persona all'interno della stessa sfera!"

Aspettate prima di dire che questa sia una gran minchiata! Magari in parte lo è, però questo è quello che pensavo un po' di anni fa... Mi soddisfava ma non riusciva a spiegare quelle coppie dove uno è decisamente figo e lei è un cesso e/o viceversa! In tanti mi han fatto notare questa cosa, dicendo anche che l'amore è cieco, che la bellezza è soggettiva ecc... Ed effettivamente è vero! Questa teoria, nonostante mi sia sempre piaciuta faceva acqua da tutte le parti! Ho sempre pensato a come renderla migliore senza quasi mai riuscirci! :-(
Ah sì dimenticavo... Un bel po' di gente ha sentito parlare di questa teoria (pazzi loro ad ascoltarla o scemo io a esprimerla conta poco, però in molti sanno di questa mia idea) e un bel po' di gente mi ha mandato a fanculo! ahahahahah...
Ritorniamo alla teoria delle sfere! Dicevo quindi: forse dovrei aggiungere sfere intermedie, forse dovrei considerare il concetto di "bellezza soggettiva", ma non volevo introdurre aspetti così aleatori e volevo tenere alto il livello di generalizzazione delle sfere in modo da creare meno casistiche possibile... Ma... Non ne uscivo! E più non ne uscivo e più questa teoria mi affascinava! Sì perchè nel mio modo di pensare e vedere le cose tutto deve avere una spiegazione, tutto deve essere ordinato, tutto deve seguire una logica ecc... Cioè in sostanza non concepivo l'accoppiamento di 2 persone di sfere diverse! Sia chiaro, nemmeno adesso lo concepisco ma... ma... ma... Con la rivisitazione della teoria funziona tutto ed è molto più solida!
Dunque:

"Ogni persona sta dentro a una e una sola sfera e può accoppiarsi con una persona della stessa sfera; se stanno in 2 sfere diverse, nel momento in cui si accoppiano si afferma che solo apparentemente prima stavano in 2 sfere diverse, ma ora stanno nella stessa sfera (che non necessariamente è una delle due di partenza)... Nel momento in cui si mollano riacquistano la sfera iniziale!"


Fico! Questo vuol dire che nel momento in cui, ad esempio una ragazza carina si accoppia con un cesso, la ragazza carina vede il cesso come, quantomeno, bello; il cesso vede la ragazza carina bella e quindi stanno nella stessa sfera! Questo indipendentemente dalla visione soggettiva di bellezza!
Secondo me potrei ampliare il discorso anche nominando sfere tipo "intelligenti", "normali", "poco intelligenti", "capre" dicendo per esempio che le capre seguono le capre e via dicendo, ma non l'ho ancora studiata bene quindi mi fermo qui!


martedì 17 marzo 2015

L'infinito...

Quando ho iniziato a studiare il simbolo di infinito in matematica due delle primissime cose che ho imparato sono le seguenti:

1- 2 rette parallele, all'infinito, si incontrano!
2- Sì perchè all'infinito succedono cose strane!

