Dunque, in realtà non so benissimo da dove cominciare, in realtà non so bene se c'è un inizio o se è una serie di emozioni, pensieri e altre robe varie insieme che andrebbero sbattute lì... Va beh io ci provo a seguire un filo logico, vediamo cosa viene fuori. Forse sarebbe il caso di fare una piccola premessa e cioè che sono giunto al mio terzo mese inoltrato della mia esperienza a desio in qualità di assistente allenatore ai campionati di U18 ecc, U20 ecc, serie C silver e serie B. Forse dovrei già spendere qui qualche parola, ma lo vorrei fare a fine anno, quindi balzo completamente... O quasi... Va beh sta di fatto che a causa della concomitanza tra il campionato di B e quello di C si decide che 2 van con la B e 1 va con la C... Chi è quell'1? Iooooooooooooooooooooooooooo... Ok, devo andare io in panca con la C, me lo ripeto un paio di volte, non ho ancora capito bene... Devo andare io in panca con la C! Cazzo, io non ho mai allenato in C, sarebbe la mia prima partita in assoluto! L'anno scorso ho avuto un'esperienza in serie D, ma andavo solo alle partite, non li seguivo agli allenamenti, e poi ero sempre e comunque assistente allenatore... Questa volta sono da solo, in C! Oddio! Ma è solo martedì, la partita è domenica! Sarà la settimana più lunga della mia vita! Non dormo, sono un po' nervoso, farò bene? Sarò all'altezza? E se perdo? Ma chi cazzo se ne frega se perdo!!! No no, non voglio perdere, è la mia prima partita in C, non vorrei perderla! E se vincessi? Cazzo sarebbe figo, troppo figo vincere! Oh Marchino, stai sereno, Ettore Messina dice che un allenatore, se è bravo bravo, conta il 20% durante le partite! Oh il 20% è tanto Marco! Sì, ma Ettore dice uno bravo bravo conta il 20! Quindi uno del suo calibro conta il 20, tu quanto potrai valere rispetto ad Ettore? 1%? Magari! Mi fa male la testa! Continuo a pensare, mangio come un disperato, rompo i coglioni a Francesca che prova invana a tenermi calmo! Mi dico che devo star sereno, che quello che so fare è che in qualsiasi situazione so stare tranquillo (tranne quando mi fanno incazzare pesantemente)... Sì ma quanto tranquillo? Troppo? Troppo poco? Devo cazziarli? E i cambi? E gli equilibri? E se andiamo sotto? E se andiamo sopra? E i time out? BASTAAAAAAAAAAAAA!!! Guardo il cell, è scattata la mezza, siamo già a mercoledì! Oh cazzo, siamo a mercoledì, manca pochissimo, ho una tosse devastante! E se non riesco a urlare? Magari non serve... Magari servirebbe più dormire ora, no? Sì ma non riesco, son tra il nervoso, l'incazzato (perchè? ah forse perchè non riesco a dormire!), il contento e lo stanco... Più o meno questo da martedì a domenica, il giorno della partita! Sì, ero teso, che cazzo! In generale nella mia vita mi son sempre rifiutato di allenare senior, ma anche ragazzi che facessero campionato senior, non so come mai, ma mi son sempre rifiutato, non mi andava, non me la sentivo, boh! Solo che ora toccava a me e me la sono sentita!
La differenza tra essere allenatore e assistente sta anche nel poterli vedere sotto un altro aspetto, mi spiego meglio:c'è un'azione, un contropiede, un canestro, mentre l'allenatore è più attento a vedere gli errori e le cose buone sia in attacco che in difesa e poi comunicarle a tutti, l'assistente può "controllare" le reazioni dei giocatori, vedere ad esempio come ci rimane male uno che ha preso canestro, uno che sa di aver sbagliato, uno che non ha capito bene cosa è successo... E anche durante l'azione è possibile concentrarsi con maggiore attenzione ai singoli movimenti, non solo di tiro, il braccio, i piedi, ma anche lo sguardo, gli occhi ecc... Ecco io ho la fortuna di poter osservare tutto questo! Ed è una figata! Impari a conoscerli molto meglio, sai quando possono darti di più, sai quando li devi lasciar perdere, sai quando hanno bisogno di un 5! O meglio, la sfida è nel capire quello di cui hanno bisogno... Capita spesso (ehmmm forse non dovrei dirlo) che mi soffermi troppo su un particolare, tipo in un'azione difensiva guardo come vengono appoggiati i piedi, le mani, come vengono piegate le ginocchia e così per 2 o 3 azioni sullo stesso giocatore e cerco di capire se lo fa uguale e se non lo fa perchè non lo fa uguale e allo stesso tempo guardo la sua espressione e cerco di cogliere cosa ha bisogno in quel momento! Magari anche niente eh... Va beh niente, questo solo per dire che per la prima volta devo guardarli, quest'anno, con occhi diversi! O forse con occhi migliori? Cioè intendo dire con i miei occhi da allenatore supportati da quelli di assistente! Un miscuglio, un casino insomma ahahhahaah...
Va beh, arriva il giorno della partita, ovviamento lo dico a un po' di gente, amici, i miei, mio fratello, ma sì buttiamoci addosso un po' di pressione tanto eh!!! Va beh, abbigliamento? Abbigliamento comodo, sì perchè se sclero devo essere comodo! Maglioncino? No, meglio felpa perchè così la posso togliere da più incazzoso! Maglietta? Scarpe? A caso, basta che si abbinino bene! Ah dimenticavo, per me è importantissimo l'abbigliamento, deve più o meno farmi sentire in equilibrio e assolutamente senza un colore fuori posto...
Arrivo in palestra, prendo la lavagnetta, il pennarello, tiro un sospiro, sbuffo (non perchè sia annoiato o altro, io sbuffo sempre così senza motivo, per buttar fuori aria...), entro... Non ho percepito la differenza di temperatura tra dentro e fuori, cazzo si gela, campo buio, campo piccolo senza quasi gli angoli... Cominciamo bene! Vedo qualcuno che tira e la palla finisce a 80 metri dal canestro... Bene, anche i ferri fanno cagare, c'è altro? Eccome, lo spogliatoio ha la porta rotta e io non vorrei far sentire ciò che ho da dire! Già, che cazzo c'avrò mai da dire ai ragazzi... Scherzo, è una settimana che ci penso! ahahhahaha... Sto un po' in panca, minuti interminabili prima del discorso, ripasso mentalmente ciò che ho da dire, faccio 2 battute, li faccio muovere un po' visto che si crepa di freddo! Discorso... Dico le mie cose, quasi timidamente ma con molta serenità e tranquillità e alla fine dico: "Ah, ultima cosa: questa è la mia prima in assoluto in C, fatemela vincere!", urlo, usciamo, riconoscimento, riscaldamento prepartita... Guardo gli altri che mi sembrano tutti grossi, tutti forti, tutti veloci, segnano sempre ecc... In realtà non è vero niente! Vado a dare i primi 5, firmo, 3 minuti, 2 minuti, dico le ultime cose veloce e rimarco il concetto di giocare sereni, si inizia, palla a 2!
Appena l'arbitro alza la palla ho visto tutti i miei pensieri scivolarmi davanti, belli e brutti, con un piccolo sogno: vincere all'esordio! Mi concentro e vai... Si parte! Il primo quarto diciamo punto a punto, poi chiudiamo a +5... La partita si accende perchè i contatti sono intensi e anche le parole non mancano... Il secondo quarto è ancora peggio a livello di contatti e le parole aumentano... Noi bravi a non subire il contatto, a giocare molto forte e a non rispondere alle provocazioni... Chiudiamo a 40 il secondo quarto, a +8... Spogliatoio... Cazzo, devo parlare adesso! Ok, racconto un po' come ho visto io la partita e avviso i ragazzi che loro sarebbero rientrati con una cattiveria maggiore, che loro hanno sclerato, che loro si son fatti mandare fuori di testa da ragazzi che non hanno ancora 20 anni! E noi dobbiamo esser bravi a giocare su questo! Ridico loro di star sereni, di aspettarsi botte e continuare così! Lascio perdere le indicazioni tecniche che non interessano a nessuno! :-)
Rientriamo e come previsto è una guerra, fa un freddo cane! L'arbitro correndo mi dà involontariamente una gomitata! Cazzo che male, mi piego in 2, mi guardo intorno, ma ero nel mio box! Perchè ha deviato così quello? Va beh, non c'è tempo per star male, penso che il freddo della palestra mi faccia da anestetico e vado avanti! Finisce anche il 3 quarto e noi siamo a +12, cioè abbiam fatto meglio del 2 quarto! Lo dico ai ragazzi, ma sottolineo che manca ancora un quarto e che ancora la partita non è terminata! Sembrano aver capito, a 8 minuti e spiccioli dalla fine siamo a +14! +14? Cerco di stare tranquillo, come per tutta la partita, sapendo che possono rimontare anche perchè è troppo bello quello che sto vivendo, sapendo benissimo che con 2 bombe la possono riaprire! E... Eccole servite, 2 bombe! Ma vaffanculo, timeout! Vedo un po' tesi i ragazzi, dico di star tranquilli che non è successo niente, anche se insomma qualcosa è successo! Loro son carichi e noi finiamo per 3 minuti nella balia degli eventi... Pari 64! Timeout! Ma come pari 64, 3 minuti fa eravamo a +14!!! Tra me e me faccio un richiamino non troppo garbato nell'aldilà, poi recupero dallo sbandamento e ricordo loro il piano partita: giocare sereni grazie! 2 disegni sulla lavagnetta per la loro zona e via in campo! Penso che manca una vita alla fine della partita, penso a tutte le cose brutte della settimana, penso che forse non ero all'altezza e dovevo saperlo (positività mai eh), penso che siamo stati avanti tutta la partita e per 3 minuti di sbandamento è ancora tutto da ricostruire, ma si sa, la pallacanestro è anche questa! Poi penso che ho fiducia in loro e che questa partita ce la riprendiamo con la forza!!! E penso che un allenatore non è bravo se vince e scarso se perde, la bravura non dipende da quello, quindi fanculo tutti i pensieri e prendiamoci sta partita!!! I ragazzi segnano e difendono, segnano e difendono, fano una cazzata ma difendono mentre gli altri vanno completamente fuori di testa tra tecnici e espulsioni! Mancano 3 secondi, non dico ancora "è fatta!" perchè fino a quando non suona la sirena per me non è finito niente... 3 secondi bellissimi dove sapevo di aver vinto ma non volevo/potevo esultare... Suona la sirena! Vintooooooooooooooo! Saluto, abbraccio i ragazzi, batto un 5 tra i sorrisi, sguardo verso la tribuna, non capisco più un cazzo!
Chiudo il post così, come ho chiuso con i ragazzi: entro in spogliatoio e dico "Io in genere non parlo mai a fine partita, nel bene o nel male, ma volevo solo dirvi grazie di avermi fatto vincere all'esordio!
giovedì 3 dicembre 2015
mercoledì 11 novembre 2015
Il bicchiere mezzo pieno... O mezzo vuoto...
Dunque, credo che questo post non sarà molto lungo come gli altri, ma è semplicemente un ragionamento ed un esperimento che ho provato a fare e vorrei condividere. Seguitemi!
Vi metto su un tavolo un bicchiere, immaginate un bicchiere, quello che volete, su un tavolo, fine, senza farmi e farvi troppe domande, anche perchè se me le fate non vi posso rispondere e forse è meglio così! Ok, descrivete il bicchiere! Come vi pare! Va beh, lo faccio io per tutti anche se nei temi descrittivi facevo abbastanza cagare! Ah a proposito di questo mi ricordo una risposta a una prof delle medie quando mi disse che la mia descrizione del paesaggio proprio lì fuori dalla scuola era imbarazzante... Le dissi: ma perchè devo descrivere? Basta guardar fuori! Non fa né ridere né piangere questa risposta, tuttavia la penso ancora così... Un po' come quel ragazzino che mi chiese perchè doveva risolvere le espressioni sul libro dato che c'era già il risultato di fianco ahahhaahah... Va beh torniamo al bicchiere... Ah sì la descrizione... Dunque, ci provo... Ehmmm è trasparente, è di vetro, è in mezzo al tavolo, è vuoto, potrà contenere circa 200 ml, serve per bere, fine! Voto 3 alla mia descrizione ma chissene, per quello che voglio dire ho già detto abbastanza! Mi soffermerei su una parola: Vuoto! Il concetto di vuoto semplicemente si traduce in "non contiene nulla"! Prendiamolo così e teniamocelo per ora! Ah sappiate che anche se ho detto che è vuoto sto bicchiere io non sono d'accordo e questo mi urta parecchio!
Va beh ora nello stesso bicchiere ci aggiungo circa 100 ml di acqua, anzi facciamo di succo all'arancia! Vi ricordo che il bicchiere può contenere 200 mL! Dunque ripartiamo con la descrizione e al solito lo faccio io per tutti! Che palle però... Dunque, il bicchiere è sempre trasparente ma si vede un liquido arancio dentro, contiene sempre al massimo 200 mL, è sempre in mezzo al tavolo e direi che si può dire che è pieno per metà. Ok, apriti cielo!!!
Un passo alla volta! Dunque partiamo con il presupposto che me ne strafrego della visione filosofica del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto nel senso che se nella descrizione voi avete detto il bicchiere è mezzo vuoto mi sta bene uguale, poi pensatela come volete sulla positivià o negatività a seconda della frase detta ecc non mi interessa, tanto non mi sballa il concetto che voglio esprimere, anzi forse lo rinforza ulteriormente!
Il concetto è che nel primo caso (quello del bicchiere "vuoto" per intenderci) tutti o quasi pensiamo che visto che il bicchiere non contiene nulla allora è vuoto... ma nulla di che? nulla di liquido o nulla di solido, perchè se proprio vogliamo rompere le balle il bicchiere contiene aria, anzi vi dirò di più: è strapieno di aria!!!
Nel secondo caso la cosa è ancora più grave nel senso che sia che diciate "è mezzo pieno" o "è mezzo vuoto" il discorso non cambia, voi vi state riferendo sempre a un concetto liquido o solido incluso nel bicchiere! Ma il bicchiene è pieno sempre! è per metà pieno di aria e metà pieno di liquido!
In sostanza chi vede il dilemma filosofico di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto non esiste, semplicemente perchè il bicchiere è sempre pieno! Poi oh se volete continuare a frantumarvi il cervello sulla domanda "è mezzo pieno di liquido" o "è mezzo vuoto di liquido" fate pure eh, nessuno ve lo vieta! Però insomma... Io, fossi in voi, non lo farei! E pensare che c'è gente che ha scritto libri e costruito una "carriera" su sto cazzo di bicchiere! La cosa che mi spaventa è la superficialità nel dire/fare/vedere le cose... Non vedere il bicchiere pieno in ogni caso non è sintomo di ignoranza, ma di luoghi comuni e scarsa osservazione! E Dio solo lo sa quanto io non apprezzi i luoghi comuni!
Ah tre cose prima di chiudere:
1- la prossima volta che mi chiedete un bicchiere (sperando sia pieno di birra) sforzatevi almeno di dire vuoto/pieno di cosa, non pretendo che mi facciate una percentuale della composizione del bicchiere, ma dai un minimo di precisione sì!
2- Se il vostro bicchiere è pieno ad esempio di birra, prendetene un altro, riempitelo con altrettanta birra, chiamatemi, invitatemi e insieme provvederemo a renderlo vuoto (di liquido) o pieno (d'aria), scegliete voi :-)
3- Basta guardare le cose da un'altra angolazione (anche nella vita) per vedere che a volte una qualsiasi cosa vuota in realtà è piena di altre cose!
Vi metto su un tavolo un bicchiere, immaginate un bicchiere, quello che volete, su un tavolo, fine, senza farmi e farvi troppe domande, anche perchè se me le fate non vi posso rispondere e forse è meglio così! Ok, descrivete il bicchiere! Come vi pare! Va beh, lo faccio io per tutti anche se nei temi descrittivi facevo abbastanza cagare! Ah a proposito di questo mi ricordo una risposta a una prof delle medie quando mi disse che la mia descrizione del paesaggio proprio lì fuori dalla scuola era imbarazzante... Le dissi: ma perchè devo descrivere? Basta guardar fuori! Non fa né ridere né piangere questa risposta, tuttavia la penso ancora così... Un po' come quel ragazzino che mi chiese perchè doveva risolvere le espressioni sul libro dato che c'era già il risultato di fianco ahahhaahah... Va beh torniamo al bicchiere... Ah sì la descrizione... Dunque, ci provo... Ehmmm è trasparente, è di vetro, è in mezzo al tavolo, è vuoto, potrà contenere circa 200 ml, serve per bere, fine! Voto 3 alla mia descrizione ma chissene, per quello che voglio dire ho già detto abbastanza! Mi soffermerei su una parola: Vuoto! Il concetto di vuoto semplicemente si traduce in "non contiene nulla"! Prendiamolo così e teniamocelo per ora! Ah sappiate che anche se ho detto che è vuoto sto bicchiere io non sono d'accordo e questo mi urta parecchio!
Va beh ora nello stesso bicchiere ci aggiungo circa 100 ml di acqua, anzi facciamo di succo all'arancia! Vi ricordo che il bicchiere può contenere 200 mL! Dunque ripartiamo con la descrizione e al solito lo faccio io per tutti! Che palle però... Dunque, il bicchiere è sempre trasparente ma si vede un liquido arancio dentro, contiene sempre al massimo 200 mL, è sempre in mezzo al tavolo e direi che si può dire che è pieno per metà. Ok, apriti cielo!!!
Un passo alla volta! Dunque partiamo con il presupposto che me ne strafrego della visione filosofica del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto nel senso che se nella descrizione voi avete detto il bicchiere è mezzo vuoto mi sta bene uguale, poi pensatela come volete sulla positivià o negatività a seconda della frase detta ecc non mi interessa, tanto non mi sballa il concetto che voglio esprimere, anzi forse lo rinforza ulteriormente!
Il concetto è che nel primo caso (quello del bicchiere "vuoto" per intenderci) tutti o quasi pensiamo che visto che il bicchiere non contiene nulla allora è vuoto... ma nulla di che? nulla di liquido o nulla di solido, perchè se proprio vogliamo rompere le balle il bicchiere contiene aria, anzi vi dirò di più: è strapieno di aria!!!
Nel secondo caso la cosa è ancora più grave nel senso che sia che diciate "è mezzo pieno" o "è mezzo vuoto" il discorso non cambia, voi vi state riferendo sempre a un concetto liquido o solido incluso nel bicchiere! Ma il bicchiene è pieno sempre! è per metà pieno di aria e metà pieno di liquido!
In sostanza chi vede il dilemma filosofico di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto non esiste, semplicemente perchè il bicchiere è sempre pieno! Poi oh se volete continuare a frantumarvi il cervello sulla domanda "è mezzo pieno di liquido" o "è mezzo vuoto di liquido" fate pure eh, nessuno ve lo vieta! Però insomma... Io, fossi in voi, non lo farei! E pensare che c'è gente che ha scritto libri e costruito una "carriera" su sto cazzo di bicchiere! La cosa che mi spaventa è la superficialità nel dire/fare/vedere le cose... Non vedere il bicchiere pieno in ogni caso non è sintomo di ignoranza, ma di luoghi comuni e scarsa osservazione! E Dio solo lo sa quanto io non apprezzi i luoghi comuni!
Ah tre cose prima di chiudere:
1- la prossima volta che mi chiedete un bicchiere (sperando sia pieno di birra) sforzatevi almeno di dire vuoto/pieno di cosa, non pretendo che mi facciate una percentuale della composizione del bicchiere, ma dai un minimo di precisione sì!
2- Se il vostro bicchiere è pieno ad esempio di birra, prendetene un altro, riempitelo con altrettanta birra, chiamatemi, invitatemi e insieme provvederemo a renderlo vuoto (di liquido) o pieno (d'aria), scegliete voi :-)
3- Basta guardare le cose da un'altra angolazione (anche nella vita) per vedere che a volte una qualsiasi cosa vuota in realtà è piena di altre cose!
martedì 20 ottobre 2015
Il fair play...
Questo è esattamente il 33-esimo post (lo sapete che la parola "ennesimo" in realtà prima non esisteva nel vocabolario della lingua italiana, perchè si scrive/scriveva "n-esimo" dal linguaggio matematico? Va beh...), come i miei anni :-) E guarda un po' mi trovo a parlare di fair play, una cosa che mi è sempre stata a cuore!
Il fair play altro non è che il gioco leale fatto di rispetto delle regole, avversario, arbitro e quant'altro!
Molti pensano che questa cosa non si possa insegnare, pensano che o ce l'hai o non ce l'hai! Io penso, invece, che questa cosa, non solo possa essere insegnata, ma debba essere insegnata! No, DEVE essere insegnata! Non so bene da dove partire per esprimere il mio pensiero, vado un po' a caso... Comunque: in uno sport di squadra come può essere la pallacanestro o il calcio, quello che volete, è fondamentale il fair play, sia dal punto di vista delle regole del gioco, cioè ad esempio se l'arbitro fischia una rimessa a mio favore e io son stato l'ultimo a toccare la palla è bene che io dica all'arbitro di essere stato l'ultimo a toccarla, sia dal punto di vista degli avversari, cioè devo essere corretto nei loro confronti, e questo non vuol dire che non posso fare falli, posso farli, anche duri, ma nello spirito del gioco! E magari chiedendo scusa! Ok ok c'è già troppa carne al fuoco!
Tutte le volte che c'è un fallo non fischiato bisogna dirlo? Ogni volta che la palla esce e son stato io devo dirglielo? Se è una partita importante devo essere corretto lo stesso? E se poi perdo? E se poi la mia squadra perde? E se il mio avversario mi ha insultato ddal primo all'ultimo minuto devo essere corretto con lui? E se proprio in una situazione con lui perdo un contrasto e l'arbitro dà la palla a me, devo dirlo all'arbitro?
Per rispondere alle prime due domande dico: si va beh non è che gli arbitri non ne azzeccano nemmeno una eh! Tante volte ci prendono, alcune volte no! Nelle volte in cui non ci prendono e possiamo fare qualcosa (ad esempio sulla rimessa possiamo, ma su un fallo non fischiato no) DOBBIAMO fare qualcosa! Intanto che scrivo rispondo alle altre domande! DOBBIAMO farlo! E se non lo facciamo noi, ci deve essere qualcuno, che può essere un compagno o l'allenatore, che ci invita a farlo! E se non lo facciamo, per me, non abbiamo tanto capito lo sport! Allora partita in parità, o sei sotto di un punto a 10 secondi dalla fine, ti stai giocando una finale... La palla esce, tu l'hai toccata per ultimo, l'arbitro dà rimessa per te e la tua squadra. Prendi palla e magari segni proprio tu il canestro della vittoria! Bravo, hai vinto! Oppure puoi dire che sei stato tu l'ultimo a toccarla, l'arbitro dà rimessa per i tuoi avversari, loro prendono la palla, fanno canestro e vincono! Mi spiace hai perso! Oppure anche se la rimessa è degli altri puoi recuperare il pallone e far vincere la tua squadra... Meglio, no? Nel primo caso saresti un po' furbetto, ti sentiresti bene? Ti sentiresti in pace con te stesso sapendo che hai rubato una rimessa e alterato una partita? E magari ci son le telecamere! Che figura ci fai? Del coglione! Sicuro! Non corretto in campo! Nel secondo caso? Molti penseranno di te che sei un coglione! Ma tu li puoi guardare a testa alte e, perchè no, sfancularli! Hai fatto la cosa giusta, non hai alterato la partita... Anche se hai perso hai difeso lo sport! Hai rispettato l'arbitro che non ha visto, l'avversario, non alterando nulla, il pubblico che ha visto un bel gesto da parte tua! E soprattutto hai rispettato te stesso e la tua passione per quello sport!