Una vita a studiare la definizione di parallelismo e cioè "si dice che due rette sono parallele quando non si incontrano mai" e poi arriva questo "infinito" che mi stravolge tutte le mie certezze... Ma perchè? Bhe perchè all'infinito succedono cose strane! Questa risposta me l'ha data la mia prof di matematica alle superiori, una risposta che all'inizio mi sembrava così secca, senza significato, ma invece è davvero la risposta giusta... E io la riuso con gli altri! Sì perchè davvero all'infinito succedono cose strane.
Andiamo per gradi...
Nel piano 2 rette sono parallele se non si incontrano mai, questo è vero, ma se i valori sono piccoli e con piccoli intendo piccoli rispetto all'infinito... Purtroppo non c'è nessun valore vicino all'infinito: pensate di scrivere un numero con 1000 cifre, bello grande eh? Eppure siamo ben lontani dall'infinito! Sì perchè se scrivo un numero di 1 milione di cifre? Questo è 1000 volte più grande di quello di prima eppure anche questo è lontano dall'infinito! Beh avete capito no?
La sostanza è che più grande è il numero e più il rapporto tra le rette è minore.
A parole è un casino, usiam le formule, solo per un secondo promesso, ma se volete saltare questo passaggio no problem, fate pure.
Prendiamo 2 rette parallele:
y=2x+1 e y=2x+3 (sono parallele perchè il numerino davanti alla "x" è identico!)
Nella prima retta se x=5 allora y=2*5+1=11
Nella seconda retta se x=5 allora y=2*5+3=13
13/11=1,1818
Nella prima retta se x=1000 allora y=2*1000+1=2001
Nella seconda retta se x=1000 allora y=2*1000+3=2003
2003/2001=1,0009995
Nella prima retta se x=1000000 allora y=2*1000000+1=2000001
Nella seconda retta se x=1000000 allora y=2*1000000+3=2000003
2000003/2000001=1,000000999
Mi sembra abbastanza evidente che questo rapporto si avvicini sempre di più al numero 1 e, a mano a mano che vado avanti avrò sempre un numero vicinissimo a 1... Quando due numeri divisi fra loro danno 1? Quando sono uguali! Oppure quando sono vicini vicini tra loro tanto da rendere la loro differenza trascurabile, come 2 rette parallele all'infinito! In realtà la spiegazione è un po' più complessa però mi basta questa perchè non ho voglia di annoiare con i limiti, il limite +, il limite - il limite a + o - infinito ecc... Mi basta questo!
Ma... È ovvio poi che quello che ti sconvolge lo vuoi conoscere al meglio, per sapere tutto di lui e sapere come affrontarlo, no? Ecco io ho iniziato così a voler conoscere tutto quello che non sapevo di questo "infinito", tanto da portarlo come tesina all'esame di maturità! Sì perchè l'infinito c'è in tutto, in tutte le cose che fai, essendo matematica risiede per forza in tutte le cose che fai! Ma questa è un'altra storia...
L'infinito è qualcosa di estremamente grande che ti puoi avvicinare quanto vuoi ma appena sei vicino lui fa uno scatto e si riallontana di un sacco e fa svanire tutti i tuoi sforzi fatti per avvicinarti a lui! Tutti i simboli più conosciuti hanno decimali infiniti, il pi greco, la phi di fibonacci, la e di nepero... Che strano! Tutti i simboli di riferimento hanno a che fare con una cosa infinita! Anche nella lingua italiana succede eh se ci pensate: tutti i verbi di riferimento sono all'infinito, nelle tre desinenze -are, -ere, -ire! Che strano! Che strano che una cosa a cui si fa riferimento è la cosa che si conosce meno! Va beh...
La cosa curiosa è che l'uomo ha perso un sacco di tempo, e forse lo sta facendo ancora, a cercare la n-esima cifra in più... ad esempio il pi greco: non bastava 3,14? No, ok forse 3,14 è un po' poco ma 3,131592653 mi sembra abbastanza ragionevole, no? No! E si è andati avanti a cercare a cercare fino ad arrivare a milioni di cifre decimali del pigreco! Ma per far cosa? Non è che se a scuola mi danno un raggio e mi chiedono di calcolare circonferenza ed area prendo un milione di cifre decimali! Non ci stanno sulla calcolatrice, non mi serve farlo e non è nemmeno corretto farlo! E allora perchè? Beh è semplicissimo! L'infinito spaventa, all'infinito succedono cose strane e se nella sequenza dei decimali del pi greco riesco a trovare una piccola parte ripetuta costantemente più volte io ho vinto più o meno la mia battaglia con l'infinito! Sì perchè troverei una cosa finita in un infinità e potrei prevedere con precisione ad esempio la milionesima cifra.
Esempio:
se un numero fa così: 1,2373434343434343434 quali saranno le cifre successive? 34 ovvio!
Se un numero fa così: 1,243535740534320562723652 quali saranno le cifre successive? Boh!
Nel primo caso anche se i decimali sono infiniti io posso prevedere cosa succede, "non ho paura di quel numero"! Nel secondo caso non ho la minima idea e la curiosità mi spinge a conoscere maggiormente quel fenomeno! Ecco perchè!
Si rischia così, però, di spendere una vita a cercare qualcosa che non puoi trovare senza goderti la bellezza di quello che è! Chiaramente più o meno a nessuno frega la miliardesima cifra del pi greco però sicuramente a parecchi interessa sapere ad esempio cosa c'è oltre la nostra galassia, cosa c'è dopo la vita, cosa prevede il nostro futuro, cosa c'è oltre l'orizzonte! Tutte queste sono forme di infinito se ci pensate bene!
Una delle definizioni più belle di infinito è in assoluto quella di Victor Hugo che dice: 
"L’orizzonte è la linea che sottolinea l’infinito".
Si potrebbe star qui a parlare dell'infinito per infinito tempo (come più o meno dice Joop Goudsblom) ma per me è sufficiente così, quello che avevo da dire l'ho detto!
Io credo che nel momento in cui qualcuno riesca a trovare l'infinito verrà persa la totale bellezza delle cose... Sì perchè si sa che una cosa è bella quando è irraggiungibile, "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere"... Per fortuna, nessuno, ci riuscirà mai!

lunedì 16 marzo 2015

L'età delle figlie...

C'è un affascinante giochino logico che apparentemente sembra complicato, ma in realtà è semplicissimo e molto molto fine. Il gioco è questo:

Un intervistatore bussa alla porta di una casa dove è atteso da una signora. La signora gli apre e lui chiede:
"Quanti figli ha?"
"Ho tre figlie." gli risponde la donna."
"Età?"
"Il prodotto delle età è 36 e la somma è uguale al numero civico di questa casa."
"Buon giorno e grazie."
L'intervistatore se ne va, ma dopo un po' ritorna e le dice:
"I dati che mi ha fornito non sono sufficienti."
La signora ci pensa un po' e replica:
"E' vero, che sbadata! La figlia maggiore ha gli occhi azzurri."
Con questo dato l'intervistatore può conoscere l'età delle tre figlie.
Quanti anni hanno?

Premesso che se uno mi bussasse alla porta e mi facesse una domanda del genere probabilmente chiamerei la neuro, premesso che se a tale domanda una signora mi rispondesse così la manderei a fanc... Però va beh dai se faccio una domanda così del cazzo che risposta posso meritarmi? Va beh, premesse tutte queste cose il giochino è affascinante perchè... perchè... perchè ve lo spiego poi... Intanto provate a risolverlo...

...

...

...

Fatto?

Va beh... Cominciamo con lo scrivere tutte le possibilità di ottenere con 3 numeri il numero 36:

1,1,36    
1,2,18    
1,3,12    
1,4,9    
1,6,6    
2,2,9    
3,3,4    
6,3,2    

In tutti questi casi il prodotto fa 36, bene dai, però abbiamo 8 soluzioni e la soluzione è una sola! Se avessimo anche l'informazione "la somma è uguale al numero civico di questa casa" il gioco sarebbe fatto, nel senso che se la somma fosse 38 allora la terna vincente sarebbe 1,1,36, ma se fosse 13? avremmo una ambiguità, nel senso che le terne possibili sarebbero 1,6,6 e 2,2,9.

Calcoliamo la somma di tutte le terne:

1+1+36=38    
1+2+18=21    
1+3+12=16    
1+4+9=14    
1+6+6=13    
2+2+9=13    
3+3+4=10    
6+3+2=11

Le uniche 2 terne che danno risultato uguale sono 1,6,6 e 2,2,9 e sono le uniche sulle quali ci dobbiamo soffermare; le altre si scartano proprio perchè non abbiamo il numero civico!

La prima sottigliezza sta in questo: il numero civico non serve a determinare l'età delle figlie in quanto potrebbe creare un'ambiguità e non ci dà nemmeno maggiori informazioni. Cioè se ci avessero detto: la somma è 13 avremmo risolto il gioco? Non credo proprio!

Il punto di svolta sta in questo:  


"E' vero, che sbadata! La figlia maggiore ha gli occhi azzurri."
Con questo dato l'intervistatore può conoscere l'età delle tre figlie.


Non tanto il sapere che la maggiore ha gli occhi azzurri, potrebbe anche avere 3 braccia o i capelli corti, non ci interessa, ma l'informazione "la più grande ha gli occhi azzurri" automaticamente ci fa capire che le altre 2 sono gemelle! O meglio ci fa capire che una, la più grande è diversa dalle altre 2... no eh? Ok provo così, che poi è la cosa affascinante del gioco: il gioco ci rivela che con l'informazione "la più grande ha gli occhi azzurri" noi siamo in grado di risolvere il gioco, cioè di risolvere l'ambiguità! Proprio questo è il punto... Sì perchè acendo 2 terne a disposizione, l'unico modo utile di utilizzare tale informazione per risolvere il gioco è affermare che le due sorelle minori sono gemelle! Se non fossero gemenlle l'informazione "la più grande ha gli occhi azzurri" non mi servirebbe a nulla, un po' come la somma per avere il numero civico di prima... Chiaro, no?

Comunque riassumendo sto disgraziato è arrivato in una casa, ha bussato ad una porta dove c'era già qualcuno ad attenderlo, ha fatto una domanda fuori luogo, ha avuto una risposta ancora più fuori luogo, se ne è andato, è tornato implorando di avere un'informazione in più per risolvere il giochino, altra risposta indecente per poi scoprire che la figlia purtroppo per lui è minorenne! Un po' sfigato sto qui eh!

martedì 10 marzo 2015

Il caos e la teoria del caos...