Spesso si fa confusione tra mentalità e fair play in questo senso: io sono un agonista e voglio vincere a tutti i costi, quella palla non è mia ma l'arbitro la consegna a me, io vado di là segno e vinco, sono un vincente? Mah, secondo me no! Un vincente magari dice: hey guarda che la palla è loro! Si gira verso i compagni e dice: oh difendiamo e prendiamo sta palla! Poi la può recuperare o meno! Ma questo vuol dire sia avere mentalità che essere dei vincenti! Anche se si perde la partita? Sì, anche se si perde! Come, allo stesso modo, sei un perdente se vinci la partita rubando la rimessa!
Ma evidentemente siamo in pochi a pensarla così, e io la penso davvero così! Probabilmente perchè non ho mai avuto la possibilità di giocarmi una finale importante, ma probabilmente anche no! Sono abbastanza certo di questa cosa, tanto da chiedere ai ragazzi che che alleno correttezza massima in questo senso! E mi ricordo che durante gli allenamenti li mettevo alla prova (quando non avevo visto di chi fosse la rimessa) chiedendo loro se avessero toccato o meno la palla! E se per sbaglio la loro idea non era simile alla mia eran cazzi!
C'è un problema! Se durante una partita qualcuno fa un gesto di questo tipo viene applaudito! E che problema sarebbe? Semplice: nella mia situazione di equilibrio il fair play, dovrebbe essere alla base! Dovrebbe essere una cosa normale! Va beh dai, però, la gente, il pubblico, riconosce che c'è stato un gesto sportivo! Non credi? No, non credo! E mi chiedo quindi perchè se un giocatore simula viene ammonito mentre uno che fa un gesto sportivo non viene premiato? Mi spiego: è abbastanza coerente questo, nel senso che, dovendo essere la normalità una persona non dovrebbe aspettarsi nulla (a parte l'applauso va beh...), mentre chi gioca scorretto merita una punizione, però questo vuol dire che ci sono più giocatori disonesti che onesti, in quanto è stato necessario introdurre una regola per contenere queste scorrettezze! Non so, se a voi fa piacere vedere tutti quegli attaccanti che si buttano in area di rigore, se a voi fa piacere che un giocatore intervenga per far male a un avversario e magari prende solo 1 giornata di squalifica!!! Io darei un paio di giornate di squalifica per il gesto, poi se quell'altro si fa male e sta fuori 1 mese, lo farei stare fuori il doppio di questo tempo più le 2 giornate! E se fosse un professionista gli darei anche una bella multa! Secondo me la prossima volta ci ripensa!
Ultima cosa poi la smetto: ultimamente si è presentata la situazione della partita di calcio sospesa dall'arbitro in accordo con gli allenatori... La partita era sul 31-0! Dunque per prima cosa forse una delle due squadre non doveva essere iscritta a quel campionato, quella partita non serviva a nessuna delle 2 squadre e questo dovrebbe capirlo sia l'allenatore della squadra vincente (se ha iscritto la propria squadra a un campionato inferiore), sia quello della squadra perdente (se ha iscritto la propria squadra ad un campionato superiore), ma soprattutto quella partita non andava fermata, per nessun motivo! Se fosse stata la finale di champions e per qualche strano motivo la partita si mette sul 10-0 che si fa? si ferma tutto? Non penso... Io non ci vedo nessuna umiliazione nella squadra che perde, ma vedo dei perdenti quelli che mollano sul 31-0 e perdenti quelli che smettono di attaccare pur essendo in vantaggio 31-0! Non si smette mai di giocare, finchè l'arbitro non fischia la fine! Peccato che stavolta l'abbia fischiata prima! Se smetti di giocare questo non è fair paly! Anzi stai prendendo in giro il tuo avversario! L'arbitro e gli allenatori, per quanto mi riguarda, non hanno concordato la cosa giusta! Fermarla non è stato buon senso! Fine!
Se crescessimo tutti i nostri ragazzi nella direzione del fair play probabilmente vedremmo molti meno gesti di questo tipo e più gesti di correttezza in campo che, diventando la normalità, non avrebbero bisogno di essere accompagnati da alcun applauso!
Il fair play altro non è che il gioco leale fatto di rispetto delle regole, avversario, arbitro e quant'altro!
Molti pensano che questa cosa non si possa insegnare, pensano che o ce l'hai o non ce l'hai! Io penso, invece, che questa cosa, non solo possa essere insegnata, ma debba essere insegnata! No, DEVE essere insegnata! Non so bene da dove partire per esprimere il mio pensiero, vado un po' a caso... Comunque: in uno sport di squadra come può essere la pallacanestro o il calcio, quello che volete, è fondamentale il fair play, sia dal punto di vista delle regole del gioco, cioè ad esempio se l'arbitro fischia una rimessa a mio favore e io son stato l'ultimo a toccare la palla è bene che io dica all'arbitro di essere stato l'ultimo a toccarla, sia dal punto di vista degli avversari, cioè devo essere corretto nei loro confronti, e questo non vuol dire che non posso fare falli, posso farli, anche duri, ma nello spirito del gioco! E magari chiedendo scusa! Ok ok c'è già troppa carne al fuoco!
Tutte le volte che c'è un fallo non fischiato bisogna dirlo? Ogni volta che la palla esce e son stato io devo dirglielo? Se è una partita importante devo essere corretto lo stesso? E se poi perdo? E se poi la mia squadra perde? E se il mio avversario mi ha insultato ddal primo all'ultimo minuto devo essere corretto con lui? E se proprio in una situazione con lui perdo un contrasto e l'arbitro dà la palla a me, devo dirlo all'arbitro?
Per rispondere alle prime due domande dico: si va beh non è che gli arbitri non ne azzeccano nemmeno una eh! Tante volte ci prendono, alcune volte no! Nelle volte in cui non ci prendono e possiamo fare qualcosa (ad esempio sulla rimessa possiamo, ma su un fallo non fischiato no) DOBBIAMO fare qualcosa! Intanto che scrivo rispondo alle altre domande! DOBBIAMO farlo! E se non lo facciamo noi, ci deve essere qualcuno, che può essere un compagno o l'allenatore, che ci invita a farlo! E se non lo facciamo, per me, non abbiamo tanto capito lo sport! Allora partita in parità, o sei sotto di un punto a 10 secondi dalla fine, ti stai giocando una finale... La palla esce, tu l'hai toccata per ultimo, l'arbitro dà rimessa per te e la tua squadra. Prendi palla e magari segni proprio tu il canestro della vittoria! Bravo, hai vinto! Oppure puoi dire che sei stato tu l'ultimo a toccarla, l'arbitro dà rimessa per i tuoi avversari, loro prendono la palla, fanno canestro e vincono! Mi spiace hai perso! Oppure anche se la rimessa è degli altri puoi recuperare il pallone e far vincere la tua squadra... Meglio, no? Nel primo caso saresti un po' furbetto, ti sentiresti bene? Ti sentiresti in pace con te stesso sapendo che hai rubato una rimessa e alterato una partita? E magari ci son le telecamere! Che figura ci fai? Del coglione! Sicuro! Non corretto in campo! Nel secondo caso? Molti penseranno di te che sei un coglione! Ma tu li puoi guardare a testa alte e, perchè no, sfancularli! Hai fatto la cosa giusta, non hai alterato la partita... Anche se hai perso hai difeso lo sport! Hai rispettato l'arbitro che non ha visto, l'avversario, non alterando nulla, il pubblico che ha visto un bel gesto da parte tua! E soprattutto hai rispettato te stesso e la tua passione per quello sport!
Spesso si fa confusione tra mentalità e fair play in questo senso: io sono un agonista e voglio vincere a tutti i costi, quella palla non è mia ma l'arbitro la consegna a me, io vado di là segno e vinco, sono un vincente? Mah, secondo me no! Un vincente magari dice: hey guarda che la palla è loro! Si gira verso i compagni e dice: oh difendiamo e prendiamo sta palla! Poi la può recuperare o meno! Ma questo vuol dire sia avere mentalità che essere dei vincenti! Anche se si perde la partita? Sì, anche se si perde! Come, allo stesso modo, sei un perdente se vinci la partita rubando la rimessa!
Ma evidentemente siamo in pochi a pensarla così, e io la penso davvero così! Probabilmente perchè non ho mai avuto la possibilità di giocarmi una finale importante, ma probabilmente anche no! Sono abbastanza certo di questa cosa, tanto da chiedere ai ragazzi che che alleno correttezza massima in questo senso! E mi ricordo che durante gli allenamenti li mettevo alla prova (quando non avevo visto di chi fosse la rimessa) chiedendo loro se avessero toccato o meno la palla! E se per sbaglio la loro idea non era simile alla mia eran cazzi!
C'è un problema! Se durante una partita qualcuno fa un gesto di questo tipo viene applaudito! E che problema sarebbe? Semplice: nella mia situazione di equilibrio il fair play, dovrebbe essere alla base! Dovrebbe essere una cosa normale! Va beh dai, però, la gente, il pubblico, riconosce che c'è stato un gesto sportivo! Non credi? No, non credo! E mi chiedo quindi perchè se un giocatore simula viene ammonito mentre uno che fa un gesto sportivo non viene premiato? Mi spiego: è abbastanza coerente questo, nel senso che, dovendo essere la normalità una persona non dovrebbe aspettarsi nulla (a parte l'applauso va beh...), mentre chi gioca scorretto merita una punizione, però questo vuol dire che ci sono più giocatori disonesti che onesti, in quanto è stato necessario introdurre una regola per contenere queste scorrettezze! Non so, se a voi fa piacere vedere tutti quegli attaccanti che si buttano in area di rigore, se a voi fa piacere che un giocatore intervenga per far male a un avversario e magari prende solo 1 giornata di squalifica!!! Io darei un paio di giornate di squalifica per il gesto, poi se quell'altro si fa male e sta fuori 1 mese, lo farei stare fuori il doppio di questo tempo più le 2 giornate! E se fosse un professionista gli darei anche una bella multa! Secondo me la prossima volta ci ripensa!
Ultima cosa poi la smetto: ultimamente si è presentata la situazione della partita di calcio sospesa dall'arbitro in accordo con gli allenatori... La partita era sul 31-0! Dunque per prima cosa forse una delle due squadre non doveva essere iscritta a quel campionato, quella partita non serviva a nessuna delle 2 squadre e questo dovrebbe capirlo sia l'allenatore della squadra vincente (se ha iscritto la propria squadra a un campionato inferiore), sia quello della squadra perdente (se ha iscritto la propria squadra ad un campionato superiore), ma soprattutto quella partita non andava fermata, per nessun motivo! Se fosse stata la finale di champions e per qualche strano motivo la partita si mette sul 10-0 che si fa? si ferma tutto? Non penso... Io non ci vedo nessuna umiliazione nella squadra che perde, ma vedo dei perdenti quelli che mollano sul 31-0 e perdenti quelli che smettono di attaccare pur essendo in vantaggio 31-0! Non si smette mai di giocare, finchè l'arbitro non fischia la fine! Peccato che stavolta l'abbia fischiata prima! Se smetti di giocare questo non è fair paly! Anzi stai prendendo in giro il tuo avversario! L'arbitro e gli allenatori, per quanto mi riguarda, non hanno concordato la cosa giusta! Fermarla non è stato buon senso! Fine!
Se crescessimo tutti i nostri ragazzi nella direzione del fair play probabilmente vedremmo molti meno gesti di questo tipo e più gesti di correttezza in campo che, diventando la normalità, non avrebbero bisogno di essere accompagnati da alcun applauso!
martedì 13 ottobre 2015
Martedì: bel giorno di m...
Sono almeno 15 anni che ho una teoria, ovviamente che non fa acqua da nessuna parte ahahahah, sul martedì! I miei amici ormai la sanno probabilmente a memoria perchè per me il martedì è sempre stato un giorno di down! Sarà capitato qualche volta di passare dei bei martedì, ma si posson contare sulle dita di una mano; oppure ho passato degli ottimi martedì ma poi alla fine arrivava sempre qualcosa a rovinarlo! Immancabilmente! E non parto prevenuto eh, no no! Anzi, ogni volta ci provo, provo a dire "oggi lo prendo così, come viene" e non vi dico dove va a finire! :-) Oppure dico "no questo martedì sarà top!" E invece...
Va beh la teoria parte da una domanda considerazione e una domanda: ogni giorno della settimana ha un proprio perchè, ha un significato, il martedì a che cazzo serve?
Mi spiego:
- Lunedì: si arriva dal weekend, è vero il rientro in ufficio è sempre brutto, ma puoi parlare con i colleghi del tuo weekend, cosa hai fatto ecc, insomma la giornata, se ti impegni, passa...
- Mercoledì: è il classico giro di boa, siamo a metà settimana (e abbbiamo passato quella m... del martedì), la strada verso il weekend è in discesa, si lavora pensando che alla fine della giornata mancano solo 2 giorni al weekend...
- Giovedì, o preferibilmente detto da me "la vigilia del weekend", io lavoro pensando che il giorno dopo è venerdì, e cosa c'è di meglio del venerdì? niente!
- Venerdì: beh dai il venerdì è già weekend! Non sto nemmeno a commentare!
- Sabato: figata, è il vero giorno dove la mente è libera! Si passa la giornata pensando che domani si sta ancora a casa...
- Domenica: domenica mattina è ancora bello dai poi verso pomeriggio sera sale un po' la tristezza perchè comunque il giorno dopo si torna @work!
Ora, veniamo a noi, il martedì!!! Ma a che cazzo serve il martedì? Uno cosa cazzo deve pensare al martedì? Che domani è mercoledì ed è il giro di boa? Ma che cazzo me ne frega? Oggi è martedì, è il secondo giorno della settimana e ne mancano ancora 3 per il weekend! E non ditemi che baso tutto sul weekend, anche una persona a cui piace il proprio lavoro (e non ho detto che il mio non mi piace) vorrebbe che arrivasse il weekend! Dai nel weekend si posson fare un acco di cose! Forse ho ripetuto troppe volte la parole weekend? ahahahah me ne frego weekend weekend weekend :-)
Il giovedì è sensibilmente diverso dal martedì! Se sei a giovedì ormai la settimana è andata! Ma il martedì ce l'hai ancora tutta davanti! E soprattutto non hai stimoli, non hai un pensiero positivo che ti fa passare la giornata! A che cazzo pensa uno il martedì? No no! Non ci siamo! A me sale la tristezza in questo giorno e poi tutte le cose ti franano addosso! Tipo oggi: piove! Bello! Sarà un caso, ma piove!!! La gente in macchina rallenta, ci metto 1 ora ad arrivare in ufficio, non ho l'ombrello e mi lavo! Ufffffffff!!! Ma non solo: la malinconia di questo giorno si riflette anche sui pensieri (parlo sempre per me eh!), penso negativo è tutto una merda ecc! Ho provato anche a fare degli studi andando a ritroso per capire se c'era stato in passato qualche avvenimento successo di martedì, ma niente, niente di niente! E quindi, non essendoci elementi miei personali contro il martedì, ho definito che, secondo la mia logica, il martedì è una merda! E non può essere che così!
E questo post l'ho scritto proprio di martedì perchè ho voluto scaricare tutta la mia ira contro il martedì! Odio totale verso il martedì! Riallacciandomi a Murphy e alle sue leggi, se qualcosa può andar male lo farà di martedì!!!
Ci sarebbe, secondo me, un modo per eliminare questo mio odio sul martedì e, sempre secondo me, permetterebbe o quantomeno darebbe una possibilità di ripresa economica! No, non voglio fare il figo e nemmeno spiegare e fare il saccente, è solo una stronzata buttata lì sul martedì che potrebbe avere delle ottime conseguenze, ma la mia priorità è levarmi dalle scatole il martedì!!!
Va beh il metodo che propongo è questo:
una persona normale lavora 40 ore alla settimana: 8 ore giornaliere per 5 giorni lavorativi;
se noi lavorassimo 10 ore al giorno per 4 giorni lavorativi (che fa sempre 40) avremmo 3 giorni di weekend! Ci pensate? Il venerdì sarebbe il primo giorno di weekend che può essere utilizzato a discrezione delle persone ad esempio per fare straordinari, riposarsi ecc... Il martedì, insieme al mercoledì, diventerebbe il giro di boa, il giovedì diventerebbe il venerdì! 4 giorni lavorativi e 3 di weekend!!! 3 giorni di weekend!!! Io con 3 giorni di weekend non avrei bisogno di staccare così tanto durante le ferie estive! Ferie estive che peraltro vengono mantenute in quanto io sto lavorando 40 ore settimanali!!! Si tratta di lavorare 8-19 con un'ora di pausa per mangiare! A me non sembra così fantascienza!
Oppure si può pensare di lavorare 9 ore per 4 gg settimanali che fa 36 ore! E le 4 che avanzano? beh potrebbero essere scalate dalle ferie! Ne avanzerebbero comunque per farsi una settimana di ferie in estate! Fidatevi (+ o -) dei miei conti!!! In questo modo sarebbe come lavorare dalle 8 alle 18 con 1 ora di pausa in mezzo!!! Impossibile? No dai!!! E ripeto: con 3 giorni di weekend io non sentirei la necessità così forte delle ferie estive! Oppure fare 2 giorni a 10 e 2 a 9, così saliremmo a 38 ore settimanali che vorrebbe dire più ferie estive!
Ah, si ridurrebbero anche i costi di trasporto per chi va in macchina!!!
E in che modo l'economia dovrebbe giovarsi di questa cosa? Semplice! Ci sono 3 giorni per fare un weekend, magari partendo il giovedì sera! In questo modo sono convinto che i commercianti abbasserebbero i prezzi per poter permettere a più persone di andare via nel weekend, permetterebbero alle persone di spendere per farsi tre giorni lontano dalla città! Oppure hai un giorno in più per andare a spendere nei ristoranti (che ovviamente avranno abbassato i prezzi) ecc... E quanti lo farebbero? Secondo me in tanti! E tutto questo non si può fare per colpa del martedì!!! E poi uno non deve odiare il martedì!!! Ufffffff...
Magari è una cazzata, magari sto solo fantasticando, ma per ora il martedì rimane sempre una merda :-)
Va beh la teoria parte da una domanda considerazione e una domanda: ogni giorno della settimana ha un proprio perchè, ha un significato, il martedì a che cazzo serve?
Mi spiego:
- Lunedì: si arriva dal weekend, è vero il rientro in ufficio è sempre brutto, ma puoi parlare con i colleghi del tuo weekend, cosa hai fatto ecc, insomma la giornata, se ti impegni, passa...
- Mercoledì: è il classico giro di boa, siamo a metà settimana (e abbbiamo passato quella m... del martedì), la strada verso il weekend è in discesa, si lavora pensando che alla fine della giornata mancano solo 2 giorni al weekend...
- Giovedì, o preferibilmente detto da me "la vigilia del weekend", io lavoro pensando che il giorno dopo è venerdì, e cosa c'è di meglio del venerdì? niente!
- Venerdì: beh dai il venerdì è già weekend! Non sto nemmeno a commentare!
- Sabato: figata, è il vero giorno dove la mente è libera! Si passa la giornata pensando che domani si sta ancora a casa...
- Domenica: domenica mattina è ancora bello dai poi verso pomeriggio sera sale un po' la tristezza perchè comunque il giorno dopo si torna @work!
Ora, veniamo a noi, il martedì!!! Ma a che cazzo serve il martedì? Uno cosa cazzo deve pensare al martedì? Che domani è mercoledì ed è il giro di boa? Ma che cazzo me ne frega? Oggi è martedì, è il secondo giorno della settimana e ne mancano ancora 3 per il weekend! E non ditemi che baso tutto sul weekend, anche una persona a cui piace il proprio lavoro (e non ho detto che il mio non mi piace) vorrebbe che arrivasse il weekend! Dai nel weekend si posson fare un acco di cose! Forse ho ripetuto troppe volte la parole weekend? ahahahah me ne frego weekend weekend weekend :-)
Il giovedì è sensibilmente diverso dal martedì! Se sei a giovedì ormai la settimana è andata! Ma il martedì ce l'hai ancora tutta davanti! E soprattutto non hai stimoli, non hai un pensiero positivo che ti fa passare la giornata! A che cazzo pensa uno il martedì? No no! Non ci siamo! A me sale la tristezza in questo giorno e poi tutte le cose ti franano addosso! Tipo oggi: piove! Bello! Sarà un caso, ma piove!!! La gente in macchina rallenta, ci metto 1 ora ad arrivare in ufficio, non ho l'ombrello e mi lavo! Ufffffffff!!! Ma non solo: la malinconia di questo giorno si riflette anche sui pensieri (parlo sempre per me eh!), penso negativo è tutto una merda ecc! Ho provato anche a fare degli studi andando a ritroso per capire se c'era stato in passato qualche avvenimento successo di martedì, ma niente, niente di niente! E quindi, non essendoci elementi miei personali contro il martedì, ho definito che, secondo la mia logica, il martedì è una merda! E non può essere che così!
E questo post l'ho scritto proprio di martedì perchè ho voluto scaricare tutta la mia ira contro il martedì! Odio totale verso il martedì! Riallacciandomi a Murphy e alle sue leggi, se qualcosa può andar male lo farà di martedì!!!
Ci sarebbe, secondo me, un modo per eliminare questo mio odio sul martedì e, sempre secondo me, permetterebbe o quantomeno darebbe una possibilità di ripresa economica! No, non voglio fare il figo e nemmeno spiegare e fare il saccente, è solo una stronzata buttata lì sul martedì che potrebbe avere delle ottime conseguenze, ma la mia priorità è levarmi dalle scatole il martedì!!!
Va beh il metodo che propongo è questo:
una persona normale lavora 40 ore alla settimana: 8 ore giornaliere per 5 giorni lavorativi;
se noi lavorassimo 10 ore al giorno per 4 giorni lavorativi (che fa sempre 40) avremmo 3 giorni di weekend! Ci pensate? Il venerdì sarebbe il primo giorno di weekend che può essere utilizzato a discrezione delle persone ad esempio per fare straordinari, riposarsi ecc... Il martedì, insieme al mercoledì, diventerebbe il giro di boa, il giovedì diventerebbe il venerdì! 4 giorni lavorativi e 3 di weekend!!! 3 giorni di weekend!!! Io con 3 giorni di weekend non avrei bisogno di staccare così tanto durante le ferie estive! Ferie estive che peraltro vengono mantenute in quanto io sto lavorando 40 ore settimanali!!! Si tratta di lavorare 8-19 con un'ora di pausa per mangiare! A me non sembra così fantascienza!
Oppure si può pensare di lavorare 9 ore per 4 gg settimanali che fa 36 ore! E le 4 che avanzano? beh potrebbero essere scalate dalle ferie! Ne avanzerebbero comunque per farsi una settimana di ferie in estate! Fidatevi (+ o -) dei miei conti!!! In questo modo sarebbe come lavorare dalle 8 alle 18 con 1 ora di pausa in mezzo!!! Impossibile? No dai!!! E ripeto: con 3 giorni di weekend io non sentirei la necessità così forte delle ferie estive! Oppure fare 2 giorni a 10 e 2 a 9, così saliremmo a 38 ore settimanali che vorrebbe dire più ferie estive!
Ah, si ridurrebbero anche i costi di trasporto per chi va in macchina!!!
E in che modo l'economia dovrebbe giovarsi di questa cosa? Semplice! Ci sono 3 giorni per fare un weekend, magari partendo il giovedì sera! In questo modo sono convinto che i commercianti abbasserebbero i prezzi per poter permettere a più persone di andare via nel weekend, permetterebbero alle persone di spendere per farsi tre giorni lontano dalla città! Oppure hai un giorno in più per andare a spendere nei ristoranti (che ovviamente avranno abbassato i prezzi) ecc... E quanti lo farebbero? Secondo me in tanti! E tutto questo non si può fare per colpa del martedì!!! E poi uno non deve odiare il martedì!!! Ufffffff...
Magari è una cazzata, magari sto solo fantasticando, ma per ora il martedì rimane sempre una merda :-)
mercoledì 7 ottobre 2015
Teoria della relatività applicata alla vita...
In realtà ho messo questo titolo solo per suscitare interesse... Forse... :-) Sì perchè spesso e volentieri si confonde un po' quello che è il concetto di "relativo" con il concetto di relatività... Cioè no, non proprio così! Diciamo che io quando sento la parola relatività faccio subito riferimento alla famosa teoria di Einstein piuttosto che al vero significato che assume nella lingua italiana! Ah quindi questo post non ha alcun senso? No dai facciamo così, me lo scrivo per me... E anche per chi mi legge nelle mie più "fuori di testa" scritture.
Teoria della relatività e sistemi di riferimento inerziali beh... C'è una bella differenza!
Tutto parte da qui: mentre viaggio su un treno, io sono fermo o in movimento?
Questa è la classica domanda che si fa quando il professore vuole introdurre l'argomento... Poi può cambiare mezzo di trasporto ma quello è poco importante. Ricordo quando l'han fatta a me e ovviamente, non tanto ovviamente però è la prima cosa che verrebbe da rispondere, avevo risposto bello convinto: beh son fermo! Ni, fu la risposta! Ni? ma perchè ni? Beh perchè se tu fossi fermo non riusciresti a giustificare che stando fermo ti sposti con il treno da un paese all'altro! Ci pensai un po' su e poi dissi: beh allora sono in movimento anche se non sto facendo un beato cavolo! Risposta: ni! Risposta mia: va beh dai prof posso andare in bagno? ahahhahaha... Il punto era che non riuscivo a giustificare il fatto che pur stando fermo, mi stavo spostando! Che casino! Va beh alla fine mi sto muovendo o no? Non capisco, è magia? C'è il teletrasporto? Che roba è?
Non ho avuto risposta fino alla lezione successiva dove il prof si presentò con un'altra domanda: sempre su quel treno, se vedete giù qualcuno questo è fermo o si sta muovendo? No prof basta adesso ha rotto con ste domande, se fa una domanda risponde, tanto la classe si schiera metà e metà e se dice ancora una volta "ni" le spacco la testa... Risposta: ok, allora rispondo "dipende"! Ma dipende cosaaaaaa? Ma che risposta è? Va beh per farla breve ovviamente aveva ragione lui... Dipende, sì ma da cosa? Dal sistema di riferimento che prendo in considerazione! Eh? è come se mi dicessere: vuoi essere interrogato? Dipende da come cazzo ho voglia oggi! Ma dai!
Dunque mettiamo un po' in ordine le idee... Supponiamo che siano 2 amici alla fermata del treno: Mosca1 e Mosca2; il treno arriva, Mosca1 che è pigro dice io ti aspetto qui, Mosca2 che è più pigro dice: ok io salgo, tanto non devo fare un cazzo nemmeno io in questo esperimento; il treno è fermo, Mosca1 è giù Mosca2 è seduto comodamente su un sedile del treno... Nessuno si muove, non tira un filo d'aria, il treno, in ritardo, tarda ulteriormente la partenza! :-) le due mosche si fanno ciao perchè il treno ha deciso finalmente di partire... Il treno parte! Mosca1 che è giù dal treno vede Mosca2 muoversi! Viceversa, Mosca2 che è su vede Mosca1 allontanarsi! Quindi entrambi si stanno muovendo? O meglio, è possibile che stando fermi si stanno allontanando e quindi in qualche modo muovendo? Ecco che torna utile quella maledetta risposta del professore: Dipende! Dunque Mosca1 è a terra, vede le cose da terra, mangia da terra (non per terra), parla con la gente ecc, fa tutto dalla terra, il suo riferimento è la terra e quindi, essendo fermo rispetto a questa vede Mosca2 e il treno allontanarsi, questo è chiaro! Mosca2, invece, che è sul treno, parla e mangia sul treno ha come riferimento il treno che si sta muovendo con lui (rispetto a Mosca1) ma il treno e Mosca2 stanno andando alla stessa velocità e quindi tra di loro sono fermi, no? Quindi Mosca2 è fermo rispetto al treno! E quindi Mosca2 vede Mosca1 allontanarsi o come volete muoversi all'indietro rispetto a lui! Entrambi quindi sono fermi ed entrambi si stanno muovendo! Chiaro no? Non è difficilissimo! Hmmmm è come se fosse una sorta di mettersi nei panni dell'altro per capire... Che figata sta cosa... Ovviamente la mia mente cominciò a viaggiare e cominciai anche a fare delle gran figure dimmerda come quella che vi sto per raccontare...
Dunque io non è che vada molto d'accordo con gli ascensori, anzi ho una paura fottuta a meno che qualcuno non sia con me! E se anche c'è questo non fa altro che aumentare il peso e quindi le probabilità di rottura dei fili! :-) Va beh... E quindi pensavo, ma dunque, per lo stesso principio se io vado dal piano A al piano B in ascensore io son fermo e questo mi trasporta! Ed è esattamente così! Nel sistema di riferimento dell'ascensore, io e l'ascensore andiamo alla stessa velocità, e dato che io son fermo rispetto a lui lui è fermo rispetto a me! Perfetto! Quindi pensavo che nel caso si dovessero rompere i fili e io dovessi cadere a strapiombo con l'ascensore basterebbe capire un attimo prima quando sta atterrando, fare un piccolo saltino e cpoi ricadere leggero come una piuma! Figata! Non fa una piega! Ehmmm, dopo aver esposto la mia super idea (del cazzo!) al professore questo mi disse: sono contento che hai capito in pieno i sistemi dinamici ma non hai considerato che rispetto alla terra l'ascensore ha una velocità quindi se si sfracella al piano terra tu ti sfracelli con lui! O meglio ancora mi disse come puoi spiegare sta cosa? Risposi: beh che il piano terra va contro l'ascensore ad alta velocità e si stampa sulla mia faccia! Perfetto, avevo capito tutto! Ero pronto anche a provare a lanciarmi dall'ascensore, per fortuna non sono andato in fondo a questa fantastica prova di suicidio!
Oppure pensavo a quando si accoltella qualcuno... Lo dico? Ma sì tanto ormai se qualcuno mi segue dall'inizio sa che non sono a posto... Sì perchè quando accoltelli qualcuno poi ti fanno il processo e tutte le prove sono schiaccianti sono contro di te! Ma se io fossi l'avvocato difensore direi: tutte le prove sono schiaccianti, tutte tranne 1! Sì perchè secondo il sistema di riferimento dell'imputato è stata la vittima a venire verso il coltello e quindi in sostanza si è fatta male da sola! Ho esagerato con questa cosa? Però se ci si riflette un secondo non è altro che la spiegazione a livello fisico dell'omicidio! L'imputato è quindi non colpevole! Mosca porta a casa un'altra vittoria in tribunale! yeahhhhh...
In realtà questi miei pensieri si sono poi tramutati in fissa! Da quando sono stanco per camminare e cerco di convincermi che io sono fermo e la terra si muove, a quando tiro a canestro e sbaglio e dico "sto canestro non si è mosso bene verso la palla" ecc...
Ma uno può vivere così? :-)
Teoria della relatività e sistemi di riferimento inerziali beh... C'è una bella differenza!
Tutto parte da qui: mentre viaggio su un treno, io sono fermo o in movimento?
Questa è la classica domanda che si fa quando il professore vuole introdurre l'argomento... Poi può cambiare mezzo di trasporto ma quello è poco importante. Ricordo quando l'han fatta a me e ovviamente, non tanto ovviamente però è la prima cosa che verrebbe da rispondere, avevo risposto bello convinto: beh son fermo! Ni, fu la risposta! Ni? ma perchè ni? Beh perchè se tu fossi fermo non riusciresti a giustificare che stando fermo ti sposti con il treno da un paese all'altro! Ci pensai un po' su e poi dissi: beh allora sono in movimento anche se non sto facendo un beato cavolo! Risposta: ni! Risposta mia: va beh dai prof posso andare in bagno? ahahhahaha... Il punto era che non riuscivo a giustificare il fatto che pur stando fermo, mi stavo spostando! Che casino! Va beh alla fine mi sto muovendo o no? Non capisco, è magia? C'è il teletrasporto? Che roba è?
Non ho avuto risposta fino alla lezione successiva dove il prof si presentò con un'altra domanda: sempre su quel treno, se vedete giù qualcuno questo è fermo o si sta muovendo? No prof basta adesso ha rotto con ste domande, se fa una domanda risponde, tanto la classe si schiera metà e metà e se dice ancora una volta "ni" le spacco la testa... Risposta: ok, allora rispondo "dipende"! Ma dipende cosaaaaaa? Ma che risposta è? Va beh per farla breve ovviamente aveva ragione lui... Dipende, sì ma da cosa? Dal sistema di riferimento che prendo in considerazione! Eh? è come se mi dicessere: vuoi essere interrogato? Dipende da come cazzo ho voglia oggi! Ma dai!
Dunque mettiamo un po' in ordine le idee... Supponiamo che siano 2 amici alla fermata del treno: Mosca1 e Mosca2; il treno arriva, Mosca1 che è pigro dice io ti aspetto qui, Mosca2 che è più pigro dice: ok io salgo, tanto non devo fare un cazzo nemmeno io in questo esperimento; il treno è fermo, Mosca1 è giù Mosca2 è seduto comodamente su un sedile del treno... Nessuno si muove, non tira un filo d'aria, il treno, in ritardo, tarda ulteriormente la partenza! :-) le due mosche si fanno ciao perchè il treno ha deciso finalmente di partire... Il treno parte! Mosca1 che è giù dal treno vede Mosca2 muoversi! Viceversa, Mosca2 che è su vede Mosca1 allontanarsi! Quindi entrambi si stanno muovendo? O meglio, è possibile che stando fermi si stanno allontanando e quindi in qualche modo muovendo? Ecco che torna utile quella maledetta risposta del professore: Dipende! Dunque Mosca1 è a terra, vede le cose da terra, mangia da terra (non per terra), parla con la gente ecc, fa tutto dalla terra, il suo riferimento è la terra e quindi, essendo fermo rispetto a questa vede Mosca2 e il treno allontanarsi, questo è chiaro! Mosca2, invece, che è sul treno, parla e mangia sul treno ha come riferimento il treno che si sta muovendo con lui (rispetto a Mosca1) ma il treno e Mosca2 stanno andando alla stessa velocità e quindi tra di loro sono fermi, no? Quindi Mosca2 è fermo rispetto al treno! E quindi Mosca2 vede Mosca1 allontanarsi o come volete muoversi all'indietro rispetto a lui! Entrambi quindi sono fermi ed entrambi si stanno muovendo! Chiaro no? Non è difficilissimo! Hmmmm è come se fosse una sorta di mettersi nei panni dell'altro per capire... Che figata sta cosa... Ovviamente la mia mente cominciò a viaggiare e cominciai anche a fare delle gran figure dimmerda come quella che vi sto per raccontare...
Dunque io non è che vada molto d'accordo con gli ascensori, anzi ho una paura fottuta a meno che qualcuno non sia con me! E se anche c'è questo non fa altro che aumentare il peso e quindi le probabilità di rottura dei fili! :-) Va beh... E quindi pensavo, ma dunque, per lo stesso principio se io vado dal piano A al piano B in ascensore io son fermo e questo mi trasporta! Ed è esattamente così! Nel sistema di riferimento dell'ascensore, io e l'ascensore andiamo alla stessa velocità, e dato che io son fermo rispetto a lui lui è fermo rispetto a me! Perfetto! Quindi pensavo che nel caso si dovessero rompere i fili e io dovessi cadere a strapiombo con l'ascensore basterebbe capire un attimo prima quando sta atterrando, fare un piccolo saltino e cpoi ricadere leggero come una piuma! Figata! Non fa una piega! Ehmmm, dopo aver esposto la mia super idea (del cazzo!) al professore questo mi disse: sono contento che hai capito in pieno i sistemi dinamici ma non hai considerato che rispetto alla terra l'ascensore ha una velocità quindi se si sfracella al piano terra tu ti sfracelli con lui! O meglio ancora mi disse come puoi spiegare sta cosa? Risposi: beh che il piano terra va contro l'ascensore ad alta velocità e si stampa sulla mia faccia! Perfetto, avevo capito tutto! Ero pronto anche a provare a lanciarmi dall'ascensore, per fortuna non sono andato in fondo a questa fantastica prova di suicidio!
Oppure pensavo a quando si accoltella qualcuno... Lo dico? Ma sì tanto ormai se qualcuno mi segue dall'inizio sa che non sono a posto... Sì perchè quando accoltelli qualcuno poi ti fanno il processo e tutte le prove sono schiaccianti sono contro di te! Ma se io fossi l'avvocato difensore direi: tutte le prove sono schiaccianti, tutte tranne 1! Sì perchè secondo il sistema di riferimento dell'imputato è stata la vittima a venire verso il coltello e quindi in sostanza si è fatta male da sola! Ho esagerato con questa cosa? Però se ci si riflette un secondo non è altro che la spiegazione a livello fisico dell'omicidio! L'imputato è quindi non colpevole! Mosca porta a casa un'altra vittoria in tribunale! yeahhhhh...
In realtà questi miei pensieri si sono poi tramutati in fissa! Da quando sono stanco per camminare e cerco di convincermi che io sono fermo e la terra si muove, a quando tiro a canestro e sbaglio e dico "sto canestro non si è mosso bene verso la palla" ecc...
Ma uno può vivere così? :-)
mercoledì 30 settembre 2015
Funzione definita per casi: applicazione alla realtà...
Praticamente tutto, e con tutto intendo tutto, quello che viene disegnato su un piano cartesiano è possibile esprimerlo con una equazione matematica! Sì sì tutto, compreso degli scarabocchi! Ci sono poi alcuni scarabocchi più belli degli altri che possono essere definiti con una equazione matematica detta FUNZIONE. Per definizione una funzione è una relazione di un elemento di un insieme con uno di un altro; cioè dal primo insieme faccio partire una freccia da un elemento che va a beccarne uno del secondo insieme... Tipo tanti omini al di qua del fosso che sparano verso tanti omini al di là del fosso. :-) Poveracci quelli dall'altro lato non hanno nessuna arma, subiscono e basta! Va beh, pace! Due domande:
Può un omino usare una mitragliatrice e sparare a più omini dall'altra parte? Possono 3-4 omini al di qua del fosso prendersela con un unico sfigato dall'altra parte e cioè sparare tutti e 4 su di lui?
La risposta è molto semplice: nel primo caso NO, evitiamo le armi pesanti; nel secondo caso sì! Mi spiego: chiaramente l'omino di qua può comprarsi una mitragliatrice e sparare a chi vuole ma il risultato non sarebbe più una funzione, mentre tanti se la posson prendere con uno stesso omino... D'altronde oh si sa, se sta sul cazzo sta sul cazzo... :-)
Va beh... chissene! No chissene niente! Direi che è abbastanza fondamentale per quello che voglio dire... Definito questo è possibile definire un pezzo del nostro scarabocchio iniziale, ricordate? Bene... Per intenderci gli scarabocchi brutti sono quelli che mentre disegnate (da sx verso dx) tornate indietro, mentre quelli belli sono quelli che mentre disegnate (sempre da sx verso dx) non tornate indietro! Cioè se fate una circonferenza come Giotto è uno scarabocchio brutto e cioè non è una funzione! Mentre se disegnate un serpentello è uno scarabocchio bello! E fa pure rima! Ed è una funzione! Amen!
Prendiamo il serpentello: ne faccio un pezzo curvo, un pezzo dritto e un pezzo storto e poi la lingua in fuori, ok? presente? Bene! Questo è uno scarabocchio bello? Decisamente sì, nel senso che è una funzione! Diciamo che è bellino perchè è una funzione un po' particolare! Questo tipo di funzione si chiama "Funzione definita per casi"! Ahhhhhhh finalmente! Ci siamo! Dunque torniamo al serpentello... Un primo pezzo è curvo, poi dritto, poi ancora curvo e poi c'è il pezzettino di lingua fuori... Dunque il primo pezzo è una funzione (f1), il secondo è un'altra funzione (f2), il terzo è un'altra funzione ancora (f3) e la linguetta è un'altra funzione ancora (f4)! Per tornare al discorso di partenza è come se 4 squadre al di qua del fosso sparassero a 4 squadre al di là del fosso! Comunque ecco definita la funzione per casi che insieme formano il serpentello! :-)
Nel mio personalissimo modo di vedere le cose e tenendo sempre presente che la parola "caso" è spesso utilizzata impropriamente, credo che le funzioni definite per casi si possano tranquillamente adattare a qualsiasi tipo di quesito della vita che presenti una o più soluzioni valide! Provo a spiegarmi anche se non ho la minima idea di come fare... Dunque... Ehmmm... Non so, c'è una festa a cui non volete partecipare da soli, ma se ci son determinati vostri amici andate con il muso, mentre se ce ne sono altri andate e vi divertite... Sono tre situazioni diverse che si possono presentare rispetto all'unica festa :-) Se succede una cosa (siete soli) non andate (f1 ad esempio serpentello piatto, zero voglia, zero sbatti), se c'è qualche vostro amico (ma vi garba poco) andate con il muso (f2, il serpentello è vivo ma è contrariato) e infine se ci sono i vosti amici (quelli con cui andate d'accordo) andate belli felici alla festa (f3, super serpentello)!
Oppure anche quando fate programmi per una giornata: dalle ore tot alle ore tot faccio questo, dalle ore tot alle altre ore tot faccio questo ecc... Regge no?
Ma in tutte le cose si può introdurre questo concetto: vi arriva una chiamata? Potete rispondere, non rispondere, rispondere normale, insultare chi vi chiama ecc sono tutte casistiche...
Tutte le cose che comportano una o più scelte sono riconducibili a funzioni definite per casi! Ed è possibile solo perchè c'è la variabile "TEMPO" nella vita! E per fortuna che c'è perchè se no questo non potrebbe accadere! Se si potesse tornare indietro nel tempo è come se avessimo l'omino che spara con la mitraglia! Ed è come se disegnando lo scarabocchio tornassimo indietro! E cioè non avremmo una funzione!
Spero di avervi convinto, anche se prevedo una diminuzione degli amici di fb e telefoante dalla neuro... :-)
Può un omino usare una mitragliatrice e sparare a più omini dall'altra parte? Possono 3-4 omini al di qua del fosso prendersela con un unico sfigato dall'altra parte e cioè sparare tutti e 4 su di lui?
La risposta è molto semplice: nel primo caso NO, evitiamo le armi pesanti; nel secondo caso sì! Mi spiego: chiaramente l'omino di qua può comprarsi una mitragliatrice e sparare a chi vuole ma il risultato non sarebbe più una funzione, mentre tanti se la posson prendere con uno stesso omino... D'altronde oh si sa, se sta sul cazzo sta sul cazzo... :-)
Va beh... chissene! No chissene niente! Direi che è abbastanza fondamentale per quello che voglio dire... Definito questo è possibile definire un pezzo del nostro scarabocchio iniziale, ricordate? Bene... Per intenderci gli scarabocchi brutti sono quelli che mentre disegnate (da sx verso dx) tornate indietro, mentre quelli belli sono quelli che mentre disegnate (sempre da sx verso dx) non tornate indietro! Cioè se fate una circonferenza come Giotto è uno scarabocchio brutto e cioè non è una funzione! Mentre se disegnate un serpentello è uno scarabocchio bello! E fa pure rima! Ed è una funzione! Amen!
Prendiamo il serpentello: ne faccio un pezzo curvo, un pezzo dritto e un pezzo storto e poi la lingua in fuori, ok? presente? Bene! Questo è uno scarabocchio bello? Decisamente sì, nel senso che è una funzione! Diciamo che è bellino perchè è una funzione un po' particolare! Questo tipo di funzione si chiama "Funzione definita per casi"! Ahhhhhhh finalmente! Ci siamo! Dunque torniamo al serpentello... Un primo pezzo è curvo, poi dritto, poi ancora curvo e poi c'è il pezzettino di lingua fuori... Dunque il primo pezzo è una funzione (f1), il secondo è un'altra funzione (f2), il terzo è un'altra funzione ancora (f3) e la linguetta è un'altra funzione ancora (f4)! Per tornare al discorso di partenza è come se 4 squadre al di qua del fosso sparassero a 4 squadre al di là del fosso! Comunque ecco definita la funzione per casi che insieme formano il serpentello! :-)
Nel mio personalissimo modo di vedere le cose e tenendo sempre presente che la parola "caso" è spesso utilizzata impropriamente, credo che le funzioni definite per casi si possano tranquillamente adattare a qualsiasi tipo di quesito della vita che presenti una o più soluzioni valide! Provo a spiegarmi anche se non ho la minima idea di come fare... Dunque... Ehmmm... Non so, c'è una festa a cui non volete partecipare da soli, ma se ci son determinati vostri amici andate con il muso, mentre se ce ne sono altri andate e vi divertite... Sono tre situazioni diverse che si possono presentare rispetto all'unica festa :-) Se succede una cosa (siete soli) non andate (f1 ad esempio serpentello piatto, zero voglia, zero sbatti), se c'è qualche vostro amico (ma vi garba poco) andate con il muso (f2, il serpentello è vivo ma è contrariato) e infine se ci sono i vosti amici (quelli con cui andate d'accordo) andate belli felici alla festa (f3, super serpentello)!
Oppure anche quando fate programmi per una giornata: dalle ore tot alle ore tot faccio questo, dalle ore tot alle altre ore tot faccio questo ecc... Regge no?
Ma in tutte le cose si può introdurre questo concetto: vi arriva una chiamata? Potete rispondere, non rispondere, rispondere normale, insultare chi vi chiama ecc sono tutte casistiche...
Tutte le cose che comportano una o più scelte sono riconducibili a funzioni definite per casi! Ed è possibile solo perchè c'è la variabile "TEMPO" nella vita! E per fortuna che c'è perchè se no questo non potrebbe accadere! Se si potesse tornare indietro nel tempo è come se avessimo l'omino che spara con la mitraglia! Ed è come se disegnando lo scarabocchio tornassimo indietro! E cioè non avremmo una funzione!