Boh, probabilmente voi sapete con precisione cosa voglia dire questa parola, beh io no! Allora ho aperto google, ho scritto le parole "caos significato", ho cliccato sul primo link e ho letto la definizione del dizionario...

Tre definizioni:

1- Disordine, confusione, trambusto: creare il c. nel paese
2- Nelle antiche cosmologie greche, lo stato di completo disordine degli elementi materiali preesistente alla formazione dell'universo ordinato
3- mat., fis. Nella teoria dei sistemi complessi, condizione a cui tende un sistema allorché le sue leggi comportano evoluzioni imprevedibili e irregolari

Inutile dire che la numero 3 è la definizione più affascinante... Ma io sono di parte... Per spiegare in maniera leggibile (anche per me) la definizione numero 3 prendo un barattolo di vetro e ci butto dentro un po' di palline rosse formando uno strato (di palline rosse), facciamo circa 1/3 del barattolo; poi più o meno nella stessa quantità ci butto dentro delle palline bianche formando così uno strato di palline rosse e uno strato di palline bianche... Rimane uno strato "vuoto"! Perfetto! Chiudo il barattolo con un coperchio e lo guardo! Ecco questo è il mio sistema, magari non è complesso, ma è quello che in fisica si definisce un sistema. Se adesso prendo il mio barattolo e lo scuoto un po' ovviamente le palline rosse si mischiano con quelle bianche! Bella scoperta! Il punto è che non so in che modo le palline si mischiano con quelle bianche, quindi scuotendo il barattolo sto creando un evento imprevedibile! Il caos! Fico!
La misura di questo caos, cioè quanto è disordinato un sistema, si chiama entropia... Se do solo una scossetta al mio barattolo le palline si mischiano poco (bassa entropia, poco disordine), ma se lo scuoto un bel po' le palline si mischiano molto (alta entropia)... Ah sfido chiunque, scuotendo il barattolo a riportare il barattolo nella situazione di partenza (cioè strato di palline rosse e strato di palline bianche)... Cosa non impossibile eh però provateci voi...
Ecco come una definizione apparentemente complicata diventa di facile interpretazione! La cosa bella è che questa definizione la puoi applicare in diversi campi: il primo che mi viene in mente è il campo delle idee... Quando si dice avere tante idee in testa ordinate, poi ti scombussolano i piani e le idee si mischiano... La definizione matematica di caos comprende tutto! Non solo "disordine" o "confusione" ecc... Va beh...

Esiste una teoria chiamata "Teoria del caos" che mi ha sempre incuriosito... Più o meno dice così: La teoria del caos è lo studio attraverso modelli della fisica matematica dei sistemi fisici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali (copiata spudoratamente da wikipedia).
Cioè lo studio di un cambiamento drastico di un sistema rispetto a come era prima...
Uno degli studi più famosi, delle frasi più famose è sicuramente questa: "Il minimo battito d'ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo"... "The Butterfly effect", "l'effetto farfalla"!
Sì l'effetto farfalla, cioè a condizioni iniziali praticamente ferme, c'è solo il sensibilissimo movimento delle ali di una farfalla, corrisponde un uragano dall'altra parte del mondo... Io mi immagino questa farfalla che sbatte le ali in Italia, magari proprio nel giardino di casa mia e se provo a disegnare delle onde, che deventano sempre più grosse e sempre più intense, a mano a mano che si allontanano dalla farfalla! Fino ad arrivare in Giappone dove sono talmente potenti da creare un uragano! In realtà questa cosa è vera sì e no, dipende dal tempo... Ma non ho voglia di entrare nei particolari...
Mi piace pensare che rapportato alla vita quotidiana l'effetto farfalla possa essere letto in questo senso: qualsiasi cosa tu faccia, qualsisai piccolo movimento, spostamento, azione, pensiero, questo può avere conseguenze consistenti sul tuo futuro... Non voglio usare la parola catastrofica ma nemmeno la parola esponenziale! Consistenti diciamo che rende l'idea! A me piace pensare così!
  