Spero di avervi convinto, anche se prevedo una diminuzione degli amici di fb e telefoante dalla neuro... :-)
lunedì 28 settembre 2015
Matematica e fisica nella pallacanestro...
Partendo dal fatto che per me la matematica sta in ogni cosa che faccio, nel mio modo di pensare, di vedere le cose, ecc e premettendo che la matematica non è solo fare i conti (quella è aritmetica o algebra) ma decisamente spiega su carta i fenomeni della fisica, credo che una buona dose di matematica e fisica siano presenti anche nella pallacanestro, per me in una maniera addirittura ossessiva... Ah, mi piace sottolineare che non mi sto riferendo solo alle statistiche, ma proprio alla pallacanestro giocata... Vediamo un po':
- A partire dal campo di gioco, senza il quale non si potrebbe giocare, questo è un rettangolo, che è una figura geometrica piana... La geometria fa parte delle discipline della matematica! Sul campo ci sono delle circonferenze, altri rettangoli tipo la metà campo o le aree dei 3 secondi, linee, tratteggiate e non ecc. Il canestro? Beh il canestro è una circonferenza "solida" (non è proprio una circonferenza ma va beh...) che appoggia su un rettangolo "solido" (non è proprio un rettangolo ma va beh...)!
Bene, abbiamo definito il campo e la struttura, chiaramente riconducibile alla matematica, ma questo un po' per tutti gli sport...
- La palla... La palla è una sfera, figura geometrica solida, gonfiata a tot bar di pressione... Se palleggia troppo è troppo gonfia e se palleggia poco è sgonfia, che tradotto significa che se c'è troppa pressione dentro la palla questa palleggia tanto e se ce n'è poca non palleggia! La pressione che altro non è che una grandezza fisica...
- qualsiasi gesto tecnico senza palla, un arresto, uno scatto, uno scivolamento difensivo, un rimbalzo ecc sono regolate dalla forza, dalla velocità, dall'accelerazione, dall'attrito, dalla gravità (non perchè è grave, ma dalla gravità terrestre :-)). Ad esempio se siamo su un campo dove si scivola molto bisogna cercare di limitare questo pulendolo, con la coca cola sotto le scarpe ecc, ma questo cosa significa? semplicemente aumentare l'attrito tra scarpe e campo per svolgere correttamente il gesto tecnico. Quando si prende un rimbalzo bisogna saltare in alto, più spingi e più salti e più vai in alto e poi ricardi... che tradotto significa che usi la forza delle gambe per spingere, giochi contro la gravità che poi ti riporta a terra!
- qualsiasi gesto tecnico con palla, un tiro, un palleggio, un passaggio ecc sono regolate anch'esse dalle stesse cose. Ad esempio il palleggio, forte o piano, dipende da quanta forza ci metto, la palla va più lenta o più veloce, decido se dare alla palla più o meno velocità... Il passaggio idem! Che cosa formano immaginariamente tiro e passaggio? 2 segmenti, nel palleggio è un segmento spezzato, andata e ritorno, nel passaggio uno solo! Il tiro? Il tiro idem, forza gravità, in base alla distanza tiro più piano, più forte ecc... E che linea immaginaria forma il tiro? Esattamente una parabola... Quando gli allenatori correggono il tiro e dicono (parabola!!!), perchè dicono così? Perchè semplicemente se si tira con una parabola troppo tesa o troppo elevata si ha meno probabilità che la palla entri nel canestro! E qual è la parabola corretta? In teoria la parabola correttà è quella che ha l'angolo a 45° perchè permette di lanciare un oggetto il più lontano possibile nello spazio a parità di forza; 50 sono accettabili. E la stessa cosa avviene per il braccio che deve essere piegato ad un angolo corretto, il corpo in equilibrio, la rotazione o spin della palla ecc, sono tutti concetti matematici e fisici! Ora non è che un tiratore deve risolvere 13 equazioni prima di tirare, però sono tutte cose che sezionate e visionate conducono alla matematica! O alla fisica! E non si scappa!
- il tempo... Beh questo è fondamentale per il gioco, ma non solo perchè la partita dura 40 minuti o ci sono 24 secondi per tirare ecc, ma anche le tempistiche che ne so di un aiuto difensivo, di un tiro, di una scelta. Il tempo fa la sua grossa parte in questo sport. Tipo nel gioco delle bocce il tempo non ha questa rilevanza a meno che non tiri quando non tocca a te e vieni insultato!
- il concetto di flow in un attacco, cioè quando il flusso di un attacco, che può essere un gioco o un contropiede, dà ritmo alla squadra; il flusso fa sempre parte della fisica!
- le statistiche: queste non sono altro che numeri, frazioni e somme e danno un'idea dell'andamento della partita...
- Gli angoli di passaggio: mi viene un esempio classico dell'esterno che deve passare la palla al post basso che si deve allineare con giocatore e canestro. L'allineamento è una parte della geometria, allineare 3 punti e per tre punti ci passa 1 e una sola retta!
- I triangoli: tanti attacchi hanno come base i triangoli tra 3 giocatori, che in geometria li chiamerei "punti" per dare l'idea no? E 3 punti formano sempre un triangolo (anche se sono allineati formano un triangolo detto triangolo degenere, ma lasciam perdere, chissene...)
- Anche le spaziature e cioè la distanza fra giocatori fanno il loro... Distanza è un concetto fisico! Ora non è che per giocare ci vuole il metro, ma è solo per rendere il concetto di come un attacco ben spaziato (spazio: concetto fisico) sia più efficace.
Queste sono solo alcune, ce ne sono tante altre... Ma davvero se uno sta a guardare tutto non finisce più.
Volevo dire una cosa sul tiro:
in condizioni normali e per normali intendo senza vento, che la palla non mi scivoli dalle mani, che la palla sia sempre la stessa, che non ci sia un terremoto mentres sto tirando ecc, se io eseguissi sempre lo stesso movimento di tiro con la stessa forza, la stessa angolazione, la stessa parabola io farei sempre e dico sempre canestro! Infatti è possibile settare una macchina, inclinandola di tot gradi e imponendo sempre la stessa forza, rivolta verso il canestro e questa fa sempre canestro (tralasciando l'errore della macchina)! Sì perchè la matematica è una scienza esatta, la fisica anche no! Infatti la macchina sbaglierà qualche volta, ma teoricamente non si può sbagliare, i calcoli non sbagliano! Per fortuna noi non siamo macchine e questo fantastico sport è giocato da persone che per quanto siano brave non riusciranno mai a dare sempre lo stesso spin alla palla, la stessa parabola ecc!
Per questo ci si allena, per ridurre meno l'errore, per dare continuità a un movimento, per essere più forti fisicamente, più veloci, più precisi, più tutto! E in tutte queste cose "fisico-matematiche" conta molto anche la testa! Ah prima di esser preso per pazzo, non sto dicendo che un matematico fa più canestri di un non-matematico eh, non era questo lo scopo. Sto semplicemente dicendo che ci vuole testa e tanto allenamento per ridurre l'errore, tutto qui! In ogni caso accetto sfide :-)
- A partire dal campo di gioco, senza il quale non si potrebbe giocare, questo è un rettangolo, che è una figura geometrica piana... La geometria fa parte delle discipline della matematica! Sul campo ci sono delle circonferenze, altri rettangoli tipo la metà campo o le aree dei 3 secondi, linee, tratteggiate e non ecc. Il canestro? Beh il canestro è una circonferenza "solida" (non è proprio una circonferenza ma va beh...) che appoggia su un rettangolo "solido" (non è proprio un rettangolo ma va beh...)!
Bene, abbiamo definito il campo e la struttura, chiaramente riconducibile alla matematica, ma questo un po' per tutti gli sport...
- La palla... La palla è una sfera, figura geometrica solida, gonfiata a tot bar di pressione... Se palleggia troppo è troppo gonfia e se palleggia poco è sgonfia, che tradotto significa che se c'è troppa pressione dentro la palla questa palleggia tanto e se ce n'è poca non palleggia! La pressione che altro non è che una grandezza fisica...
- qualsiasi gesto tecnico senza palla, un arresto, uno scatto, uno scivolamento difensivo, un rimbalzo ecc sono regolate dalla forza, dalla velocità, dall'accelerazione, dall'attrito, dalla gravità (non perchè è grave, ma dalla gravità terrestre :-)). Ad esempio se siamo su un campo dove si scivola molto bisogna cercare di limitare questo pulendolo, con la coca cola sotto le scarpe ecc, ma questo cosa significa? semplicemente aumentare l'attrito tra scarpe e campo per svolgere correttamente il gesto tecnico. Quando si prende un rimbalzo bisogna saltare in alto, più spingi e più salti e più vai in alto e poi ricardi... che tradotto significa che usi la forza delle gambe per spingere, giochi contro la gravità che poi ti riporta a terra!
- qualsiasi gesto tecnico con palla, un tiro, un palleggio, un passaggio ecc sono regolate anch'esse dalle stesse cose. Ad esempio il palleggio, forte o piano, dipende da quanta forza ci metto, la palla va più lenta o più veloce, decido se dare alla palla più o meno velocità... Il passaggio idem! Che cosa formano immaginariamente tiro e passaggio? 2 segmenti, nel palleggio è un segmento spezzato, andata e ritorno, nel passaggio uno solo! Il tiro? Il tiro idem, forza gravità, in base alla distanza tiro più piano, più forte ecc... E che linea immaginaria forma il tiro? Esattamente una parabola... Quando gli allenatori correggono il tiro e dicono (parabola!!!), perchè dicono così? Perchè semplicemente se si tira con una parabola troppo tesa o troppo elevata si ha meno probabilità che la palla entri nel canestro! E qual è la parabola corretta? In teoria la parabola correttà è quella che ha l'angolo a 45° perchè permette di lanciare un oggetto il più lontano possibile nello spazio a parità di forza; 50 sono accettabili. E la stessa cosa avviene per il braccio che deve essere piegato ad un angolo corretto, il corpo in equilibrio, la rotazione o spin della palla ecc, sono tutti concetti matematici e fisici! Ora non è che un tiratore deve risolvere 13 equazioni prima di tirare, però sono tutte cose che sezionate e visionate conducono alla matematica! O alla fisica! E non si scappa!
- il tempo... Beh questo è fondamentale per il gioco, ma non solo perchè la partita dura 40 minuti o ci sono 24 secondi per tirare ecc, ma anche le tempistiche che ne so di un aiuto difensivo, di un tiro, di una scelta. Il tempo fa la sua grossa parte in questo sport. Tipo nel gioco delle bocce il tempo non ha questa rilevanza a meno che non tiri quando non tocca a te e vieni insultato!
- il concetto di flow in un attacco, cioè quando il flusso di un attacco, che può essere un gioco o un contropiede, dà ritmo alla squadra; il flusso fa sempre parte della fisica!
- le statistiche: queste non sono altro che numeri, frazioni e somme e danno un'idea dell'andamento della partita...
- Gli angoli di passaggio: mi viene un esempio classico dell'esterno che deve passare la palla al post basso che si deve allineare con giocatore e canestro. L'allineamento è una parte della geometria, allineare 3 punti e per tre punti ci passa 1 e una sola retta!
- I triangoli: tanti attacchi hanno come base i triangoli tra 3 giocatori, che in geometria li chiamerei "punti" per dare l'idea no? E 3 punti formano sempre un triangolo (anche se sono allineati formano un triangolo detto triangolo degenere, ma lasciam perdere, chissene...)
- Anche le spaziature e cioè la distanza fra giocatori fanno il loro... Distanza è un concetto fisico! Ora non è che per giocare ci vuole il metro, ma è solo per rendere il concetto di come un attacco ben spaziato (spazio: concetto fisico) sia più efficace.
Queste sono solo alcune, ce ne sono tante altre... Ma davvero se uno sta a guardare tutto non finisce più.
Volevo dire una cosa sul tiro:
in condizioni normali e per normali intendo senza vento, che la palla non mi scivoli dalle mani, che la palla sia sempre la stessa, che non ci sia un terremoto mentres sto tirando ecc, se io eseguissi sempre lo stesso movimento di tiro con la stessa forza, la stessa angolazione, la stessa parabola io farei sempre e dico sempre canestro! Infatti è possibile settare una macchina, inclinandola di tot gradi e imponendo sempre la stessa forza, rivolta verso il canestro e questa fa sempre canestro (tralasciando l'errore della macchina)! Sì perchè la matematica è una scienza esatta, la fisica anche no! Infatti la macchina sbaglierà qualche volta, ma teoricamente non si può sbagliare, i calcoli non sbagliano! Per fortuna noi non siamo macchine e questo fantastico sport è giocato da persone che per quanto siano brave non riusciranno mai a dare sempre lo stesso spin alla palla, la stessa parabola ecc!
Per questo ci si allena, per ridurre meno l'errore, per dare continuità a un movimento, per essere più forti fisicamente, più veloci, più precisi, più tutto! E in tutte queste cose "fisico-matematiche" conta molto anche la testa! Ah prima di esser preso per pazzo, non sto dicendo che un matematico fa più canestri di un non-matematico eh, non era questo lo scopo. Sto semplicemente dicendo che ci vuole testa e tanto allenamento per ridurre l'errore, tutto qui! In ogni caso accetto sfide :-)
mercoledì 9 settembre 2015
I fili rossi del destino...
C'è un'affascinante leggenda che mi ha sempre incuriosito, reso dubbioso, triste, felice, un po' così e una serie infinita di stati d'animo che si possono ricondurre tutti a una "faccia a punto interrogativo"! La leggenda, secondo la tradizione giapponese, dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella. Le anime così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai. Non si può sfuggire al destino...
Procediamo con ordine:
1- Dico "secondo la tradizione giapponese" perchè c'è anche una versione cinese che è un po' diversa; i giapponesi l'han presa tale e quale e l'hanno generalizzata. Se volete potete andarvi a leggere la stori adi quella cinese, a me piace di più quella giapponese perchè è generalizzata.
2- Mi fa male il mignolo sinistro, forse è un po' stretto sto filo
3- Dopo che l'ho riletta la mia faccia rimane sempre a punto interrogativo!
4- Basta sparar cazzate e veniamo al sodo.
Dunque... Ogni cristiano che nasce, ma anche buddhista, islamico o chi vi pare, quindi, nascerebbe con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; ovviamente invisibile, chissà poi perchè rosso non si sa, va beh... Questo filo di lunghezza infinita, anzi finita ma lunga lunga, dovrebbe congiungere ognuno di noi alla propria anima gemella, che chissà dove sta, vicino, lontano boh... Non è dato sapersi! Quindi questo mi fa capire 2 cose:
1- che al mondo siamo in un numero pari, sì perchè se no ci sarebbe uno sfigato che rimarrebbe da solo...
2- che le corrispondenze sono sempre 1:1, non esiste che 2 persone diverse abbiano la stessa anima gemella, se no bisogna rivedere il filo!
In più non è importante quanto tempo ci metti a trovare, cioè puoi aspettare una vita ma tranquillo/ lo/a troverai!
Io mi immagino tutte le persone che se ne vanno in giro per le città che vanno in giro con questo filo rosso attaccato al mignolo, in cerca di qualcuno che non sanno dov'è, si guardano in faccia e si dicono con gli occhi "sei tu la mia anima gemella? No, non sei tu!" e poi magari è lei! Tutti i fili delle persone poi si mischieranno no? Faranno un bel gomitolone tutto rosso! E poi lì hai voglia a sbrogliare la matassa! Ah tranquilli: il filo è indistruttibile!
Nooooo, avevo detto basta sparar cazzate... Non sto prendendo in giro la leggenda, sia chiaro, l'ho solo voluta raccontare a modo mio! Ora faccio il serio giuro e provo a commentarla, sempre a modo mio :-)
Mi piace pensare che ognuno di noi abbia la propria anima gemella, mi piace pensare che ci sia una persona che ci completi, alla fine lo dice anche la Bibbia, anche se so che tante persone stan bene da sole, o forse no, o forse stan bene da solo perchè hanno troppa paura di incontrare l'altra metà! Ma perchè? Cioè perchè uno dovrebbe aver paura ad incontrare la sua metà perfetta? Semplice: perchè si possono fare degli errori; se mentre tu segui il tuo filo rosso trovi qualcuno che sta seguendo il suo filo rosso hai delle buone ragioni per pensare che le due estremità siano dello stesso filo! Ma ti stai dimenticando che in mezzo c'è un gomitolo gigante nel quale ci sono altri miliardi di fili e non sei esattamente certo che quella sia l'estremità giusta. Ci provi, va bene, allora era quella giusta. E se va male? Beh se va male niente, non era l'estremità corretta! Semplice! Precisa! Mi piace! Non mi piace la giustificazione che viene data in entrambi i casi... Mi spiego: nel momento in cui tutto fila liscio allora si dice "il destino ci ha fatto incontrare", nel momento in cui va male si dice "E va beh, era destino"! Non voglio entrare in merito a questo perchè sarà oggetto di un altro post, voglio solo anticipare che il destino, per quanto mi riguarda, non esiste! Tutto è regolato da qualcosa! Ma va beh, mi fermo perchè oggi non voglio esser insultato da nessuno :-)
Quello che voglio dire è che la leggenda è davvero spettacolare se ci pensiamo, perchè lega saldamente ognuno di noi a qualcuno! Questo vuol dire che nessuno è solo! Non è che appena si nasce devi cercare e cercare e cercare, magari ce l'hai davanti agli occhi e non te ne sei mai accorto, magari è dall'altra parte del mondo e la trovi in un viaggio che fai! Ma c'è! E c'è anche perchè il filo è indistruttibile! E i casi sono 2:
1- se va bene ok, entrambi avete trovato l'estremità del filo! Bravi! (e non "il destino ci ha fatto incontrare")
2- se va male amen, l'estremità del filo era sbagliata! (e non "era destino") E se va male, ci puoi riprovare eh, ma va a cascata, cioè nel momento in cui ci riprovi ci son sempre i 2 casi: bene e male! Ma la teoria non sbaglia! Se quella non è la tua estremità non loè, punto e stop! Puoi cercare di fare andare bene le cose, puoi convincerti di ciò che vuoi, ma la teoria è la teoria! Non si scappa :-)
La teoria mi affascina e mi fa storcere il naso insieme perchè la teoria è perfetta, ma come è interpretata, e cioè usando la parola "destino", mi fa innervosire! Tutto qui...
Procediamo con ordine:
1- Dico "secondo la tradizione giapponese" perchè c'è anche una versione cinese che è un po' diversa; i giapponesi l'han presa tale e quale e l'hanno generalizzata. Se volete potete andarvi a leggere la stori adi quella cinese, a me piace di più quella giapponese perchè è generalizzata.
2- Mi fa male il mignolo sinistro, forse è un po' stretto sto filo
3- Dopo che l'ho riletta la mia faccia rimane sempre a punto interrogativo!
4- Basta sparar cazzate e veniamo al sodo.
Dunque... Ogni cristiano che nasce, ma anche buddhista, islamico o chi vi pare, quindi, nascerebbe con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; ovviamente invisibile, chissà poi perchè rosso non si sa, va beh... Questo filo di lunghezza infinita, anzi finita ma lunga lunga, dovrebbe congiungere ognuno di noi alla propria anima gemella, che chissà dove sta, vicino, lontano boh... Non è dato sapersi! Quindi questo mi fa capire 2 cose:
1- che al mondo siamo in un numero pari, sì perchè se no ci sarebbe uno sfigato che rimarrebbe da solo...
2- che le corrispondenze sono sempre 1:1, non esiste che 2 persone diverse abbiano la stessa anima gemella, se no bisogna rivedere il filo!
In più non è importante quanto tempo ci metti a trovare, cioè puoi aspettare una vita ma tranquillo/ lo/a troverai!
Io mi immagino tutte le persone che se ne vanno in giro per le città che vanno in giro con questo filo rosso attaccato al mignolo, in cerca di qualcuno che non sanno dov'è, si guardano in faccia e si dicono con gli occhi "sei tu la mia anima gemella? No, non sei tu!" e poi magari è lei! Tutti i fili delle persone poi si mischieranno no? Faranno un bel gomitolone tutto rosso! E poi lì hai voglia a sbrogliare la matassa! Ah tranquilli: il filo è indistruttibile!
Nooooo, avevo detto basta sparar cazzate... Non sto prendendo in giro la leggenda, sia chiaro, l'ho solo voluta raccontare a modo mio! Ora faccio il serio giuro e provo a commentarla, sempre a modo mio :-)
Mi piace pensare che ognuno di noi abbia la propria anima gemella, mi piace pensare che ci sia una persona che ci completi, alla fine lo dice anche la Bibbia, anche se so che tante persone stan bene da sole, o forse no, o forse stan bene da solo perchè hanno troppa paura di incontrare l'altra metà! Ma perchè? Cioè perchè uno dovrebbe aver paura ad incontrare la sua metà perfetta? Semplice: perchè si possono fare degli errori; se mentre tu segui il tuo filo rosso trovi qualcuno che sta seguendo il suo filo rosso hai delle buone ragioni per pensare che le due estremità siano dello stesso filo! Ma ti stai dimenticando che in mezzo c'è un gomitolo gigante nel quale ci sono altri miliardi di fili e non sei esattamente certo che quella sia l'estremità giusta. Ci provi, va bene, allora era quella giusta. E se va male? Beh se va male niente, non era l'estremità corretta! Semplice! Precisa! Mi piace! Non mi piace la giustificazione che viene data in entrambi i casi... Mi spiego: nel momento in cui tutto fila liscio allora si dice "il destino ci ha fatto incontrare", nel momento in cui va male si dice "E va beh, era destino"! Non voglio entrare in merito a questo perchè sarà oggetto di un altro post, voglio solo anticipare che il destino, per quanto mi riguarda, non esiste! Tutto è regolato da qualcosa! Ma va beh, mi fermo perchè oggi non voglio esser insultato da nessuno :-)
Quello che voglio dire è che la leggenda è davvero spettacolare se ci pensiamo, perchè lega saldamente ognuno di noi a qualcuno! Questo vuol dire che nessuno è solo! Non è che appena si nasce devi cercare e cercare e cercare, magari ce l'hai davanti agli occhi e non te ne sei mai accorto, magari è dall'altra parte del mondo e la trovi in un viaggio che fai! Ma c'è! E c'è anche perchè il filo è indistruttibile! E i casi sono 2:
1- se va bene ok, entrambi avete trovato l'estremità del filo! Bravi! (e non "il destino ci ha fatto incontrare")
2- se va male amen, l'estremità del filo era sbagliata! (e non "era destino") E se va male, ci puoi riprovare eh, ma va a cascata, cioè nel momento in cui ci riprovi ci son sempre i 2 casi: bene e male! Ma la teoria non sbaglia! Se quella non è la tua estremità non loè, punto e stop! Puoi cercare di fare andare bene le cose, puoi convincerti di ciò che vuoi, ma la teoria è la teoria! Non si scappa :-)
La teoria mi affascina e mi fa storcere il naso insieme perchè la teoria è perfetta, ma come è interpretata, e cioè usando la parola "destino", mi fa innervosire! Tutto qui...
lunedì 7 settembre 2015
3vs3 a Bologna!
Ieri e l'altro ieri, il weekend scorso, quello passato, va beh come si dice non lo so, facciamo così, il 5-6 settembre 2015, sono andato a Bologna per partecipare ad un evento, ovviamente di pallacanestro. L'evento era un 3vs3 organizzato dalla FIP al quale partecipavano le squadre che a Giugno avevano disputato le finali nazionali. Tra queste c'era Desio (la nuova società per la quale lavoro) e in accordo con la società ho deciso di accompagnare i ragazzi in qualità di allenatore. La formula è molto semplice: 16 squadre, 2 gironi da 8, ne passano 4 per girone, che poi faranno quarti, semifinale e finale. Il tutto in 2 giorni; che ci sta eh... Trascurando l'utilità di svolgere questo torneo (su questo poi ci torno!) a settembre quando le squadre sono in preparazione e si è prossimi all'inizio dei campionati (e se qualche giocatore si fa male son cazzi!), ho deciso di vivermi quest'esperienza per cercare di conoscere un po' meglio i 4 ragazzi che erano con me e di cercare di vivermi nel miglior modo possibile l'esperienza (cosa che per me non è sempre semplice...). Una volta arrivati in albergo ci spiegano che ci sarà una navetta che ci porterà al parco nel quale ci sono i campi da gioco! Va beh prendiam sta navetta che ci tiene compagnia per 20 minuti (sì albergo-campo 20 minuti!) e arriviamo al parco... Non è finita, bisogna camminare 10 minuti, attraversando un laghetto direi di colore verde, nel quale nuotano diverse tartarughe che, visto il colore dell'acqua, presto diventeranno ninja o moriranno; si arriva finalmente al campo, ai campi: sono 4 metà campo, stile campetto ovviamente sui quali si disputano le partite. Già mi sento bene perchè 1 girone, 8 squadre, 4 partite, 4 metà campo, cioè viene impiegato tutto lo spazio senza lasciare buchi e tutto questo in perfetta armonia con il concetto di completezza ed equilibrio. Se fossero stati solo 3 campi o 5 sarebbe stato un casino a livello organizzativo ecc... Invece era perfetto! Facciamo il check-in, ritiriamo le maglie e aspettiamo il nostro turno per giocare... Ci sono un sacco di squadre come la virtus bologna, la fortitudo, la reyer venezia ecc... Ci chiamano tutti e ci spiegano le regole; prima regola: gli allenatori non possono allenare, non possono parlare, non possono stare a bordo campo, non possono fare un cazzo! Tra me e me pensavo "ma che cazzo ci han fatto venire a fare allora? Però dai ci sta, è un 3vs3 per far divertire i ragazzi, ci sta che non vengan sottoposti a pressione ma si divertano e stop!" Ovviamente avevo già deciso di rispettare il regolamento alla lettera, non come qualche mio collega che invece ha dispensato consigli per tutta la durata del torneo durante le partite e qualcuno ha anche fatto dei piani al mattino indicando i punti deboli e forti di altre squadre (non commento sta roba perchè veramente!!!). Il torneo comincia... I ragazzi parton forte con 3 vittorie su 3, nel frattempo devo andare in bagno e... Scopro che non esistono bagni... Ma come non ci sono i bagni? Fanno una manifestazione e non ci sono i bagni? Boh... Lo speaker annuncia che i bagni vengono aperti solo 5 minuti ogni tanto! ah allora ci sono... Mah, come? Solo 5 minuti ogni tanto? ma che senso ha? Ma non si possono lasciare aperti? Va beh... Non riesco a capire bene sta cosa, ma avevo deciso di vivermela in tutta serenità e lascio perdere!
Intanto mi concentro sul gioco... Nostro e degli altri... Ci avevano detto che nel 3vs3 si lasciano andare molti contatti, i passi vengono fischiati solo se clamorosi ecc... Ma... Questi si stan menando! Non solo contatti fisici, ma vere e proprie mannaie che calano! E l'arbitro? Non fischia! Ma perchè non fischia? Perchè gli organizzatori, secondo il regolamento fiba 3vs3 (che non commento) hanno detto agli arbitri di non fischiare! E penso "ok non fischiare i falletti o i contatti duri, ma cazzo così si fan male!" Come è successo! Tra l'altro! Qualcuno si è fatto male! Mi chiedo semplicemente di chi sia la colpa e cioè dei ragazzi che menano come se non ci fosse un domani? Del regolamento che lo permette? Degli arbitri che non fischiano? La risposta l'avrei avuta più tardi, la sera quando ci avrebbero radunato per una riunione.
Prima della partita dell'italia ci spiegano l'dea di questo 3vs3... Il responsabile ci dice che stanno lottando per farla diventare una disciplina olimpica, che stanno facendo questi tornei "anche" per selezionare i migliori per farli rientrare nella categoria under 18 a rappresentare l'italia nelle competizioni! Fin qui non fa una piega! Poi però ci viene detto che il 3vs3 è uno sport a sè, molti contatti non sono fischiati, i passi, molte regole sono diverse ecc e ci dicono che ci sono gli specialisti del 3vs3 che, pur non frequentando nessun campioanto 5vs5, cioè non fanno campionati nè di serie A nè di B nè di promozione, hanno battuto gente che ha fatto l'eurolega! Già questo mi suona strano! Ma poi il top viene raggiunto quando ci comunicano la propedeuticità della disciplina, cioè che questo sport va insegnato in maniera propedeutica, come si fa nella pallacanestro, per creare dei veri e propri professionisti del 3vs3! Allora, con calma: credo moltissimo nella propedeuticità nelgli sport, come c'è nel basket ci sarà nel calcio, nelle bocce e in qualsiasi altro sport, ma mi viene una domanda, forse esagerata, ma non del tutto fuori luogo:perchè chiamano dei giocatori di basket a fare questo sport (che è un altro sport, non è basket, che va insegnato in maniera propedeutica da piccoli) che io chiamo "Wrestling con la palla"? Ve lo giuro era lotta libera con la palla, sì perchè non mi dite che questa è pallacanestro! E infatti, non dico che ha vinto una squadra di fabbri perchè non è vero, ma di certo non ha vinto la squadra più forte (senza nulla togliere ai vincitori, il mio discorso è un altro)! Se potessi riassumere il ragionmento sarebbe: vengono chiamati atleti che giocano a basket, messi a giocare 3vs3 (quindi uno sport che non è pallacanestro visto che si gioca a metà campo e con altre regole), dove sono tollerati contatti non da pallacanestro, atleti che possono anche farsi male non abituati a quei contatti e per cosa? Per selezionare atleti che poi faranno parte della nazionale italiana e andranno a fare una disciplina che non è la loro? Sinceramente qualcosa mi sfugge! Anzi molto più di qualcosa! Ma... Ero venuto con l'idea di vivermela il più possibile senza farmi troppe domande, anche se ormai le domande giornaliere a disposizione erano state abbondantemente superate! Il giorno dopo il torneo prosegue, tra una botta e l'altra ci qualifichiamo per i quarti e perdiamo in semifinale! Perdiamo anche la finale 3-4 posto chiudendo il torneo al 4 posto tra un paio di legnate date e prese!
Nel corso del torneo io mi son sciolto un po' con i ragazzi e viceversa! Non è che io sia un tipo molto socievole e sono davvero contento di aver partecipato a qust'esperienza perchè sto iniziando a conoscere i ragazzi anche da altri punti di vista, non solo l'aspetto tecnico, ma anche umanamente... Per ora solo 4 ma siamo solo all'inizio e spero di riuscire con tutti, allo stesso modo! E viceversa i ragazzi hanno iniziato a conoscere me anche fuori dal campo! Che può sembrare una cazzata ma in realtà, e questo lo penso da anni, se tu riesci ad instaurare un rapporto prima umano e poi in palestra con loro, è tutto di guadagnato, sia per te che per loro! Si sa che il primo impatto è quello che conta e io, a primi impatti, non lascio buoni ricordi... Si sa anche che fidarsi di qualcuno è difficile, almeno per me e quindi penso anche per gli altri, e questa esperienza mi è servita per acquistare un po' più di fiducia/simpatia da parte loro... Sono davvero contento di avere avuto questa opportunità, anche del risultato ottenuto a questo sport che non mi piace tanto... :-)
Intanto mi concentro sul gioco... Nostro e degli altri... Ci avevano detto che nel 3vs3 si lasciano andare molti contatti, i passi vengono fischiati solo se clamorosi ecc... Ma... Questi si stan menando! Non solo contatti fisici, ma vere e proprie mannaie che calano! E l'arbitro? Non fischia! Ma perchè non fischia? Perchè gli organizzatori, secondo il regolamento fiba 3vs3 (che non commento) hanno detto agli arbitri di non fischiare! E penso "ok non fischiare i falletti o i contatti duri, ma cazzo così si fan male!" Come è successo! Tra l'altro! Qualcuno si è fatto male! Mi chiedo semplicemente di chi sia la colpa e cioè dei ragazzi che menano come se non ci fosse un domani? Del regolamento che lo permette? Degli arbitri che non fischiano? La risposta l'avrei avuta più tardi, la sera quando ci avrebbero radunato per una riunione.
Prima della partita dell'italia ci spiegano l'dea di questo 3vs3... Il responsabile ci dice che stanno lottando per farla diventare una disciplina olimpica, che stanno facendo questi tornei "anche" per selezionare i migliori per farli rientrare nella categoria under 18 a rappresentare l'italia nelle competizioni! Fin qui non fa una piega! Poi però ci viene detto che il 3vs3 è uno sport a sè, molti contatti non sono fischiati, i passi, molte regole sono diverse ecc e ci dicono che ci sono gli specialisti del 3vs3 che, pur non frequentando nessun campioanto 5vs5, cioè non fanno campionati nè di serie A nè di B nè di promozione, hanno battuto gente che ha fatto l'eurolega! Già questo mi suona strano! Ma poi il top viene raggiunto quando ci comunicano la propedeuticità della disciplina, cioè che questo sport va insegnato in maniera propedeutica, come si fa nella pallacanestro, per creare dei veri e propri professionisti del 3vs3! Allora, con calma: credo moltissimo nella propedeuticità nelgli sport, come c'è nel basket ci sarà nel calcio, nelle bocce e in qualsiasi altro sport, ma mi viene una domanda, forse esagerata, ma non del tutto fuori luogo:perchè chiamano dei giocatori di basket a fare questo sport (che è un altro sport, non è basket, che va insegnato in maniera propedeutica da piccoli) che io chiamo "Wrestling con la palla"? Ve lo giuro era lotta libera con la palla, sì perchè non mi dite che questa è pallacanestro! E infatti, non dico che ha vinto una squadra di fabbri perchè non è vero, ma di certo non ha vinto la squadra più forte (senza nulla togliere ai vincitori, il mio discorso è un altro)! Se potessi riassumere il ragionmento sarebbe: vengono chiamati atleti che giocano a basket, messi a giocare 3vs3 (quindi uno sport che non è pallacanestro visto che si gioca a metà campo e con altre regole), dove sono tollerati contatti non da pallacanestro, atleti che possono anche farsi male non abituati a quei contatti e per cosa? Per selezionare atleti che poi faranno parte della nazionale italiana e andranno a fare una disciplina che non è la loro? Sinceramente qualcosa mi sfugge! Anzi molto più di qualcosa! Ma... Ero venuto con l'idea di vivermela il più possibile senza farmi troppe domande, anche se ormai le domande giornaliere a disposizione erano state abbondantemente superate! Il giorno dopo il torneo prosegue, tra una botta e l'altra ci qualifichiamo per i quarti e perdiamo in semifinale! Perdiamo anche la finale 3-4 posto chiudendo il torneo al 4 posto tra un paio di legnate date e prese!
Nel corso del torneo io mi son sciolto un po' con i ragazzi e viceversa! Non è che io sia un tipo molto socievole e sono davvero contento di aver partecipato a qust'esperienza perchè sto iniziando a conoscere i ragazzi anche da altri punti di vista, non solo l'aspetto tecnico, ma anche umanamente... Per ora solo 4 ma siamo solo all'inizio e spero di riuscire con tutti, allo stesso modo! E viceversa i ragazzi hanno iniziato a conoscere me anche fuori dal campo! Che può sembrare una cazzata ma in realtà, e questo lo penso da anni, se tu riesci ad instaurare un rapporto prima umano e poi in palestra con loro, è tutto di guadagnato, sia per te che per loro! Si sa che il primo impatto è quello che conta e io, a primi impatti, non lascio buoni ricordi... Si sa anche che fidarsi di qualcuno è difficile, almeno per me e quindi penso anche per gli altri, e questa esperienza mi è servita per acquistare un po' più di fiducia/simpatia da parte loro... Sono davvero contento di avere avuto questa opportunità, anche del risultato ottenuto a questo sport che non mi piace tanto... :-)
mercoledì 2 settembre 2015
Modi di dire strani...
L'italiano, come penso altre lingue, ha dei modi di dire veramente bizzarri... Alcuni sono molto carini, altri invece non rendono proprio l'idea di quello che si vuole esprimere... Non so, c'avete mai pensato? Io spesso e volentieri mi soffermo sui modi di dire che si utilizzano e che utilizzo anche io e poi dico: "Ma perchè si usa dire così per esprimere questo concetto? Boh va beh...". Ho fatto una piccola ricerca e molti dei modi di dire hanno anche una spiegazione e a volte la spiegazione fa più ridere del modo di dire stesso, o, in alcuni casi, sono abbastanza curiosi!
Provo a fare un esempio:
1- Darsi all'ippica!
Questo modo di dire, usatissimo nel nostro linguaggio, si usa nei confronti di chi non è in grado di svolgere in modo decente un'attività e lo si invità a cambiare disciplina; ad esempio ad un attaccante che non fa mai goal gli si dice "datti all'ippica!". Se si cerca l'origine di questo modo di dire si trova che l'autore dell'espressione è un certo Achille Starace che nel 1931 arrivò ad un convegno fascista con un'ora di ritardo giustificandosi dicendo che non poteva rinunciare alla sua cavalcata quotidiana e invitando gli ascoltatori del convegno a uno stile di vita meno intellettuale e più "fascista" con la frase "Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica."! ahahahahahah... A me fa troppo ridere questa cosa... Se poi penso che l'ippica non è che sia uno sport semplicissimo eh, mi viene ancora di più da dire "Ma che modo di dire è sto qui? Io son scarso in una cosa e devo andare a farne un'altra complicata? Mah..."
2- In bocca al lupo!
Questo invece? Ne vogliam parlare? Usato per dire buona fortuna! Uno mi augura di stare in bocca a un lupo e questo vuol dire che qualcuno mi vuole del bene? Ma la risposta "Ma anche no e speriamo che crepi" mi sembra alquanto scontata! Anche con qualche parolaccia direi! Oppure un altro modo non tanto elegante di dire la stessa cosa è "In culo alla balena!" Ma perchè deve essere una situazione di fortuna essere nel culo di una balena? Io spero di non trovarmi mai, ma forse nemmeno la balena mi vorrebbe nel suo fondoschiena! No? Comunque, in caso, speriamo che non scoreggi! :-)
3- Idem con patate!
ahahahha, questo è usato per dire "come sopra, come già detto" e "idem" di per se ci può stare... Ma le patate? Ma che cosa c'entrano le patate? ahahhahaha... Ve lo spiego subito: a quanto pare una famiglia di poveracci al ristorante ha visto passare un piatto contenente un bel pollo, ma non sapendo leggere hanno chiesto al cameriere lo stesso piatto, indicandolo e pronunciando "idem!" Poi qualcuno ci voleva pure le patate e ha detto "Idem, con patate!" ahahahah... Ve lo giuro non sto scherzando! Pare sia andata proprio così! Comunque, passi pure Idem, ma le patate no!
4- Perdersi in un bicchiere d'acqua...
Questo è usatissimo, mi ricordo specialmente a scuola, nelle interrogazioni! Io credo di non averla mai usata quest'espressione anche perchè o il bicchiere è davvero grande oppure non vedo come io possa infilarmi in un bicchiere da pasto e subito dopo perdermici dentro! Mah...
5- Prendere in castagna!
Si dice di quando si sorprende qualcuno in errore! Sì perchè in latino marro o marronis significa errare... Più conosciuto è il marrone, la castagna e dato che prendere in marrone suonava male è stato riportato prendere in castagna! Questo francamente è curioso ma incommentabile! Io non lo accetto ahahahah...
6- Prendere per il culo!
Che vuol dire "prendere in giro", che di per sè è già un modo di dire strano, prendere in giro, ma in giro de che? E poi perchè prendere per il culo deve voler dire prendere in giro? Se letteralmente eseguo quello che dico e cioè vedo uno e fisicamente lo prendo per il culo sembrerebbe una cosa molto strana da vedere e da fare ahahahahah...
7- Stare con le mani in mano...
Questo è uno di miei preferiti! ahahahhaha... Basta solo che mi immagini la scena e cioè di avere 4 mani e 2 tenermele in mano! Ovviamente vuol dire in senso figurato "fare niente", starsene lì a fare nulla, con le mani in mano! ahahhahaha... Mi fa troppo ridere questo!
8- Fare un buco nell'acqua!
Finalmente un modo di dire sensato dai! Infatti fare un buco nell'acqua è impossibile in quanto l'acqua tende a riempire i buchi a causa della gravità! E questa espressione identifica proprio la non riuscita, l'insuccesso o l'impossibilità di fare qualcosa!
9- Mi sono rotto le scatole/balle o quant'altro!
Stufarsi di fare/non fare qualcosa... Secondo voi ha senso? ahahhahahahah... Eppure è usatissimo! Mah...
Ce ne sarebbero molti altri che meritano di essere chiamati in causa ma va beh dai ho reso abbastanza l'idea!
Non voglio essere polemico, a me piacciono i modi di dire, rendono situazioni di vita simpatiche e soprattutto sono entrate nel nostro modo di parlare, ma volevo solo riflettere sull'assurdità di questi detti che ormai sono sulla bocca di tutti :-)
Provo a fare un esempio:
1- Darsi all'ippica!
Questo modo di dire, usatissimo nel nostro linguaggio, si usa nei confronti di chi non è in grado di svolgere in modo decente un'attività e lo si invità a cambiare disciplina; ad esempio ad un attaccante che non fa mai goal gli si dice "datti all'ippica!". Se si cerca l'origine di questo modo di dire si trova che l'autore dell'espressione è un certo Achille Starace che nel 1931 arrivò ad un convegno fascista con un'ora di ritardo giustificandosi dicendo che non poteva rinunciare alla sua cavalcata quotidiana e invitando gli ascoltatori del convegno a uno stile di vita meno intellettuale e più "fascista" con la frase "Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica."! ahahahahahah... A me fa troppo ridere questa cosa... Se poi penso che l'ippica non è che sia uno sport semplicissimo eh, mi viene ancora di più da dire "Ma che modo di dire è sto qui? Io son scarso in una cosa e devo andare a farne un'altra complicata? Mah..."
2- In bocca al lupo!
Questo invece? Ne vogliam parlare? Usato per dire buona fortuna! Uno mi augura di stare in bocca a un lupo e questo vuol dire che qualcuno mi vuole del bene? Ma la risposta "Ma anche no e speriamo che crepi" mi sembra alquanto scontata! Anche con qualche parolaccia direi! Oppure un altro modo non tanto elegante di dire la stessa cosa è "In culo alla balena!" Ma perchè deve essere una situazione di fortuna essere nel culo di una balena? Io spero di non trovarmi mai, ma forse nemmeno la balena mi vorrebbe nel suo fondoschiena! No? Comunque, in caso, speriamo che non scoreggi! :-)
3- Idem con patate!
ahahahha, questo è usato per dire "come sopra, come già detto" e "idem" di per se ci può stare... Ma le patate? Ma che cosa c'entrano le patate? ahahhahaha... Ve lo spiego subito: a quanto pare una famiglia di poveracci al ristorante ha visto passare un piatto contenente un bel pollo, ma non sapendo leggere hanno chiesto al cameriere lo stesso piatto, indicandolo e pronunciando "idem!" Poi qualcuno ci voleva pure le patate e ha detto "Idem, con patate!" ahahahah... Ve lo giuro non sto scherzando! Pare sia andata proprio così! Comunque, passi pure Idem, ma le patate no!
4- Perdersi in un bicchiere d'acqua...
Questo è usatissimo, mi ricordo specialmente a scuola, nelle interrogazioni! Io credo di non averla mai usata quest'espressione anche perchè o il bicchiere è davvero grande oppure non vedo come io possa infilarmi in un bicchiere da pasto e subito dopo perdermici dentro! Mah...
5- Prendere in castagna!
Si dice di quando si sorprende qualcuno in errore! Sì perchè in latino marro o marronis significa errare... Più conosciuto è il marrone, la castagna e dato che prendere in marrone suonava male è stato riportato prendere in castagna! Questo francamente è curioso ma incommentabile! Io non lo accetto ahahahah...
6- Prendere per il culo!
Che vuol dire "prendere in giro", che di per sè è già un modo di dire strano, prendere in giro, ma in giro de che? E poi perchè prendere per il culo deve voler dire prendere in giro? Se letteralmente eseguo quello che dico e cioè vedo uno e fisicamente lo prendo per il culo sembrerebbe una cosa molto strana da vedere e da fare ahahahahah...
7- Stare con le mani in mano...
Questo è uno di miei preferiti! ahahahhaha... Basta solo che mi immagini la scena e cioè di avere 4 mani e 2 tenermele in mano! Ovviamente vuol dire in senso figurato "fare niente", starsene lì a fare nulla, con le mani in mano! ahahhahaha... Mi fa troppo ridere questo!
8- Fare un buco nell'acqua!
Finalmente un modo di dire sensato dai! Infatti fare un buco nell'acqua è impossibile in quanto l'acqua tende a riempire i buchi a causa della gravità! E questa espressione identifica proprio la non riuscita, l'insuccesso o l'impossibilità di fare qualcosa!
9- Mi sono rotto le scatole/balle o quant'altro!
Stufarsi di fare/non fare qualcosa... Secondo voi ha senso? ahahhahahahah... Eppure è usatissimo! Mah...
Ce ne sarebbero molti altri che meritano di essere chiamati in causa ma va beh dai ho reso abbastanza l'idea!
Non voglio essere polemico, a me piacciono i modi di dire, rendono situazioni di vita simpatiche e soprattutto sono entrate nel nostro modo di parlare, ma volevo solo riflettere sull'assurdità di questi detti che ormai sono sulla bocca di tutti :-)
lunedì 31 agosto 2015
La musica cubana!
Era un po' che avevo in mente di scrivere ste cose, ma avevo sempre cercato di evitare l'argomento perchè mi innervosiva troppo! Non che adesso sia più sereno, mi fa incazzare lo stesso la cosa, ma va beh ho deciso che forse è il momento giusto per esprimere queste mie idee che ho sulla musica cubana!
Dunque ormai più di dieci anni fa mi sono avvicinato al mondo del ballo e, come la maggior parte di quelli che cominciano, non ho iniziato di certo perchè mi piaceva la musica. All'inizio si sa, ne senti una, ne senti due, ne senti tre e alla terza o ti sei già rotto le balle o dici "ma sono tutte uguali"! Non vedo altre alternative! Non ditemi che qualcuno all'inizio ha pensato "hm bella sta musica" perchè davvero non ci credo! Va beh, parere personale... Io le prime volte ero uno di quelli che le diceva entrambe "che palle sta roba, in più è tutta uguale!".