Se poi penso che l'anagramma di caos è caso... Ma del "caso" me ne occuperò un'altra volta...

lunedì 9 marzo 2015

"Gli occhi del cuore"

Ieri ho avuto il piacere, l'onore, la gioia, il privilegio, metteteli in ordine come vi pare tanto il senso non cambia (mi ricorda la proprietà commutativa), di assistere ad uno spettacolo teatrale dei ragazzi del 2001 che alleno...
Dunque: musical, pallacanestro, teatro... Mettiamo un po' d'ordine va, anche perchè devo giustificare la mia presenza in un teatro... ahahhaah... Va beh in sostanza ogni anno tutti i ragazzi della terza media del paese organizzano un musical in collaborazione con l'oratorio e un gruppo teatrale; scelgono un argomento e lo interpretano con varie scene recitate, cantate e ballate... Un musical.
Quest'anno i ragazzi di terza media sono dell'annata 2001 e alcuni di questi giocano nella squadra dove io alleno. Ovviamente mi hanno invitato a vedere il loro lavoro di quasi un anno e io ho accettato super felice... Premesso che in ogni caso avrei partecipato e l'ho fatto con super piacere, ma se non lo avessi fatto era come aver un debito con loro e temo che se la sarebbero legata al dito parecchio... Non so eh, è solo una sensazione... Ci sono andato... E sono contento di averlo fatto...
Tema del musical: "Gli occhi del cuore" Non voglio raccontarvi il musical anche perchè se poi lo rifanno e per caso volete andare a vederlo vi rovinerei la sorpresa, però l'idea secondo me è buona e centra perfettamente il messaggio che questi ragazzi ci vogliono dare... A parte che mi sono divertito un sacco perchè è divertente e lora e mezza di durata vola, ma nel musical si evidenziano perfettamente personalità e stati d'animo, certezze e incertezze, modi di fare e di reagire, caratteri e interessi, di quell'età e non solo! Beh tutti ci siamo passati da quell'età, è il periodo dove cominci a crescere, primi amori, platonici e non, prime delusioni, primi successi, ci si sta formando in quell'età... E la cosa più comune è la superficialità, che poi sfocia nel pregiudizio, nella presa in giro, nell'allontanamento, nella derisione! Oppure in senso opposto la superficialità che sfocia nell'adulazione, nel compiacimento, nel sentirsi grandi! Sì perchè, non solo a quell'età, in generale, è un attimo "cadere in tentazione", soffermarci solo su cose di poco conto, cose che ci fanno sentire importanti, che magari concettualmente sono sbagliate... Tipo che ne so, io sono forte nello sport, tutti mi vogliono e allora posso permettermi di non andare bene a scuola, di non studiare ecc... Sicuramente è una cosa positiva avere successo nello sport, ma di certo l'istruzione è molto più importante! Oppure giudicare qualcuno per le azioni che fa, come si comporta, cosa dice, cosa pensa ecc... Beh noi non siamo nessuno per giudicare; giudicare e farsi un'idea sono due cose diverse, ma completamente diverse! Io posso farmi un'idea di come può essere una persona, a seconda di quello che vedo, ma non posso permettermi di giudicarla perchè io non so proprio nulla di questa persona! Ci sono modi diversi di vedere qualcuno: il primo è superficiale e cioè giudico una persona in base a quello che vedo, il secondo è capire perchè quella persona fa così! Certo poi uno può anche essere cattivo dentro, ma credo che ci sia sempre un motivo a tutto! E se c'è qualcuno in grado di capire questo malessere allora credo che ci sia possibilità di provare a tirar fuori qualcosa di buono da questa persona! Sì perchè qualcosa di buono in fondo ce lo abbiamo tutti! E se io riesco a tirare fuori questo qualcosa di buono è come se facessi un assist per un canestro...
Spesso e volentieri mi lascio trasportare anche io dal farmi un'idea troppo precoce delle persone e solo con quelle che mi interessano davvero vado a fondo e cerco di scoprirle... Dovrei riuscire quantomeno a rimanere indifferente con le persone che non mi interessano, ma è complicato e quindi mi faccio brutte idee su molte, troppe persone... Cercherò di migliorare!

Comunque vorrei segnalare i due momenti più belli del musical:

1- vedere i miei ragazzi che uscivano sul palco e vedere che ridevano quando incrociavano il mio sguardo
2- alla fine dello spettacolo vedere che sono corsi verso di me e a tutti ho battuto un 5!

F
I
G
A
T
A

Sì, un semplice sorriso, uno sguardo, niente di più... Ma con quello sguardo e con quel 5 mi hanno fatto capire quanto loro tengono a me e quanto io sono affezionato a loro!

mercoledì 4 marzo 2015

La matematica nell'attrazione tra 2 persone...