Poi le cose sono un pochino cambiate! Ma giusto un po' eh... La mia costante voglia di migliorarmi, di conoscere a fondo quello che faccio (ho pochi interessi, ma quelli che ho li coltivo per bene), di voler sapere tutto e di più su questa disciplina che per me era nuova, mi ha portato a conoscere e studiare un po' più a fondo la musica; dicevo tra me e me "possibile che sta roba non abbia una storia, che non sia diversa, su che tempi si balla ecc". Sono quindi riuscito a recuperare (in realtà me l'hanno passata) un sacco ma un sacco, ma veramente un sacco di musica cubana e il gioco era questo: sentivo una canzone che mi piaceva nel locale e il giorno dopo la cercavo nella mia infinita collezione di mp3! Non sto scherzando, memorizzavo la sequenza musicale che mi piaceva e poi me la cercavo negli mp3! Quando andava bene riconoscevo il gruppo musicale e quindi dovevo ascoltarmi solo gli album di quel gruppo, quando andava male passavo un bel po' più di tempo ad ascoltarmi tutti gli album di tutti i gruppi! Poi mi son detto "ma posso far sta vita? Ci sarà un altro metodo più intelligente, no?" E infatti il metodo c'era: bastava memorizzare qualche parola della canzone anzichè la melodia, cercare su internet il pezzo di frase della canzone e se ero fortunato trovavo titolo e autore e così andavo a colpo sicuro sui miei mp3 per verificare l'esistenza della canzone; in caso contrario la scaricavo da internet! Adesso non è più divertente per 2 motivi:
1- C'è shazam!
2- ... Ve lo dico dopo!
I primi tempi ballavo qualsiasi canzone passasse il dj senza farmi troppe domande, poi notavo che c'era qualche canzone che ballavo più volentieri rispetto ad altre, mi piaceva di più, l'avevo ascoltata più volte, mi ricordava qualcosa in particolare, non lo so, ma mi piaceva di più ballarla! Confrontandomi poi ho scoperto che non è che dovevo ballarle proprio tutte, cioè non era obbligatorio farlo, ma potevo mettere un po' più di qualità in quelle che mi piacevano maggiormente e un po' meno di quantità di canzoni ballate a fine serata! E così ho iniziato a fare! E spesso quando non ballavo, oltre a fare il pirla con gli amici, mi fermavo ad ascoltare le canzoni e ho iniziato non a sentire ma ad ascoltare! Ascoltare non solo le parole che tanto non capivo, ma ascoltare gli strumenti, il piano, la clave, le congas ecc... (e in questo son diventato maniacale!). E poi rompevo le balle per sapere che strumento era quello che avevo sentito e non ho riconosciuto ecc... E poi qualcuno mi ha spiegato il concetto di "ballare sulla musica". Ora, non voglio fare l'arrogante, il presuntuoso e nemmeno il maestrino, però nella musica cubana ci sono pezzi di reaggeton, pezzi rumba, il tumbao ecc e andrebbero interpretati cioè nel momento in cui la musica riporta un pezzo di reaggeton, chi balla dovrebbe, sarebbe carino se lo facesse, fare dei movimenti di reaggeton; e lo stesso vale per la rumba ecc... Ha poco senso, per quanto mi riguarda, fare una figura su un pezzo di rumba ad esempio, stona! Con questo, prima che venga frainteso, non sto giudicando chi non lo fa, a me personalmente interessa poco come uno balla, sto solo dicendo che in quel momento o sei talmente preso dalla ballerina con cui stai ballando e ti sei menato via oppure non stai ascoltando la musica! Quindi questo mi fa pensare che per te una canzone vale l'altra, magari no eh, è solo una mia sterile considerazione, ma ormai il passaggio logico nella mia testa è automatico! Ripeto: non mi interessa nemmeno se per te una canzone vale l'altra e non giudico nessuno, faccio solo semplici considerazioni, tutto qui... Posso solo dire che mi dispiace, mi dispiace che ci sia tanta gente che non apprezza o apprezza poco la musica... Da cosa lo vedo? Beh, tanto per cominciare da questa cosa lo vedo, lo vedo dal fatto che la gente va ai concerti di havana de primera, della revè e poi in sala non riconoscono non dico i titoli, ma nemmeno il gruppo... E penso "ma scusa sono andati al concerto, il dj mette una loro canzone e la pista è vuota con facce a punto interrogativo?" Lo capisco dal fatto che canzoni con musicalità del tutto simile vengono apprezzate molto meno di altre più conosciute semplicemente per il fatto che si sentono di meno! Lo capisco perchè se il dj mette una canzone nuova (e con nuova intendo sia vecchia non conosciuta che nuova nuova appena uscita) la pista è vuota e sento spesso e volentieri "cos'è sta merda?"! Ri-ri-ripeto: non giudico, semplicemente mi spiace! Mi spiace che ormai alle serate c'è sempre la stessa musica! Mi spiace che alle persone va bene avere la stessa musica e per cosa? Perchè così sono a proprio agio e ballano una canzone che conoscono? Mah, punti di vista... Io sinceramente non condivido! Non condivido perchè muore quello che è lo spirito della musica! Non sto dicendo che la musica nei locali fa cagare, dico solo che ha stufato e sarebbe bello cambiare! Ho più di 2500 mp3 di musica, in una sera quante canzoni si metteranno? 50? 60? facendo una semplice divisione si riuscirebbero a fare un bel po' di serate tutte diverse! E non sto chiedendo questo! Sto cheidendo non so ogni 2 conzoni di metterne una conosciuta meno sia per cambiare un po' sia per diffondere un po' la cultura della musica cubana! Di quelle 2500 mica le conosco tutte, ci mancherebbe, ma mi piacerebbe ascoltare robe nuove! Ecco perchè non è più divertente oltre a shazam; perchè la musica è sempre la stessa, non c'è più quel gioco stimolante che mi piaceva fare! E questo mi rende molto triste!
Ho questa visione delle cose:
alle persone piace ballare, ballare le canzoni che conoscono, che le fanno sentire a proprio agio diciamo... Se proponi loro qualcosa di nuovo o di non routine lasciano la pista vuota!
i dj sono pagati per riempire le piste? O per diffondere la musica cubana? Dato che non so la risposta anche se la immagino, per me questo è un problema! Non riesco a capire: se il dj è pagato per riempire la pista ok allora deve accontentare il pubblico e me la prendo con le persone perchè in qualche modo si fossilizzano e non aprono un po' la mente (che detto da me che sono chiuso come un riccio è tutto dire), e non riesco a capire per quale motivo lo facciano! Per me è così bello scoprire sempre qualcosa di nuovo legato a questa realtà! Se invece sono pagati per diffondere un po' di musica, un po' della loro passione, aggiungendo novità o pescando canzoni top di anni fa beh allora c'è qualcosa che mi sfugge!
Potrebbe esserci una via di mezzo come in tutte le cose (mi son sforzato di dire sta frase perchè io non ho mezze misure), tipo, come ho detto prima inserire una canzone "nuova" ogni due "riempipista"! Potrebbe quasi essere una soluzione!
D'altra parte mi aspetto qualcuno che mi dica "ma cosa ne vuoi sapere tu di come gira?, ma cosa parli che tu non balli mai? ma non capisci niente la musica è bella ecc" Sinceramente io non so un cazzo di niente, sto solo dicendo che come chi va in un locale ha delle richieste proprie anche io ho le mie! Poi mi spiace che le mie richieste non assomiglino nemmeno vagamente alla maggior parte delle persone! Tutto qui!
Ah, per dirla tutta, non ballo quasi mai perchè mi son rotto le balle di ballare sempre le solite canzoni e se per sbaglio ne sento una nuova mi piace ascoltarla! :-)
Dunque ormai più di dieci anni fa mi sono avvicinato al mondo del ballo e, come la maggior parte di quelli che cominciano, non ho iniziato di certo perchè mi piaceva la musica. All'inizio si sa, ne senti una, ne senti due, ne senti tre e alla terza o ti sei già rotto le balle o dici "ma sono tutte uguali"! Non vedo altre alternative! Non ditemi che qualcuno all'inizio ha pensato "hm bella sta musica" perchè davvero non ci credo! Va beh, parere personale... Io le prime volte ero uno di quelli che le diceva entrambe "che palle sta roba, in più è tutta uguale!".
Poi le cose sono un pochino cambiate! Ma giusto un po' eh... La mia costante voglia di migliorarmi, di conoscere a fondo quello che faccio (ho pochi interessi, ma quelli che ho li coltivo per bene), di voler sapere tutto e di più su questa disciplina che per me era nuova, mi ha portato a conoscere e studiare un po' più a fondo la musica; dicevo tra me e me "possibile che sta roba non abbia una storia, che non sia diversa, su che tempi si balla ecc". Sono quindi riuscito a recuperare (in realtà me l'hanno passata) un sacco ma un sacco, ma veramente un sacco di musica cubana e il gioco era questo: sentivo una canzone che mi piaceva nel locale e il giorno dopo la cercavo nella mia infinita collezione di mp3! Non sto scherzando, memorizzavo la sequenza musicale che mi piaceva e poi me la cercavo negli mp3! Quando andava bene riconoscevo il gruppo musicale e quindi dovevo ascoltarmi solo gli album di quel gruppo, quando andava male passavo un bel po' più di tempo ad ascoltarmi tutti gli album di tutti i gruppi! Poi mi son detto "ma posso far sta vita? Ci sarà un altro metodo più intelligente, no?" E infatti il metodo c'era: bastava memorizzare qualche parola della canzone anzichè la melodia, cercare su internet il pezzo di frase della canzone e se ero fortunato trovavo titolo e autore e così andavo a colpo sicuro sui miei mp3 per verificare l'esistenza della canzone; in caso contrario la scaricavo da internet! Adesso non è più divertente per 2 motivi:
1- C'è shazam!
2- ... Ve lo dico dopo!
I primi tempi ballavo qualsiasi canzone passasse il dj senza farmi troppe domande, poi notavo che c'era qualche canzone che ballavo più volentieri rispetto ad altre, mi piaceva di più, l'avevo ascoltata più volte, mi ricordava qualcosa in particolare, non lo so, ma mi piaceva di più ballarla! Confrontandomi poi ho scoperto che non è che dovevo ballarle proprio tutte, cioè non era obbligatorio farlo, ma potevo mettere un po' più di qualità in quelle che mi piacevano maggiormente e un po' meno di quantità di canzoni ballate a fine serata! E così ho iniziato a fare! E spesso quando non ballavo, oltre a fare il pirla con gli amici, mi fermavo ad ascoltare le canzoni e ho iniziato non a sentire ma ad ascoltare! Ascoltare non solo le parole che tanto non capivo, ma ascoltare gli strumenti, il piano, la clave, le congas ecc... (e in questo son diventato maniacale!). E poi rompevo le balle per sapere che strumento era quello che avevo sentito e non ho riconosciuto ecc... E poi qualcuno mi ha spiegato il concetto di "ballare sulla musica". Ora, non voglio fare l'arrogante, il presuntuoso e nemmeno il maestrino, però nella musica cubana ci sono pezzi di reaggeton, pezzi rumba, il tumbao ecc e andrebbero interpretati cioè nel momento in cui la musica riporta un pezzo di reaggeton, chi balla dovrebbe, sarebbe carino se lo facesse, fare dei movimenti di reaggeton; e lo stesso vale per la rumba ecc... Ha poco senso, per quanto mi riguarda, fare una figura su un pezzo di rumba ad esempio, stona! Con questo, prima che venga frainteso, non sto giudicando chi non lo fa, a me personalmente interessa poco come uno balla, sto solo dicendo che in quel momento o sei talmente preso dalla ballerina con cui stai ballando e ti sei menato via oppure non stai ascoltando la musica! Quindi questo mi fa pensare che per te una canzone vale l'altra, magari no eh, è solo una mia sterile considerazione, ma ormai il passaggio logico nella mia testa è automatico! Ripeto: non mi interessa nemmeno se per te una canzone vale l'altra e non giudico nessuno, faccio solo semplici considerazioni, tutto qui... Posso solo dire che mi dispiace, mi dispiace che ci sia tanta gente che non apprezza o apprezza poco la musica... Da cosa lo vedo? Beh, tanto per cominciare da questa cosa lo vedo, lo vedo dal fatto che la gente va ai concerti di havana de primera, della revè e poi in sala non riconoscono non dico i titoli, ma nemmeno il gruppo... E penso "ma scusa sono andati al concerto, il dj mette una loro canzone e la pista è vuota con facce a punto interrogativo?" Lo capisco dal fatto che canzoni con musicalità del tutto simile vengono apprezzate molto meno di altre più conosciute semplicemente per il fatto che si sentono di meno! Lo capisco perchè se il dj mette una canzone nuova (e con nuova intendo sia vecchia non conosciuta che nuova nuova appena uscita) la pista è vuota e sento spesso e volentieri "cos'è sta merda?"! Ri-ri-ripeto: non giudico, semplicemente mi spiace! Mi spiace che ormai alle serate c'è sempre la stessa musica! Mi spiace che alle persone va bene avere la stessa musica e per cosa? Perchè così sono a proprio agio e ballano una canzone che conoscono? Mah, punti di vista... Io sinceramente non condivido! Non condivido perchè muore quello che è lo spirito della musica! Non sto dicendo che la musica nei locali fa cagare, dico solo che ha stufato e sarebbe bello cambiare! Ho più di 2500 mp3 di musica, in una sera quante canzoni si metteranno? 50? 60? facendo una semplice divisione si riuscirebbero a fare un bel po' di serate tutte diverse! E non sto chiedendo questo! Sto cheidendo non so ogni 2 conzoni di metterne una conosciuta meno sia per cambiare un po' sia per diffondere un po' la cultura della musica cubana! Di quelle 2500 mica le conosco tutte, ci mancherebbe, ma mi piacerebbe ascoltare robe nuove! Ecco perchè non è più divertente oltre a shazam; perchè la musica è sempre la stessa, non c'è più quel gioco stimolante che mi piaceva fare! E questo mi rende molto triste!
Ho questa visione delle cose:
alle persone piace ballare, ballare le canzoni che conoscono, che le fanno sentire a proprio agio diciamo... Se proponi loro qualcosa di nuovo o di non routine lasciano la pista vuota!
i dj sono pagati per riempire le piste? O per diffondere la musica cubana? Dato che non so la risposta anche se la immagino, per me questo è un problema! Non riesco a capire: se il dj è pagato per riempire la pista ok allora deve accontentare il pubblico e me la prendo con le persone perchè in qualche modo si fossilizzano e non aprono un po' la mente (che detto da me che sono chiuso come un riccio è tutto dire), e non riesco a capire per quale motivo lo facciano! Per me è così bello scoprire sempre qualcosa di nuovo legato a questa realtà! Se invece sono pagati per diffondere un po' di musica, un po' della loro passione, aggiungendo novità o pescando canzoni top di anni fa beh allora c'è qualcosa che mi sfugge!
Potrebbe esserci una via di mezzo come in tutte le cose (mi son sforzato di dire sta frase perchè io non ho mezze misure), tipo, come ho detto prima inserire una canzone "nuova" ogni due "riempipista"! Potrebbe quasi essere una soluzione!
D'altra parte mi aspetto qualcuno che mi dica "ma cosa ne vuoi sapere tu di come gira?, ma cosa parli che tu non balli mai? ma non capisci niente la musica è bella ecc" Sinceramente io non so un cazzo di niente, sto solo dicendo che come chi va in un locale ha delle richieste proprie anche io ho le mie! Poi mi spiace che le mie richieste non assomiglino nemmeno vagamente alla maggior parte delle persone! Tutto qui!
Ah, per dirla tutta, non ballo quasi mai perchè mi son rotto le balle di ballare sempre le solite canzoni e se per sbaglio ne sento una nuova mi piace ascoltarla! :-)
mercoledì 24 giugno 2015
La velocità della luce e del suono...
Avete mai pensato al perchè vedete prima un lampo e poi sentite rumore? Oppure perchè l'elicottero si vede prima e poi si sente? Semplice... La velocità della luce è maggiore della velocità del suono! Cioè, in generale, prima vedo arrivare una cosa e poi la sento con le orecchie! Non vale quando, ad esempio, stiamo camminando per strada e sentiamo qualcuno che sgasa con la moto o con la macchina... Non vale nel senso che in quel caso potremmo essere girati da un'altra parte e in ogni caso la distanza è troppo ravvicinata per "differenziare" le 2 velocità. A distanze ravvicinate, cioè i nostri sensi non colgono la differenza di velocità. Oppure se sei bendato e ti prendono a sberle, le senti le legnate che ti arrivano senza sapere da dove arrivano! Va beh facciamo un attimo i seri dai ahahahah...
Che poi se ci si pensa bene è abbastanza intuitivo, no? Va beh per me sì! Va beh, quindi? E quindi niente, la luce ha una velocità maggiore di quella del suono! Punto! Quanto più veloce?
Galileo aveva fatto un esperimento che all'epoca era geniale... Ora apparirebbe un cretino, ma in realtà, per le conoscenze dell'epoca era un'idea geniale!
Dunque consisteva in questo: lui da una parte e il suo assistente dall'altra (a distanza nota), entrambi con una lanterna accesa e coperta; nel momento in cui Galileo scopriva la lanterna allora il suo assistente doveva scoprirla in modo da avere il tempo! Dato che la velocità è spazio/tempo, queste due misure le avevano e avrebbero potuto calcolare la velocità. Questo esperimento però non stava in piedi: Galileo sapeva che la luce era più veloce del suono, ma non sapeva che fosse così tanto più veloce... Infatti per percorrere la distanza tra lui e il suo assistente la luce ci mette pochi milionesimi di secondo e questo è un tempo molto inferiore ai tempi di reazione dell'uomo... Ecco perchè dico che ora l'esperimento sarebbe una stupidata ma ai tempi l'idea non era per niente male!
Comunque in sostanza la velocità della luce è 300.000 Km/s mentre quella del suono è di 343,8 m/s!
Dopo aver fatto tutte le equivalenze che volete per render meglio l'idea io dico solo che il rapporto tra luce e suono è
(300.000.000 m/s/343,8 m/s) = 872600 circa
Cioè la luce viaggia circa 872600 volte la velocità del suono! Lo ripeto: la luce è 872600 volte più veloce del suono! Per fortuna che le velocità sono alte e le distanze sono ristrette, se no pensate a una persona che dice "ciao", tra il momento in cui lo vediamo che pronuncia la parola e il momento in cui arriva alle nostre orecchie il saluto passerebbe un'eternità, ci vorrebbero 500 vite!!! Ma per fortuna non è così...
Vi è mai capitato di vedere una gnocca e poi appena apre bocca perde tutta la sua bellezza perchè è una capra? Oppure di vedere una persona che nell'aspetto si presenta bene, elegante ecc e poi al solito apre bocca e ti fa cadere le braccia? Oppure anche il contrario vale eh, cioè se vedete qualcuno/a che non gli/le daresti/e due lire e poi si rivela eccezionale!
E vi siete mai chiesti il perchè? Perchè la luce viaggia più veloce del suono... Ed è per questo che molte persone sembrano più/meno brillanti prima che comincino a parlare...
Che poi se ci si pensa bene è abbastanza intuitivo, no? Va beh per me sì! Va beh, quindi? E quindi niente, la luce ha una velocità maggiore di quella del suono! Punto! Quanto più veloce?
Galileo aveva fatto un esperimento che all'epoca era geniale... Ora apparirebbe un cretino, ma in realtà, per le conoscenze dell'epoca era un'idea geniale!
Dunque consisteva in questo: lui da una parte e il suo assistente dall'altra (a distanza nota), entrambi con una lanterna accesa e coperta; nel momento in cui Galileo scopriva la lanterna allora il suo assistente doveva scoprirla in modo da avere il tempo! Dato che la velocità è spazio/tempo, queste due misure le avevano e avrebbero potuto calcolare la velocità. Questo esperimento però non stava in piedi: Galileo sapeva che la luce era più veloce del suono, ma non sapeva che fosse così tanto più veloce... Infatti per percorrere la distanza tra lui e il suo assistente la luce ci mette pochi milionesimi di secondo e questo è un tempo molto inferiore ai tempi di reazione dell'uomo... Ecco perchè dico che ora l'esperimento sarebbe una stupidata ma ai tempi l'idea non era per niente male!
Comunque in sostanza la velocità della luce è 300.000 Km/s mentre quella del suono è di 343,8 m/s!
Dopo aver fatto tutte le equivalenze che volete per render meglio l'idea io dico solo che il rapporto tra luce e suono è
(300.000.000 m/s/343,8 m/s) = 872600 circa
Cioè la luce viaggia circa 872600 volte la velocità del suono! Lo ripeto: la luce è 872600 volte più veloce del suono! Per fortuna che le velocità sono alte e le distanze sono ristrette, se no pensate a una persona che dice "ciao", tra il momento in cui lo vediamo che pronuncia la parola e il momento in cui arriva alle nostre orecchie il saluto passerebbe un'eternità, ci vorrebbero 500 vite!!! Ma per fortuna non è così...
Vi è mai capitato di vedere una gnocca e poi appena apre bocca perde tutta la sua bellezza perchè è una capra? Oppure di vedere una persona che nell'aspetto si presenta bene, elegante ecc e poi al solito apre bocca e ti fa cadere le braccia? Oppure anche il contrario vale eh, cioè se vedete qualcuno/a che non gli/le daresti/e due lire e poi si rivela eccezionale!
E vi siete mai chiesti il perchè? Perchè la luce viaggia più veloce del suono... Ed è per questo che molte persone sembrano più/meno brillanti prima che comincino a parlare...
lunedì 22 giugno 2015
Esperienza stupenda...
10 giugno, si parte! Destinazione: Senigallia! Lavoro? Ferie? No, niente di tutto questo! Corso di Istruttore giovanile...
In realtà all'inizio non ero molto convinto di andare, sì perchè io lo so come son fatto, so che non socializzo, mi piace starmene per i fatti miei e so come sono questi corsi, ti mettono in gruppo, devi conoscere altra gente, studiare e preparare le cose insieme... Esattamente il contrario del mio modo di essere! Va beh allora che cavolo ci son andato a fare? Potevo benissimo fare l'esame e magari mi levavo tutte queste preoccupazioni ecc... Ma qui c'entra anche l'autostima, che come al solito è ben vicina allo 0! Ma va beh dai chissenefrega! Ho deciso di fare sto corso e l'ho fatto!
Cosa mi aspettavo? Dunque sapevo di parlare di pallacanestro 150 ore al giorno, compresi i sogni, sapevo di trovare gente che era lì per la stessa passione che ho io, e cioè la pallacanestro, mi aspettavo di fare lezioni teoriche e pratiche, mi aspettavo di non socializzare con nessuno. Cosa ho trovato? Allora diciamo che più o meno, a parte l'ultimo punto, ci siamo. Non voglio "rubare" il nome a una pagina, però provo a riportare la giornata tipo:
7:15 suona la sveglia
7:24 ri-suona la sveglia! Sì dopo 9 minuti, è impostata così, io non c'entro giuro! Ma mi serve per attivare la mente...