Una delle prime cose che si fa da piccoli, ma anche da grandi, è giocare con le calamite; dopo averci giocato un po' ci si accorge che le calamite, tra di loro, si attraggono o si respingono a seconda del lato che vedono. Cioè in parole povere se tengo ferma una calamita, l'altra viene attratta solo da un lato, mentre viene respinta dall'altro.
Da piccolo, in sostanza, pensavo: va beh questo lato "si vuole bene" con quest'altro lato, questo lato "non si vuole bene" con quest'altro... In sostanza è così, no? Cioè nel primo caso la calamita "abbraccia" l'altra calamita e nel secondo caso la respinge! Ho provato in tutti i modi a cercare un metodo per fare andare d'accordo i due lati in guerra ma senza risultato, poi con forza li avvicinavo e li tenevo uniti, piccolo sorriso compiaciuto, poi appena li lasciavo si respingevano... Lo ammetto, sono stato triste per un po' perchè non riuscivo a capire perchè quei 2 lati non volessero andare d'accordo, poi me ne sono fatto una ragione e poi ho scoperto il perchè (che tutti sanno): il lato positivo di una calamita va d'accordo con quello negativo dell'altra e quindi si attraggono, mentre due lati positivi (o negativi) messi vicini, si respingono!
Allora ho ripreso le calamite e mi son chiesto come facevo a riconoscere il lato positivo e negativo, ma ovviamente è una cosa che non si può fare, è una legge così, la prendiamo per buona (è buona eh, per intenderci) e la mettiamo da parte!

Ora, non so bene come sia nata la frase "Gli opposti si attraggono", ma mi piace pensare che sia nata dalle calamite. Sì perchè questa cosa delle calamite mi ha sempre affascinato! E anche la storia degli opposti che si attraggono mi ha sempre affascinato! Mi ero autoconvinto, fin da bambino, che dovevo assolutamente cercare qualcuno (inteso come amico o amica) completamente diverso da me fin da bambino... Quindi doveva avere interessi diversi, carattere diverso ecc... ahahahaha che deficiente! Va beh...
Poi ho analizzato la cosa dal punto di vista matematico, sì sì ho analizzato dal punto di vista matematico l'attrazione tra 2 persone, seguendo il principio delle calamite!
Provo a spiegarmi:
ogni persona ha 2 lati, lato A e lato B (non intendo le chiappe!) che, come le calamite si possono esprimere come lato positivo (+) e lato negativo (-). In sostanza il gioco è mettere a confronto i lati di 2 persone con tutte le loro possibilità e cioè:

+ con +
+ con -
- con +
- con -

Perfetto!

Questo piccolo elenco mi ricorda la regola della moltiplicazione:

+ * + = + (cioè se moltiplico 2 numeri positivi ottengo un numero positivo)
+ * - = - (cioè se moltiplico un numero positivo per un numero negativo ottengo un numero negativo)
- * + = - (cioè se moltiplico un numero negativo per un numero positivo ottengo un numero negativo)
- * - = + (cioè se moltiplico 2 numeri negativi ottengo un numero positivo)

Il gioco è fatto!

Gli opposti danno un risultato negativo, mentre quelli uguali danno un risultato positivo! Fico, no?

In sostanza, quello che voglio dire è: sarà anche che gli opposti si attraggono, ma secondo la matematica, o perlomeno, secondo la mia interpretazione, potranno anche attrarsi (forse perchè scopri cose, nuove talmente diverse da te, che non fanno parte di te) ma, alla lunga, non andare d'accordo!

martedì 3 marzo 2015

10 cose che mi fanno incazzare...

Non so perchè oggi ho sentito la necessità di scrivere sta cosa, forse perchè è martedì (io odio il martedì), forse perchè non ho dormito, boh, mi andava così e basta...
In ogni caso ecco le 10 cose che non sopporto (non in ordine di importanza, così, un po' a casaccio):

1- Aspettare
Aspettare in generale mi rende abbastanza nervoso, qualsiasi sia il motivo: aspettare per una partita, aspettare il rosso del semaforo, aspettare l'orario per uscire, aspettare qualcuno che non è puntuale (questo mi fa incazzare il triplo). In più se devo aspettare senza aver niente da fare mi urta parecchio!

2- Pedoni che non ringraziano
Ecco! Tu sei in macchina, strisce pedonali, decidi di fare una buona azione, probabilmente l'unica della tua giornata, e fai passare il signore o la signora che deve attraversare, ti fermi, le fai un cenno (che ad esempio può essere un mezzo sorriso) e lui/lei attraversa e senza nemmeno guardarti prosegue! In quel preciso istante mi sale un odio che cancellerei subito la mia buona azione appena fatta con un paio di parolacce! Hmmmm che odio!