7:45 colazione
8:15 ritrovo per andare al palazzetto
8:30 si comincia! Ore di lezioni teoriche, ore di lezioni pratiche sul campo, funziona così: nelle ore teoriche uno prende appunti, sta in silenzio, si fa i propri pensieri ecc. Durante il tirocinio (a gruppi di 12-13 persone) uno di questi fa l'allenatore e gli altri eseguono... Al quinto giorno non so se è meglio fare l'allenatore o il dimostratore, sì perchè se fai l'allenatore il formatore ti smonta il piano di allenamento che hai preparato con domande e situazioni diverse da quelle che tu hai preparato (ovviamente lo fa per capire se sai, se hai capito e per vedere se sei coerente), mentre se fai il dimostratore devi dare il 100% per rispetto del tuo collega che allena, e anche perchè se no le senti su dal coach, e quindi, insomma, a livello fisico e mentale è abbastanza impegativo!
12:30 si pranza e si cazzeggia un po', ma l'argomento è sempre quello, il basket, tu che hai fatto su questo argomento? io ho fatto questo, tu? Io nel mio silenzio provo ad accennare timidi sorrisi, cercando come al solito di studiare prima chi ho di fronte a me e poi di lasciarmi andare... Ma il tempo è poco, il pranzo finisce, si va in albergo per una piccola pausa... sì perchè alle 15:15 c'è il ritrovo per andare al palazzetto e alle 15:30 si ricomincia!
15:30 ripresa delle operazioni! Chi ha fatto il tirocinio la mattina è più rilassato, chi non lo ha ancora fatto è un po' più teso... Rifaccio: se ho fatto tirocinio al mattino sono più rilassato, se non l'ho fatto mi cago addosso! Perchè? boh, non so, io faccio proprio fatica in tutto ciò, forse un giorno supererò sta cosa! Si gioca, si scherza, ci si confronta, si cresce!
19:30 si va in albergo, doccia veloce.
20:30 cena, che, come il pranzo, vede come argomento principale sempre la solita protagonista: la pallacanestro! Sì perchè siamo tutti lì per lo stesso motivo: la pallacanestro!
22:00 ritrovo in albergo, si deve preparare il piano di allenamento del giorno dopo! Gli altri si trovano giù, io salgo in camera, il piano lo faccio da solo... Non mi va di sentire rumore, caos, voglio solo stare tranquillo! Asociale, appunto! Che poi non è vero eh, son stato in camera solo i primi giorni poi mi sono unito agli altri!
00:30 (o anche più tardi) nanna!
Scritto così sembra un lager! Ho solo voluto rendere l'idea di questo corso, che per me è stato davvero figo, perchè qualcuno mi ha detto al ritorno: come sono andate le vacanze? Beh proprio vacanze non erano eh!!! Immaginate di stare 10 giorni immersi in quello che volete voi senza sapere quello che succede fuori, almeno per me è stato così! Avevo perso qualsiasi informazione al di fuori di spazi, tempi, equilibrio, collaborazione e qualsiasi cosa riguardi la pallacanestro...
Alcuni episodi sono indimenticabili, per chi è stato con me lo sa, per chi legge posson sembrare delle cazzate...
- l'arrivo, le prime strette di mano, la presentazione dello staff...
- non ho mai aperto una portiera della macchina, o quasi mai perchè c'era la mitica supercar! E quando ero semicostretto a farlo me la facevo aprire! ahahhahah
- "hey, ho scoperto che sei laureato in matematica... Cavolo ci son certe persone che proprio non ti aspetti niente...!" risposta mia:" ah quindi è questa l'impressione che do? Che sono un coglione?" ahahhaha...
- Il primo tirocinio, mi sembrava di aver urlato e invece non si sentiva un cazzo...
- I tirocini degli altri...
- I formatori, sempre disponibili...
- La lezione con il metodologo, fortissimo!
- l'esame, completamente steccato!
- Le riunioni la sera...
- la cintura della macchina non messa ogni cazzo di volta! ahhahahaha...
- La GRANDE pressione sulla palla... La tecnica, L'appuntamento alle 3:30 ma son già le 4:05...
- tanto altro...
- Le risate con gli amici... Sì sì amici, AMICI, perchè una delle due cose che ti rimane dentro del corso sono proprio le relazioni con le persone, gente come te, che ti rispetta anche solo per il fatto che condividi con loro la stessa passione, persone vere! Ognuna con il proprio carattere, con le sue debolezze, con il suo modo di fare... Chiaro, non puoi legare con tutti, chi più chi meno, ma tutti, e non lo dico perchè è una frase fatta ma lo penso davvero, tutti mi hanno dato qualcosa!
- l'ultimo giorno, con foto di rito e sbrago totale...
- l'ultima cena...
- l'ultimo pranzo...
- I saluti... Si va via...
Mi piace ricordare alcuni momenti, belli e brutti! Anche se sono cose che se non le vivi è difficile da trasmettere, da far capire, da far passare... Sì perchè il concetto di "unione fa la forza" applicato in questo contesto regge troppo bene! Io, non so gli altri, ma caratterialmente mi basta poco per cambiare umore, quindi se mi dicono una cosa brutta pianto il muso, ma se mi dicono una cosa bella mi riprendo! E lì, per me, basta poco per farti crollare o per tirarti su... Magari fai un tirocinio brutto, te lo fanno notare e cadi nel baratro, viceversa prendi dei complimenti e ti senti figo! E proprio a questo serve il contorno, il gruppo, la squadra! Che poi alla fine la pallacanestro è un gioco di squadra, no? Una squadra che ha condiviso insieme tutto il percorso, che c'ha messo l'anima, cuore, testa... Tutti che remavano nella stessa direzione, ora dobbiamo solo vedere se abbiamo fatto canestro...
In realtà all'inizio non ero molto convinto di andare, sì perchè io lo so come son fatto, so che non socializzo, mi piace starmene per i fatti miei e so come sono questi corsi, ti mettono in gruppo, devi conoscere altra gente, studiare e preparare le cose insieme... Esattamente il contrario del mio modo di essere! Va beh allora che cavolo ci son andato a fare? Potevo benissimo fare l'esame e magari mi levavo tutte queste preoccupazioni ecc... Ma qui c'entra anche l'autostima, che come al solito è ben vicina allo 0! Ma va beh dai chissenefrega! Ho deciso di fare sto corso e l'ho fatto!
Cosa mi aspettavo? Dunque sapevo di parlare di pallacanestro 150 ore al giorno, compresi i sogni, sapevo di trovare gente che era lì per la stessa passione che ho io, e cioè la pallacanestro, mi aspettavo di fare lezioni teoriche e pratiche, mi aspettavo di non socializzare con nessuno. Cosa ho trovato? Allora diciamo che più o meno, a parte l'ultimo punto, ci siamo. Non voglio "rubare" il nome a una pagina, però provo a riportare la giornata tipo:
7:15 suona la sveglia
7:24 ri-suona la sveglia! Sì dopo 9 minuti, è impostata così, io non c'entro giuro! Ma mi serve per attivare la mente...
7:45 colazione
8:15 ritrovo per andare al palazzetto
8:30 si comincia! Ore di lezioni teoriche, ore di lezioni pratiche sul campo, funziona così: nelle ore teoriche uno prende appunti, sta in silenzio, si fa i propri pensieri ecc. Durante il tirocinio (a gruppi di 12-13 persone) uno di questi fa l'allenatore e gli altri eseguono... Al quinto giorno non so se è meglio fare l'allenatore o il dimostratore, sì perchè se fai l'allenatore il formatore ti smonta il piano di allenamento che hai preparato con domande e situazioni diverse da quelle che tu hai preparato (ovviamente lo fa per capire se sai, se hai capito e per vedere se sei coerente), mentre se fai il dimostratore devi dare il 100% per rispetto del tuo collega che allena, e anche perchè se no le senti su dal coach, e quindi, insomma, a livello fisico e mentale è abbastanza impegativo!
12:30 si pranza e si cazzeggia un po', ma l'argomento è sempre quello, il basket, tu che hai fatto su questo argomento? io ho fatto questo, tu? Io nel mio silenzio provo ad accennare timidi sorrisi, cercando come al solito di studiare prima chi ho di fronte a me e poi di lasciarmi andare... Ma il tempo è poco, il pranzo finisce, si va in albergo per una piccola pausa... sì perchè alle 15:15 c'è il ritrovo per andare al palazzetto e alle 15:30 si ricomincia!
15:30 ripresa delle operazioni! Chi ha fatto il tirocinio la mattina è più rilassato, chi non lo ha ancora fatto è un po' più teso... Rifaccio: se ho fatto tirocinio al mattino sono più rilassato, se non l'ho fatto mi cago addosso! Perchè? boh, non so, io faccio proprio fatica in tutto ciò, forse un giorno supererò sta cosa! Si gioca, si scherza, ci si confronta, si cresce!
19:30 si va in albergo, doccia veloce.
20:30 cena, che, come il pranzo, vede come argomento principale sempre la solita protagonista: la pallacanestro! Sì perchè siamo tutti lì per lo stesso motivo: la pallacanestro!
22:00 ritrovo in albergo, si deve preparare il piano di allenamento del giorno dopo! Gli altri si trovano giù, io salgo in camera, il piano lo faccio da solo... Non mi va di sentire rumore, caos, voglio solo stare tranquillo! Asociale, appunto! Che poi non è vero eh, son stato in camera solo i primi giorni poi mi sono unito agli altri!
00:30 (o anche più tardi) nanna!
Scritto così sembra un lager! Ho solo voluto rendere l'idea di questo corso, che per me è stato davvero figo, perchè qualcuno mi ha detto al ritorno: come sono andate le vacanze? Beh proprio vacanze non erano eh!!! Immaginate di stare 10 giorni immersi in quello che volete voi senza sapere quello che succede fuori, almeno per me è stato così! Avevo perso qualsiasi informazione al di fuori di spazi, tempi, equilibrio, collaborazione e qualsiasi cosa riguardi la pallacanestro...
Alcuni episodi sono indimenticabili, per chi è stato con me lo sa, per chi legge posson sembrare delle cazzate...
- l'arrivo, le prime strette di mano, la presentazione dello staff...
- non ho mai aperto una portiera della macchina, o quasi mai perchè c'era la mitica supercar! E quando ero semicostretto a farlo me la facevo aprire! ahahhahah
- "hey, ho scoperto che sei laureato in matematica... Cavolo ci son certe persone che proprio non ti aspetti niente...!" risposta mia:" ah quindi è questa l'impressione che do? Che sono un coglione?" ahahhaha...
- Il primo tirocinio, mi sembrava di aver urlato e invece non si sentiva un cazzo...
- I tirocini degli altri...
- I formatori, sempre disponibili...
- La lezione con il metodologo, fortissimo!
- l'esame, completamente steccato!
- Le riunioni la sera...
- la cintura della macchina non messa ogni cazzo di volta! ahhahahaha...
- La GRANDE pressione sulla palla... La tecnica, L'appuntamento alle 3:30 ma son già le 4:05...
- tanto altro...
- Le risate con gli amici... Sì sì amici, AMICI, perchè una delle due cose che ti rimane dentro del corso sono proprio le relazioni con le persone, gente come te, che ti rispetta anche solo per il fatto che condividi con loro la stessa passione, persone vere! Ognuna con il proprio carattere, con le sue debolezze, con il suo modo di fare... Chiaro, non puoi legare con tutti, chi più chi meno, ma tutti, e non lo dico perchè è una frase fatta ma lo penso davvero, tutti mi hanno dato qualcosa!
- l'ultimo giorno, con foto di rito e sbrago totale...
- l'ultima cena...
- l'ultimo pranzo...
- I saluti... Si va via...
Mi piace ricordare alcuni momenti, belli e brutti! Anche se sono cose che se non le vivi è difficile da trasmettere, da far capire, da far passare... Sì perchè il concetto di "unione fa la forza" applicato in questo contesto regge troppo bene! Io, non so gli altri, ma caratterialmente mi basta poco per cambiare umore, quindi se mi dicono una cosa brutta pianto il muso, ma se mi dicono una cosa bella mi riprendo! E lì, per me, basta poco per farti crollare o per tirarti su... Magari fai un tirocinio brutto, te lo fanno notare e cadi nel baratro, viceversa prendi dei complimenti e ti senti figo! E proprio a questo serve il contorno, il gruppo, la squadra! Che poi alla fine la pallacanestro è un gioco di squadra, no? Una squadra che ha condiviso insieme tutto il percorso, che c'ha messo l'anima, cuore, testa... Tutti che remavano nella stessa direzione, ora dobbiamo solo vedere se abbiamo fatto canestro...
venerdì 29 maggio 2015
L'ultima stagione...
Io: hey X, come va?
X: tutto bene Marco,
Io: ti sei divertito quest'anno?
X: sì dai, molto...
Io: cosa fai l'anno prossimo?
X: Mi riscrivo a basket!
Io: Bene, sono contento! Ti dispiace che vado via?
X: che domanda! Mi sembra più che ovvio!
Più o meno questo era il copione di ieri sera, ultimo allenamento con i miei ragazzi...
Come mi succede ultimamente, arrivo in palestra 45-50 minuti prima, non so perchè, per evitare il traffico, per passare dal bar, per stare in palestra e "godermi" gli ultimi giorni... Questa volta non c'entra il traffico, non c'entra il bar, voglio solo stare in palestra più tempo che posso... Per un'ultima volta... Arrivo, entro, saluto, mi siedo sulle gradinate, guardo il telefono, guardo i bambini che si allenano prima di me, ne saluto un paio, che mi conoscono perchè alleno i loro fratelli maggiori. Ricambio con un sorriso e un'alzata di mano... Arriva un altro ragazzino, un po' più grande dei presenti, che non si allena in quanto più grande, ma anche lui mi conosce in quanto alleno suo fratello maggiore (a Carugate c'è una concentrazione di fratelli che giocano a pallacanestro mai vista ahahhahaha...)... Si avvicina, mi saluta, ricambio con un 5, non ho ancora capito bene perchè, ma sono il suo idolo... Il 5 dura più del previsto, mi tiene la mano e mi saluta... Non è un addio, ma è un arrivederci, chiaro, non dice niente... Io non son tanto bravo a parlare, specialmente in queste situazioni, mi esce solo un "oh comunque ci vediamo eh...", con la mano libera gli spettino un po' la testa, mi guarda, abbassa lo sguardo, corre verso la porta, si rigira mi sorride, alzo il pollice e lui lo rialza... Fine... Cuore a mille! Ed è solo l'inizio...
Ok tocca a me, via i bambini, entrano i miei, saluto e cominciamo gli allenamenti... (ho DOVUTO alzare i canestri io su richiesta dei ragazzi in quanto è il mio ultimo allenamento ahahhaha). Cominciamo, sento che nell'aria c'è qualcosa di diverso ovviamente... Io sono un misto di tensione, tristezza, felicità, ansia e tanto altro... Faccio un'ora poi li lascio giocare e parlo con ciascuno di loro a turno! Riporto il copione:
Io: hey X, come va?
X: tutto bene Marco,
Io: ti sei divertito quest'anno?
X: sì dai, molto...
Io: cosa fai l'anno prossimo?
X: Mi riscrivo a basket!
Io: Bene, sono contento! Ti dispiace che vado via?
X: che domanda! Mi sembra più che ovvio!
Più o meno eh, qualcuno mi ha anche detto: "questa mi sembra una domanda del c..." ahahhahaha... Qualcuno mi ha detto: "rispetto la tua scelta marco..." Qualcuno mi ha detto "sì ma infatti, ma perchè vai via?" Il loro sguardo sembrava il classico sguardo di "timide rispettose vittime" (non mi venivano delle parole migliori) come se io avessi fatto loro qualcosa, come se li avessi traditi... Forse, nei loro panni, anche io la penserei così...
Fine dell'allenamento!
Urlo di squadra!
Saluto!
Non ho ancora realizzato bene, forse non voglio, forse non ho il tempo, sì perchè l'altra squadra che alleno di seguito è già arrivata, è già pronta... Con loro non ho parlato perchè prevedo un'altra cosa... Comunque, ultimo allenamento anche con loro, non gestito da me, ho avuto il tempo per fare qualche battuta con tutti mentre si allenavano... Fine dell'allenamento, tentenno un po'... Saluto i ragazzi, guardo una palla che rimbalza da sola verso l'uscita, proprio verso di me, mi finisce sul piede, un invito a tirarla a canestro? :-) apro la porta, esco, richiudo, silenzio! Sto un po' fermo e poi me ne vado... Tra mille pensieri... Uno tra questi è che ho fame! ahahhahah...
Sabato, domani, ci sarà la mangiata finale con i ragazzi più piccoli, ho promesso loro che cmq l'anno prossimo sarei andato a vederli e che li avrei cazziati lo stesso dalla tribuna ahahhaha... Lunedì, invece, avrò quella con i ragazzi più grandi e anche a loro ho promesso di andare a vederli e di cazziarli... Glielo ho promesso e lo farò!
L'ultima stagione, come il libro di Phil Jackson, il mio allenatore preferito... Non mi sento Jackson ovviamente, magari cavolo!!! E non mi ispiro nemmeno a lui perchè non saprei da che parte iniziare... L'unica cosa che abbiamo in comune, forse, è che entrambi vediamo la pallacanestro non solo come pallacanestro e basta (che è un po' un concetto comune no?), ma la vediamo associata ad altre cose, tipo lui lo zen, la psicologia ecc, io la matematica, la fisica ecc... Regge il paragone? no eh... :-( Va beh, non mi interessa, mi piaceva intitolarlo così e l'ho fatto! :-)
Il mio problema, che poi non è un problema, è che io mi affeziono alle persone che mi circondano, ai ragazzi soprattutto... C'è una discreta armonia intorno a me... Va beh... Volevo ringraziare tutti, dirigenti, società, genitori, i fratellini dei giocatori che alleno che hanno praticamente assistito a tutti gli allenamenti (non faccio nomi perchè non so se posso ma 2 vi assicuro c'erano praticamente sempre), un grazie particolare a Francesca che mi ha seguito praticamente tutto l'anno a tutte le partite e ha vissuto con me gioie e incazzature (e quando mi incazzo mi incazzo!) e mi ha supportato e sopportato tutto l'anno, e un grazie speciale a tutti i ragazzi che ho allenato, ai quali spero di aver dato il massimo e con i quali mi son trovato benissimo... Dai grandi si impara, dai piccoli anche! Direi che è stato un piacere e un onore allenarvi! Vi porterò sempre nel cuore...
X: tutto bene Marco,
Io: ti sei divertito quest'anno?
X: sì dai, molto...
Io: cosa fai l'anno prossimo?
X: Mi riscrivo a basket!
Io: Bene, sono contento! Ti dispiace che vado via?
X: che domanda! Mi sembra più che ovvio!
Più o meno questo era il copione di ieri sera, ultimo allenamento con i miei ragazzi...
Come mi succede ultimamente, arrivo in palestra 45-50 minuti prima, non so perchè, per evitare il traffico, per passare dal bar, per stare in palestra e "godermi" gli ultimi giorni... Questa volta non c'entra il traffico, non c'entra il bar, voglio solo stare in palestra più tempo che posso... Per un'ultima volta... Arrivo, entro, saluto, mi siedo sulle gradinate, guardo il telefono, guardo i bambini che si allenano prima di me, ne saluto un paio, che mi conoscono perchè alleno i loro fratelli maggiori. Ricambio con un sorriso e un'alzata di mano... Arriva un altro ragazzino, un po' più grande dei presenti, che non si allena in quanto più grande, ma anche lui mi conosce in quanto alleno suo fratello maggiore (a Carugate c'è una concentrazione di fratelli che giocano a pallacanestro mai vista ahahhahaha...)... Si avvicina, mi saluta, ricambio con un 5, non ho ancora capito bene perchè, ma sono il suo idolo... Il 5 dura più del previsto, mi tiene la mano e mi saluta... Non è un addio, ma è un arrivederci, chiaro, non dice niente... Io non son tanto bravo a parlare, specialmente in queste situazioni, mi esce solo un "oh comunque ci vediamo eh...", con la mano libera gli spettino un po' la testa, mi guarda, abbassa lo sguardo, corre verso la porta, si rigira mi sorride, alzo il pollice e lui lo rialza... Fine... Cuore a mille! Ed è solo l'inizio...
Ok tocca a me, via i bambini, entrano i miei, saluto e cominciamo gli allenamenti... (ho DOVUTO alzare i canestri io su richiesta dei ragazzi in quanto è il mio ultimo allenamento ahahhaha). Cominciamo, sento che nell'aria c'è qualcosa di diverso ovviamente... Io sono un misto di tensione, tristezza, felicità, ansia e tanto altro... Faccio un'ora poi li lascio giocare e parlo con ciascuno di loro a turno! Riporto il copione:
Io: hey X, come va?
X: tutto bene Marco,
Io: ti sei divertito quest'anno?
X: sì dai, molto...
Io: cosa fai l'anno prossimo?
X: Mi riscrivo a basket!
Io: Bene, sono contento! Ti dispiace che vado via?
X: che domanda! Mi sembra più che ovvio!
Più o meno eh, qualcuno mi ha anche detto: "questa mi sembra una domanda del c..." ahahhahaha... Qualcuno mi ha detto: "rispetto la tua scelta marco..." Qualcuno mi ha detto "sì ma infatti, ma perchè vai via?" Il loro sguardo sembrava il classico sguardo di "timide rispettose vittime" (non mi venivano delle parole migliori) come se io avessi fatto loro qualcosa, come se li avessi traditi... Forse, nei loro panni, anche io la penserei così...
Fine dell'allenamento!
Urlo di squadra!
Saluto!
Non ho ancora realizzato bene, forse non voglio, forse non ho il tempo, sì perchè l'altra squadra che alleno di seguito è già arrivata, è già pronta... Con loro non ho parlato perchè prevedo un'altra cosa... Comunque, ultimo allenamento anche con loro, non gestito da me, ho avuto il tempo per fare qualche battuta con tutti mentre si allenavano... Fine dell'allenamento, tentenno un po'... Saluto i ragazzi, guardo una palla che rimbalza da sola verso l'uscita, proprio verso di me, mi finisce sul piede, un invito a tirarla a canestro? :-) apro la porta, esco, richiudo, silenzio! Sto un po' fermo e poi me ne vado... Tra mille pensieri... Uno tra questi è che ho fame! ahahhahah...
Sabato, domani, ci sarà la mangiata finale con i ragazzi più piccoli, ho promesso loro che cmq l'anno prossimo sarei andato a vederli e che li avrei cazziati lo stesso dalla tribuna ahahhaha... Lunedì, invece, avrò quella con i ragazzi più grandi e anche a loro ho promesso di andare a vederli e di cazziarli... Glielo ho promesso e lo farò!