3- Non dormire la notte
Anche se ho imparato un po' a conviverci, non dormire la notte mi fa comunque abbastanza alterare! Uno è stanco, si sbatte tutto il giorno, non vede l'ora di andare a dormire e... Non dorme! Ma perchè?! Ma poi fosse una notte che uno dice va beh... No più notti! Che palle!

4- Le domande al mattino
Non so se è cosa comune di tutte le mamme però io dico: ma che cazzo hanno da chiedere tutte le sante mattine le mamme? Io davvero impazzivo per sta cosa... Specialmente se la notte non avevo dormito! Per fortuna che da oltre 3 anni non sento domande :-)

5- Perdere quando si è più forti
Una delle cose che mi fa andare in bestia è perdere una partita quando il divario tecnico è a proprio favore, ma non di poco eh, di parecchio! Purtroppo per fortuna non conta solo la tecnica nei vari sport.

6- le code
Questa credo che sia la cosa che più mi fa andar fuori di testa! Stare in coda, specialmente in macchina, per qualsiasi motivo eh, incidennte, traffico, c'è un animale in strada o altro... Io in questo caso non mi controllo! Un pazzo totale!

7- Persone che la pensano diversamente
Sia chiaro, mica tutti la devon pensare come me, ci mancherebbe, ma un minimo devi argomentare il tuo pensiero! Se non argomenti e la pensi diversamente mi vien voglia di...

8- Persone che parlano senza sapere le cose
Questa si commenta da sola e direi che mi fa proprio sbroccare! Penso sia la seconda cosa dopo le code!
 
9- Le persone che che non si fanno i cazzi propri
Anche per questa, serve un commento? Non credo!

10- Persone che ti fan passare per cretino
Sì quelle che te gli dici una cosa, loro capiscono quello che vogliono e vanno in giro a raccontar balle mettendoti in bocca parole non tue! Dio che odio!!!

Più o meno, questo è quanto!

lunedì 2 marzo 2015

La logica...

Secondo la leggenda, il grande Albert Einstein inventò questo indovinello ed asserì che il 98% della popolazione mondiale non sarebbe stata in grado di risolverlo.
Volete cimentarvici per verificare se siete nel restante 2%?

Dunque: in una strada ci sono cinque case dipinte in cinque colori differenti.
In ogni casa vive una persona di differente nazionalità. Ognuno dei padroni di casa beve una differente bevanda, fuma una differente marca di sigarette e tiene un animale differente.

Domanda: a chi appartiene il pesciolino?

Ecco alcuni indizi:

1) L'inglese vive in una casa rossa.
2) Lo svedese ha un cane.
3) Il danese beve tè.
4) La casa verde è all'immediata sinistra della casa bianca.
5) Il padrone della casa verde beve caffé.
6) La persona che fuma le Pall Mall, ha degli uccellini.
7) Il proprietario della casa gialla fuma le Dunhill's.
8) L'uomo che vive nella casa centrale, beve latte.
9) Il norvegese vive nella prima casa.
10) L'uomo che fuma le Blends, vive vicino a quello che ha i gatti.
11) L'uomo che ha i cavalli, vive vicino all'uomo che fuma le Dunhill's.
12) L'uomo che fuma le Blue Master, beve birra.
13) Il tedesco fuma le Prince.
14) Il norvegese vive vicino alla casa blu.
15) L'uomo che fuma le Blends, ha un vicino che beve acqua.

Chiaramente è un invito a farlo, è divertente, per nulla impegnativo ed è solo una questione di "logica"... Mi affascina sto gioco! Non c'è nessuna informazione inutile e tutte sono necessarie... Anche se... La soluzione non è univoca. Ma va bhe...

Dunque dicevamo? Logica, ah sì, bhe credo sia chiaro a tutti il concetto di logica, no? Con logica si intende lo studio del ragionamento. Si, va bhe quindi? Cosa vuol dire lo studio del ragionamento? Supponiamo di dover dimostrare per passaggi un evento naturale, il dì e la notte; le domande sono:

1- perchè durante il dì c'è luce e poi non si vede più nulla?
2- perchè verso le 13 fa più caldo?