L'ultima stagione, come il libro di Phil Jackson, il mio allenatore preferito... Non mi sento Jackson ovviamente, magari cavolo!!! E non mi ispiro nemmeno a lui perchè non saprei da che parte iniziare... L'unica cosa che abbiamo in comune, forse, è che entrambi vediamo la pallacanestro non solo come pallacanestro e basta (che è un po' un concetto comune no?), ma la vediamo associata ad altre cose, tipo lui lo zen, la psicologia ecc, io la matematica, la fisica ecc... Regge il paragone? no eh... :-( Va beh, non mi interessa, mi piaceva intitolarlo così e l'ho fatto! :-)
Il mio problema, che poi non è un problema, è che io mi affeziono alle persone che mi circondano, ai ragazzi soprattutto... C'è una discreta armonia intorno a me... Va beh... Volevo ringraziare tutti, dirigenti, società, genitori, i fratellini dei giocatori che alleno che hanno praticamente assistito a tutti gli allenamenti (non faccio nomi perchè non so se posso ma 2 vi assicuro c'erano praticamente sempre), un grazie particolare a Francesca che mi ha seguito praticamente tutto l'anno a tutte le partite e ha vissuto con me gioie e incazzature (e quando mi incazzo mi incazzo!) e mi ha supportato e sopportato tutto l'anno, e un grazie speciale a tutti i ragazzi che ho allenato, ai quali spero di aver dato il massimo e con i quali mi son trovato benissimo... Dai grandi si impara, dai piccoli anche! Direi che è stato un piacere e un onore allenarvi! Vi porterò sempre nel cuore...
lunedì 25 maggio 2015
Il vuoto...
Uffffff, che brutto argomento che mi son scelto... Va beh, ma è un po' che ci penso e ripenso e ripenso e finalmente mi son deciso a scrivere... Via il dente via il dolore...
In fisica il vuoto è l'assenza di materia in un volume di spazio... Il niente, cioè il niente di niente! Una cosa vuota è priva di contenuto, non ha niente! Cioè io sto scrivendo decine di righe sul niente? Che scemo!!! No, non sono scemo... O forse sì, non so, ma quello che conta è che spesso e volentieri, o quasi sempre, quel niente che a noi manca sembra tutto, quel vuoto che abbiamo dentro non ci fa sentire completi... Ecco perchè anche il niente, il vuoto meritano considerazioni.
Un po' come parlare del numero 0: lo zero non conta nulla, giusto? Invece no, dipende dove lo si mette! Se avessi in banca 1.000 euro o 10.000 non sarebbe diverso? E se segnassi il canestro della vittoria a 00:00 non sarebbe supermegastrafico? Questo per dire che il niente conta, conta eccome! Dipende da come lo leggi/interpreti!
Comunqe per dirla tutta, a livello fisico non esiste il vuoto... O meglio, esiste il concetto di vuoto a livello teorico, ma non c'è a livello pratico... Ci si può avvicinare un po' ma non riusciremo mai a "concretizzare" il concetto di vuoto... Non vorrete credere alle cavolate della roba sottovuoto spero! O di quelle notizie che dicono "caduto nel vuoto..." No dai, non scherziamo eh, per favore... Come non esiste il vuoto... non esiste nemmeno il pieno ovvio! Se prendete un bicchiere e lo riempite fino all'orlo, secondo voi è pieno? Secondo me no! E non solo secondo me! Le molecole degli atomi del contenuto del bicchiere sono distanziate tra loro di spazi infinitesimali, ma comunque distanziate, quindi tra loro c'è spazio! quindi viene meno il concetto di pieno! Va beh, ma perchè scrivo ste cose? Cosa frega alla gente di leggere ste cose? Boh, il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare... Come i bambini quando litigano per il proprio giocattolo! Va beh, basta!!!
Torniamo seri!
Spesso, in qualsiasi situazione ci troviamo, ricchi, poveri, felici, scontenti, malati, sani, quello che volete, riusciamo sempre a trovare quel qualcosa che non va, quel qualcosa che renderebbe "più perfetto" (lo so che non si dice ma 1- mi piaceva e 2- non rompete grazie ahahahah) quel qualcosa che già è "perfetto" così! E questo vale anche al contrario, cioè riusciamo a trovare qualcosa di ancora più negativo nel nostro pessimismo! Ad esempio mangio al ristorante più figo del mondo, si mangia e beve benissimo, porzioni giuste, tutto buonissimo ma... ma... ma... la temperatura del vino era mezzo grado sopra la temperatura ideale... Ma vaffanculo va! Era tutto ok, non rompere le balle no? Va beh, ho portato all'estremo ovvio, ma era solo per far capire con un esempio il mio pensiero... Che a volte si cerca sempre quel qualcosa che non va piuttosto di apprezzare quello che si ha! Non so se è un bene o un male e anche io sono così! Ma questo mi porta sempre a migliorarmi, questa ossessione del conoscere, del sapere, del migliorarmi, portata all'estremo... Per questo che non so se è un bene o un male... Ma penso che su di me è un bene, nel momento in cui mi fermo muoio! Ne son certo!
Che poi non è solamente il senso di migliorarsi o del sapere ecc, ma è anche un senso di mancanza di affetto, di mancanza di amici, di qualcuno da amare, di idee, di cose da fare... Il vuoto inteso come mancanza di... Io me lo immagino come un sacchetto di plastica dura a forma di palla di dimensioni variabili all'altezza dello stomaco.. Sì perchè alla fine la sensazione di vuoto, che arriva dal cervello, si piazza lì, sullo stomaco! E non se ne va! Ma non se ne va mai! Diventa grande, si rimpicciolisce, si sposta ecc ma non se ne va mai! Proprio per il concetto di pienezza, non esiste essere completi, da qualche parte il vuoto, seppur piccolo, lo devi avere... Puoi far finta di non sentirlo, puoi fare il duro per nasconderlo o il menefreghista per spostarlo, ma quella palla di vuoto... Mi spiace ma c'è sempre! E come da una parte c'è chi è abbastanza completo e sminuisce il vuoto, dall'altra che chi è vuoto e si scava la fossa! In mezzo c'è l'equilibrio... Va beh in ogni caso penso che, non so se ho già espresso prima questo mio pensiero e se l'ho fatto chiedo scusa,ma se io ho un problema più grande del tuo, di qualsiasi genere, questo non vuol dire che il mio problema sia più importante del tuo, perchè è comunque una cosa che non ti fa stare bene e devi risolverla! Si può mettere su un piano e tu mi potresti dire "hey ti do una mano a risolvere il tuo poi insieme risolviamo il mio!" Ecco, è una buona idea!
Ci sono tanti modi di colmare un vuoto? NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Come no? NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Ma perchè no? Perchè NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Allora non hai capito un cavolo di quello che ho scritto! Fisicamente, cioè a livello fisico è impossibile, l'ho detto! E a livello mentale è uguale, è come avere una ferita rimarginata, hai fermato il sangue ma il segno rimane!
Ma poi non sarebbe corretto cercare di riempire ad esempio il vuoto che ha lasciato una persona con un'altra, proprio nei confronti dell'altra persona!
Tiziano ferro con baby k dice:
"sentirsi completi non è colmare i vuoti" - Sei sola.
J ax con gli articolo 31:
"ci proverò ad odiare, se non ci riuscirò mio malgrado dovrò amare ma mai come cura per un vuoto da colmare" - un'altra cosa che ho perso
Infine il grande Max Pezzali dice:
il vuoto credo
che non si
riempia mai
per tutti e’ cosi’.
Si’ perche’ un po’ il
vuoto di tutti noi
ci sbattiamo
tanto per chiuderlo
ci proviamo e
non ci riusciamo mai
allora tanto
vale conviverci.
E allora conviviamoci ;-)
In fisica il vuoto è l'assenza di materia in un volume di spazio... Il niente, cioè il niente di niente! Una cosa vuota è priva di contenuto, non ha niente! Cioè io sto scrivendo decine di righe sul niente? Che scemo!!! No, non sono scemo... O forse sì, non so, ma quello che conta è che spesso e volentieri, o quasi sempre, quel niente che a noi manca sembra tutto, quel vuoto che abbiamo dentro non ci fa sentire completi... Ecco perchè anche il niente, il vuoto meritano considerazioni.
Un po' come parlare del numero 0: lo zero non conta nulla, giusto? Invece no, dipende dove lo si mette! Se avessi in banca 1.000 euro o 10.000 non sarebbe diverso? E se segnassi il canestro della vittoria a 00:00 non sarebbe supermegastrafico? Questo per dire che il niente conta, conta eccome! Dipende da come lo leggi/interpreti!
Comunqe per dirla tutta, a livello fisico non esiste il vuoto... O meglio, esiste il concetto di vuoto a livello teorico, ma non c'è a livello pratico... Ci si può avvicinare un po' ma non riusciremo mai a "concretizzare" il concetto di vuoto... Non vorrete credere alle cavolate della roba sottovuoto spero! O di quelle notizie che dicono "caduto nel vuoto..." No dai, non scherziamo eh, per favore... Come non esiste il vuoto... non esiste nemmeno il pieno ovvio! Se prendete un bicchiere e lo riempite fino all'orlo, secondo voi è pieno? Secondo me no! E non solo secondo me! Le molecole degli atomi del contenuto del bicchiere sono distanziate tra loro di spazi infinitesimali, ma comunque distanziate, quindi tra loro c'è spazio! quindi viene meno il concetto di pieno! Va beh, ma perchè scrivo ste cose? Cosa frega alla gente di leggere ste cose? Boh, il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare... Come i bambini quando litigano per il proprio giocattolo! Va beh, basta!!!
Torniamo seri!
Spesso, in qualsiasi situazione ci troviamo, ricchi, poveri, felici, scontenti, malati, sani, quello che volete, riusciamo sempre a trovare quel qualcosa che non va, quel qualcosa che renderebbe "più perfetto" (lo so che non si dice ma 1- mi piaceva e 2- non rompete grazie ahahahah) quel qualcosa che già è "perfetto" così! E questo vale anche al contrario, cioè riusciamo a trovare qualcosa di ancora più negativo nel nostro pessimismo! Ad esempio mangio al ristorante più figo del mondo, si mangia e beve benissimo, porzioni giuste, tutto buonissimo ma... ma... ma... la temperatura del vino era mezzo grado sopra la temperatura ideale... Ma vaffanculo va! Era tutto ok, non rompere le balle no? Va beh, ho portato all'estremo ovvio, ma era solo per far capire con un esempio il mio pensiero... Che a volte si cerca sempre quel qualcosa che non va piuttosto di apprezzare quello che si ha! Non so se è un bene o un male e anche io sono così! Ma questo mi porta sempre a migliorarmi, questa ossessione del conoscere, del sapere, del migliorarmi, portata all'estremo... Per questo che non so se è un bene o un male... Ma penso che su di me è un bene, nel momento in cui mi fermo muoio! Ne son certo!
Che poi non è solamente il senso di migliorarsi o del sapere ecc, ma è anche un senso di mancanza di affetto, di mancanza di amici, di qualcuno da amare, di idee, di cose da fare... Il vuoto inteso come mancanza di... Io me lo immagino come un sacchetto di plastica dura a forma di palla di dimensioni variabili all'altezza dello stomaco.. Sì perchè alla fine la sensazione di vuoto, che arriva dal cervello, si piazza lì, sullo stomaco! E non se ne va! Ma non se ne va mai! Diventa grande, si rimpicciolisce, si sposta ecc ma non se ne va mai! Proprio per il concetto di pienezza, non esiste essere completi, da qualche parte il vuoto, seppur piccolo, lo devi avere... Puoi far finta di non sentirlo, puoi fare il duro per nasconderlo o il menefreghista per spostarlo, ma quella palla di vuoto... Mi spiace ma c'è sempre! E come da una parte c'è chi è abbastanza completo e sminuisce il vuoto, dall'altra che chi è vuoto e si scava la fossa! In mezzo c'è l'equilibrio... Va beh in ogni caso penso che, non so se ho già espresso prima questo mio pensiero e se l'ho fatto chiedo scusa,ma se io ho un problema più grande del tuo, di qualsiasi genere, questo non vuol dire che il mio problema sia più importante del tuo, perchè è comunque una cosa che non ti fa stare bene e devi risolverla! Si può mettere su un piano e tu mi potresti dire "hey ti do una mano a risolvere il tuo poi insieme risolviamo il mio!" Ecco, è una buona idea!
Ci sono tanti modi di colmare un vuoto? NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Come no? NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Ma perchè no? Perchè NOOOOOOOOOOOOOOOOO! Allora non hai capito un cavolo di quello che ho scritto! Fisicamente, cioè a livello fisico è impossibile, l'ho detto! E a livello mentale è uguale, è come avere una ferita rimarginata, hai fermato il sangue ma il segno rimane!
Ma poi non sarebbe corretto cercare di riempire ad esempio il vuoto che ha lasciato una persona con un'altra, proprio nei confronti dell'altra persona!
Tiziano ferro con baby k dice:
"sentirsi completi non è colmare i vuoti" - Sei sola.
J ax con gli articolo 31:
"ci proverò ad odiare, se non ci riuscirò mio malgrado dovrò amare ma mai come cura per un vuoto da colmare" - un'altra cosa che ho perso
Infine il grande Max Pezzali dice:
il vuoto credo
che non si
riempia mai
per tutti e’ cosi’.
Si’ perche’ un po’ il
vuoto di tutti noi
ci sbattiamo
tanto per chiuderlo
ci proviamo e
non ci riusciamo mai
allora tanto
vale conviverci.
E allora conviviamoci ;-)
mercoledì 6 maggio 2015
Fibonacci nelle scuole...
Recentemente sono stato in una scuola, più o meno nella scuola dove sono cresciuto, dico più o meno perchè l'istituto è quello ma l'indirizzo era un altro (va beh chissene dove son andato io a scuola), ad esporre uno dei progetti che avevo in mente da almeno un paio d'anni... Ho avuto questa fortuna perchè il preside della scuola era un mio professore alle superiori... Lo sapete che se chiamate i professori dell'università "PROF" si incazzano di brutto? Già, ma è una cosa che impari molto in fretta se vuoi passare gli esami. Va beh... Cmq avevo in mente sto progetto: "La matematica che non si vede"! Detto così non è granchè, ma in realtà avevo voglia di dimostrare a tutti, in realtà avrei voglia di dimostrarlo a tutto il mondo, come la matematica è bella! Dunque, tempo fa, quando studiavo, anzi in realtà anche quando ho iniziato a lavorare, facevo un sacco di ripetizioni di matematica e mi rendevo conto quanto la matematica risultava complicata agli alunni e mi chiedevo sempre il perchè... Perchè una cosa che sta alla base di tutto, sì perchè la matematica sta alla base di tutto, risultasse così complicata? Una cosa che sta alla base di tutto deve essere semplice, intuitiva, comprensibile a tutti! No? E mi chiedevo: ma perchè hanno così tanta difficoltà? Perchè alle persone fa così schifo la matematica? Essendo questa una scienza esatta e progressiva, cioè per intenderci con scienza esatta voglio dire che 2+2 fa sempre 4 e con progressiva intendo che per imparare la sottrazione devi sapere la somma, per imparare le equazioni devi sapere le espressioni ecc, perchè non è apprezzata? Perchè ci sono così difficoltà nell'apprenderla? Secondo me, dopo anni di ragionamento penso che la maggior parte delle persone hanno difficoltà perchè non ha le basi giuste! O perchè gli sono state spiegate male! Spesso gli studenti venivan da me e mi dicevano: "marco non so fare le equazioni". Ma cosa vuol dire? Per me sta frase non ha senso! Ma non perchè le equazioni sian semplici e io le sottovaluti, ma semplicemente perchè non puoi, dopo una spiegazione, non saper fare nemmeno un passaggio... Allora forse non sai fare le espressioni, e quindi ti mancano le basi di algebra e quindi ti manca la somma algebrica o magari non sai sommare 2 frazioni... Ecco perchè non ha alcun senso quella frase! Va beh, comunque sta di fatto che notavo che i miei "allievi" miglioravano di brutto, non tutti eh, ma un'ottima parte è sempre riuscita a portare a casa il risultato! Certo è più facile fare delle lezioni faccia a faccia, capisci molto di più di quanto potresti capire in classe, ma non è solo quello... In classe la prof (alle superiori eh, non all'università se no si incazzano) fa un programma generale, non può star dietro alle pecche di tutti (o meglio non lo so come funziona, non faccio parte della categoria) e se c'è un problema comune si ferma e rispiega, altrimenti va avanti! Ecco che intervengono le ripetizioni! La mia bravura, e in questo mi riconosco, è quella di capire la mancanza dell'allievo e spiegargliela nel più semplice e veloce dei modi! Una cosa che ho imparato è che se vuoi spiegar loro una cosa e farti ascoltare devi essere come loro. Ad esempio alla lezione che ho tenuto non ero vestito in giacca e cravatta (cosa che odio), ma avevo una camicia aperta, un paio di jeans e via! Non ho usato paroloni che non avrei capito nemmeno io o altro ma ho usato un linguaggio comune, il loro (anche perchè l'italiano lo conosco poco ahahah). Per carità non voglio dare suggerimenti di come si insegna la matematica (anche se... va beh dai mi trattengo), però credo che ci si dovrebbe impegnare un po' di più nel farlo! Bisogna fargliela piacere la matematica, non imporla solamente! Bisogna far capire agli studenti a cosa serve fare un'equazione e dove può portare questa! Non sono un pazzo, ma ho solo voglia di condividere una cosa che è praticamente alla base della mia vita! Va beh, morale, sto progetto! Eh niente ho cercato un modo di far capire agli studenti che la matematica non è solo 2+2, non è solo risolvere un'equazione (mi ricordo che una volta a lezione un ragazzo mi disse "marco ma perchè devo trovare le x di una eq di secondo grado se sulla stessa linea a destra c'è già il risultato?" ahahhahaha ve lo giuro non sapevo cosa risp), ma la matematica è in tutte le cose che facciamo, nell'arte, nella musica, nella chimica, nella natura, in tutto! E questo si può fare, io non mi sono inventato nulla, ho solo creato delle slide che mostrassero loro la correlazione che ha la matematica con tutto questo... Come la matematica effettivamente non è solo 2+2... Certo non gli ho spiegato a cosa serve un'equazione di secondo grado ma li ho spostati dal concetto "vecchio" e "sbagliato" che avevano sulla matematica...
L'idea era: ok io faccio vedere loro la matematica sotto questo punto di vista poi io vinco se solo riesco a stimolare in loro un pochino di curiosità e riesco a non annoiarli. A mano a mano che si avvicinava il giorno dell'esposizione mi dicevo "ma che cazzo gliene fregherà a quelli di sapere la successione di fibonacci e il resto, ma cosa cazzo mi viene in mente tutte le volte di far ste cose e poi mi pento!" ahahahah... Va beh! Arrivo alla scuola, super teso! Vedo i ragazzi, tanti ricordi di quando andavo io... Non ho preparato il discorso, solo il discorso iniziale, che ho poi dimenticato nella presentazione ma va beh... Vedo la prof con la quale ho collaborato, il mio vecchio prof, l'auditorium, enorme! Il pc, metto la chiavetta, siamo pronti si inizia! Mi mettono in mano sto microfono, credo di non aver avuto mai in mano un microfono, non so nemmeno tenerlo... Ah c'è anche una lavagna luminosa, mentre espongo mi serve, la devo usare per far vedere una cosa; prendo il lucido, il pennarello e sempre sto cazzo di microfono in mano ahahahah e disegno, male perchè non riuscivo... Alzo lo sguardo, la luce della lavagna mi fa perdere 3 decimi e dico: "chiaro?" Ehmm chiaro no perchè io sono davanti e loro non vedono nulla hahahahahah... Do chiaramente la colpa al microfono! finisco la mia presentazione e sento che è andata bene perchè qualche ohhhh di stupore l'ho sentito! Ho notato che mentre parlavo non c'era quasi nessuno che si è addormentato, quasi nessuno che si faceva i propri affari e ho notato un certo interesse da parte di tutti! Sarà per il mio metodo di comunicare? Sarà per l'argomento? Sarà perchè boh? Sta di fatto che ho concluso la mia attività pienamente soddisfatto! Ho ricevuto i complimenti da un bel po' di gente, qualcuno mi ha chiesto le slide ecc... L'idea non è quella di fermarmi, anzi, l'idea è quella di continuare perchè come ho suscitato in loro curiosità, stupore, ammirazione potrei farlo con altri... Se qualcuno studierà matematica all'uni, se qualcuno recupererà la materia, se qualcuno si appassionerà, se qualcuno quella sera andando a casa ha cercato su internet altre info è anche grazie a me e io sono contento... E sono contento anche di aver realizzato uno dei miei progetti!
Lascio con una citazione del grande Einstein:
“quella del mistero è la più straordinaria esperienza che ci è dato di vivere. È l’emozione fondamentale situata al centro della vera arte e della vera scienza. Da questo punto di vista chi sa e non prova meraviglia, chi non si stupisce più di niente è come simile ad un morto, ad una candela che non fa più luce”
L'idea era: ok io faccio vedere loro la matematica sotto questo punto di vista poi io vinco se solo riesco a stimolare in loro un pochino di curiosità e riesco a non annoiarli. A mano a mano che si avvicinava il giorno dell'esposizione mi dicevo "ma che cazzo gliene fregherà a quelli di sapere la successione di fibonacci e il resto, ma cosa cazzo mi viene in mente tutte le volte di far ste cose e poi mi pento!" ahahahah... Va beh! Arrivo alla scuola, super teso! Vedo i ragazzi, tanti ricordi di quando andavo io... Non ho preparato il discorso, solo il discorso iniziale, che ho poi dimenticato nella presentazione ma va beh... Vedo la prof con la quale ho collaborato, il mio vecchio prof, l'auditorium, enorme! Il pc, metto la chiavetta, siamo pronti si inizia! Mi mettono in mano sto microfono, credo di non aver avuto mai in mano un microfono, non so nemmeno tenerlo... Ah c'è anche una lavagna luminosa, mentre espongo mi serve, la devo usare per far vedere una cosa; prendo il lucido, il pennarello e sempre sto cazzo di microfono in mano ahahahah e disegno, male perchè non riuscivo... Alzo lo sguardo, la luce della lavagna mi fa perdere 3 decimi e dico: "chiaro?" Ehmm chiaro no perchè io sono davanti e loro non vedono nulla hahahahahah... Do chiaramente la colpa al microfono! finisco la mia presentazione e sento che è andata bene perchè qualche ohhhh di stupore l'ho sentito! Ho notato che mentre parlavo non c'era quasi nessuno che si è addormentato, quasi nessuno che si faceva i propri affari e ho notato un certo interesse da parte di tutti! Sarà per il mio metodo di comunicare? Sarà per l'argomento? Sarà perchè boh? Sta di fatto che ho concluso la mia attività pienamente soddisfatto! Ho ricevuto i complimenti da un bel po' di gente, qualcuno mi ha chiesto le slide ecc... L'idea non è quella di fermarmi, anzi, l'idea è quella di continuare perchè come ho suscitato in loro curiosità, stupore, ammirazione potrei farlo con altri... Se qualcuno studierà matematica all'uni, se qualcuno recupererà la materia, se qualcuno si appassionerà, se qualcuno quella sera andando a casa ha cercato su internet altre info è anche grazie a me e io sono contento... E sono contento anche di aver realizzato uno dei miei progetti!
Lascio con una citazione del grande Einstein:
“quella del mistero è la più straordinaria esperienza che ci è dato di vivere. È l’emozione fondamentale situata al centro della vera arte e della vera scienza. Da questo punto di vista chi sa e non prova meraviglia, chi non si stupisce più di niente è come simile ad un morto, ad una candela che non fa più luce”
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