Allora uno si mette lì al mattino (all'alba) vede una cosa gialla che sale nel cielo, vede che quando raggiunge il punto più alto fa molto più caldo del mattino, poi passa ancora un po' di tempo e questa cosa gialla scende e poi non vede più niente e fa un freddo cane!
Bene! Lo fa un secondo giorno, un terzo e poi tira le sue conclusioni... Alla domanda 1 risponde così:
beh al mattino non c'è quella cosa gialla (che poi è il sole) quindi è buio, non vedo nulla, poi piano piano la vedo spuntare e comincio a vedere qualcosa, poi sempre di più fino a quando è dritta nel cielo, poi di nuovo di meno, fino a quando cala e torno a non vedere nulla. Quindi affermo che per me quando c'è il sole posso vedere e quando non c'è non vedo nulla: il sole illumina! Semplice no? Il ragionamento non fa una piega!
Alla seconda domanda rispondo più o meno uguale e dico: quando il sole è in alto fa più caldo! Beh è vero! A livello logico ho ragione... Ogni passaggio che faccio è corretto, dall'osservazione del fenomeno alla conclusione, lo studio di ogni passaggio è la logica. Poi lasciamo perdere quello che vedo (cioè il sole che si muove) che è concettualmente sbagliato; come sappiamo è la terra che gira intorno al sole! Quello che voglio dimostrare è proprio questo: la logica, con le conclusioni c'entra il giusto! Non è detto che se io logicamente faccia pensieri corretti il risultato sia corretto! Infatti io vado fuori di testa quando sento "logico, no?"... Ma logico cosa? Tutto, se spiegato con una certa coerenza può essere logico o addirittura è logico!
Quando ho iniziato a capire che la matematica era la mia strada ho iniziato ad odiare fin da subito le dimostrazioni per assurdo... Se ci penso ancora mi viene un nervoso...
Sì perchè queste funzionano così:

1- si parte da una cosa che si vuole dimostrare,
2- la si nega, cioè si dice: ok supponiamo che questa non sia vera (e qui partivano parolacce perchè dicevo: ma perchè devo negarla se è vera?!)
3- si dimostra che con passaggi logici si arriva a una conclusione fuori dal mondo (e allora cosa la facciamo a fare?)
4- allora si afferma che la prima parte non si può negare, in quanto dà risultati fuori dal mondo
5- quindi il teorema è vero (sì ma vaffanculo dai, cosa vuol dire?!)

In realtà poi ho capito che sono affascinanti! Sono affascinanti perchè con un ragionamento logico, che mi porta a conclusioni errate, posso affermare che una cosa deve/non deve essere così... Per forza! In sostanza deve/non deve essere così, perchè se facessi nel senso opposto allora arriverei ad una cazzata! La più bella dimostrazione per assurdo è "La radice quadrata di 2 non è un numero razionale" che vi risparmio :-) 
La logica però può portare a ragionamenti assurdi, se le premesse sono "sbagliate" (ma anche no)!
C'è un bellissimo video su queste assurdità al link www.youtube.com/watch?v=lRY2_RrS8q0
Sì tratta del professor Dindiot che con le dimostrazioni per assurdo spara un sacco di cazzate logicamente corrette! Questo video è troppo bello, fa troppo ridere ed estende ed estremizza i concetti di assurdità e logica. Tiro fuori un esempio dal video per spiegarmi meglio:
Nel video si vuole dimostrare che un uomo ha 6 gambe...
Dimostrazione (semplice semplice)
"Nessun uomo" ha 4 gambe, vero no?
ma un uomo ha 2 gambe in più di "nessun uomo"... Beh è vero, logicamente è corretto!
quindi? quindi se nessun uomo ha 4 gambe e un uomo ha 2 gambe in più allora un uomo ha 6 gambe!
ahahhaahah... Questa è proprio una m......ata, però rende il concetto! Logicamente non sto dicendo cavolate, ma la conclusione è veramente stupida! Nel video si dimostra anche che un uomo ha infinite teste e non ha orecchie, veramente da idioti però fa ridere...
Questo per dire anche che nessun pensiero è scorretto se argomentato logicamente; cioè se io dico che un dado è una sfera mi mandate a quel paese, ma se io argomento bene (non ho la più pallida idea di come si possa fare a dimostrare che un dado è una sfera ma ci potrei provare), logicamente non sbaglio e ogni passaggio è logico, allora io ho ragione! Diciamo che argomentazioni logiche con risultati pessimi si posson chiamare paradossi... Ma sì dai diciamolo! 
Se poi penso che alcuni anagrammi di logica sono:
- caligo (un po' nebbiosa lo è la logica)
- cigola (beh in alcuni "ragionamenti" si sente il cigolio eh)
- caglio (non ho assolutamente idea di cosa possa c'entrare il caglio con la logica ma va beh)
un po' di "logica" in tutto ciò c'è... O no? Boh proverò a spiegarmelo!